La storia del nostro viaggio inesplorato: la silloge Assolo per mia madre di Maria Pina Ciancio a cura di Alessia Mocci

La storia del nostro viaggio inesplorato: la silloge Assolo per mia madre di Maria Pina Ciancio “ È da queste pagine che mi scorgi adesso/ io che non ero dentro le tue attese/ ma che tremavo se la voce ti tremava/ e che cadevo per intero dentro i tuoi allarmi ciechi// […]” ‒ “Del pianto a mani nude” Edito da L’Arca felice nel 2014, la silloge “Assolo per mia madre” di Maria Pina Ciancio si presenta al lettore con poesie e frammenti in prosa che raccontano il rapporto dell’autrice con la propria madre, venuta a mancare nel 2011. La silloge è suddivisa in due parti: nella prima parte Maria Pina Ciancio riporta alla mente la sua infanzia in rapporto alla madre, brevi versi che tramandano “rituali e gesti antichi da lodare/ a priori” . La seconda parte, invece, è incentrata sull’abbattimento della figlia conscia dell’ormai imminente perdita. “ Ho un dolore che smuove radici/ e bellezza e richiude lo sguardo negli occhi/ Ciò che il mio pianto non dice non era la fine, né il dopo/ m...