16 maggio 2024

LUISA RABBIA The Gods 21.5 – 19.10.2024 opening 21.05.2024 | h. 17 – 20 a Torino


LUISA RABBIA

The Gods

21.5 – 19.10.2024

opening 21.05.2024 | h. 17 – 20


Giorgio Persano ha il piacere di ospitare, nel giardino interno di Palazzo Scaglia di Verrua, tre nuove opere pittoriche di Luisa Rabbia, parte della recente serie intitolata The Gods.

La mostra, concepita come spazio di riflessione sulla vulnerabilità e l’imprevedibilità dell’esistenza umana, intreccia eventi attuali con cosmologia e elementi letterari come Le metamorfosi di Ovidio – peraltro raffigurate anche nel ciclo di affreschi seicenteschi sulla facciata e nel cortile della galleria. Per Ovidio, una vera comprensione del mondo significa negare la sua oppressiva solidità e permettere che tutto si trasformi in qualcos’altro. Conseguentemente, la metamorfosi da una materia all’altra è possibile, nonostante le apparenze esterne, perché tutte le forme originano dalla stessa sostanza. Questo legame intrinseco tra tutte le entità viventi giace al centro del linguaggio artistico di Luisa Rabbia. Rappresentazioni di esseri umani, corpi che evocano paesaggi, forme cellulari e vegetali, tutto si fonde nel suo lavoro riflettendo l’interesse dell’artista per il concetto che tutte le cose sono la causa cooperante di tutto quello che esiste.

Utilizzando un linguaggio espressivo e personale, le opere di Luisa Rabbia rappresentano corpi più o meno astratti che evocano temporalità, spiritualità, paesaggi interiori e interconnessione fra le forme viventi. Nonostante sia il momento contemporaneo ad inspirarla, l’artista cerca un linguaggio atemporale, che si estenda oltre il quotidiano e inviti a ponderare le complessità dell’esistenza umana.


GIORGIO PERSANO

Via Stampatori 4
10122 Torino

Tel. +39 011 437817

13 maggio 2024

Tutto il resto mi sfugge di Camilla Mecca a cura di Vincenzo Capodiferro


TUTTO IL RESTO MI SFUGGE

Intensa silloge che unisce tutto ciò che di più umano e divino ha la poesia”, di Camilla Mecca


“Tutto il resto mi sfugge” è una raccolta poetica di Camilla Ugolini Mecca, edita da Fara, Rimini 2023, finalista al Faraexcelsior 2023. Camilla Ugolini Mecca è nata a Verona nel 1971. Si è laureata in Lettere moderne. È consulente, editor e formatrice. Pubblicazioni: Ambigue stanze. Un itinerario nell’opera di Antonio Possenti (2003); Il destino dell’onda (2021); Tu sorgerai di nuovo (2022).

Il titolo prende spunto da un verso: Io so che esiste il presente, tutto il resto mi sfugge. Tomaso Pedio amava ripetere: - Il presente è tutto! Con Agostino potremo ancora ripetere: - Il presente del passato è la memoria, il presente del presente è l’intuizione, il presente del futuro è l’attesa. Tutta la raccolta ruota intorno a questo ponderoso tema della temporalità, ma si accentua sul resto: il resto del tempo. Oggi c’è tutta una polemica sulla filosofia del tempo tra ‘eternisti’ e presentisti. Certamente noi riporremmo Camilla Ugolini mecca tra i presentiti. Leggiamo tra le motivazioni della giuria: «Ma la poesia deve viaggiare per poter vivere e l’autore, nei suoi versi, evidenzia proprio la sua capacità di viaggiare in ogni cosa, tramutandosi, attraversando i corpi degli animali, degli alberi, delle cose dell’uomo poeta che dà voce: rinnovandosi. L’oracolo sogna…» (Elisabetta Bagli). Il poeta vate si fa voce panica, come quella dannunziana: …e varia nell'aria/secondo le fronde/più rade, men rade. Le metamorfosi del poeta si identificano con tutto ciò che tocca: come un re Mida aurifica tutto. È la parola creatrice, divina, che non vede separé tra mondo reale e mondo immaginifico. Schelling fa d’eco: «Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall'Ideale, e non è se non l'apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale». Questi sono i sogni di Clara Kutznetsova: «Le parole sono come pietre focaie che si lanciano perché qualcuno le raccolga… poi all’occorrenza si strofineranno. La combustione avviene nel silenzio. E nello spazio bianco…».  Dal libro del Siracide: «Se una frusta ti colpisce, ti lascia il segno sulla pelle, ma se ti colpisce la lingua, ti spezza le ossa». Come il proverbio: - La lingua non ha osso ma rompe le ossa. È la potenza della parola: la “dynamis” del “logos” di Gorgia. Il poeta è creatore di mondi.


Essere vista nuda

nonostante le piume.

Essere letta come una profezia.

Essere udita dentro al silenzio.

Essere guardata nel cuore del buio.


Serie di ossimori che esprimono la grandezza della trasparenza: la poesia “cassandrea”, svelatrice del vero, nel senso autentico di “aletheia”, uscir fuori dal Lete, il fiume dell’oblio. Chi dice la verità non è creduto: la sindrome di Cassandra che troviamo fino in Pirandello. Anzi vuol esser ucciso: è martire, testimone rosso.

Riprendiamo il verso del titolo, al seguito:


Felice ignoranza del futuro

dove si spalanca l’oro di un luminoso

anello, o di una spiga.

Tu voli invece nell’altrove

E lo tessi d’argento.


È la celebrazione autentica di un “Chi vuol esser lieto sia” di Lorenzo, di un “Carpe diem” d’Orazio. Il futuro crea aspettazione, ansia, tormento, anche sogno che si esprime nella contrapposizione oro/argento. Anche: l’età dell’oro si contrappone a quella argentea, sia a livello ontogenetico che filogenetico. Più aumenta la circospezione del futuro, più l’uomo si allontana dalla natura (i “Saturnia Regna”). L’altrove è non-luogo (utopico, distopico, retro-topico che sia). È alienazione! Soprattutto oggi che si è proiettati tutto sul futuro. È l’età futuristica per eccellenza. L’età presentista è l’età moderna, quella passatista l’antica.

I versi di Mecca sono molto profondi, intrisi di spiritualità. Il suo presentismo è unico e ci rende simili agli animali, a quella natura di cui tutto il genere umano fa parte, quella natura che viene tradita dall’uomo. Il progresso è il tradimento della natura. Quanto più siamo presente tanto più ci avviciniamo alla realtà vera, non quella trasfigurata dai meta-versi. Anche noi eravamo quegli “abitanti del bosco”, di cui il poeta cerca «le tracce annusando il terreno».

Vincenzo Capodiferro 

10 maggio 2024

“IL TEMPO DELLA NATURA” Angelo Ariti Fabio Brambilla Flor Voicu a Porto Ceresio

 


Il PALAZZO della CULTURA a Porto Ceresio (VA) sulle rive del bellissimo Lago

accoglie TRE “PERSONALI” di oltre 10 opere per ciascun artista nella mostra

 

“IL TEMPO DELLA NATURA”

Angelo Ariti      Fabio Brambilla     Flor Voicu

opere d’arte

Palazzo della Cultura – Piazza Luraschi – PORTO CERESIO (VA)

dal 18 al 26 maggio 2024

vernissage: sabato 18 maggio – ore 11.30

Presentazione del critico d’arte Fabrizia Buzio Negri

orari mostra

sabato e domenica 10.00 - 18.30 || in settimana su appuntamento 3475221294

info curatore 335543223 biblioteca 0332939303 - INGRESSO LIBERO

in collaborazione con il Comune di Porto Ceresio e la Biblioteca Comunale

 

GLI ARTISTI  E LA LORO RICERCA

Sono dialoghi d’arte fra tre artisti, ognuno con il suo personale stile e la propria percezione, in varie interpretazioni “dentro” il tempo della naturaUideale fil rouge intesse storie e immagini avvolgendole attorno ad un obiettivo di sensibilizzazione sul tema natura/ambiente, per toccare le corde più intime del pensiero e del vivere.

Unica e originale la visione dei dipinti di angelo aritifondata sulla concretezza dei pigmenti, in un divenire di vibrazioni che solo la spatola sa generare. Il rapporto tra luce e colore si impregna di nuove rilevanze nelle varie espressioni figurali.

Lopera di fabio brambilla nel tempo diviene sempre più territorio misterioso, dove intuire il respiro affaticato della natura.

La sua arte polimaterica accoglie strati di pigmenti inserendo, senza delimitazione, frammenti di frasche, rami, erbe, muschi.

Lappassionato lavoro artistico di flor voicu con la tecnica informale si riflette nelle trasparenze tonali, nei contrasti di colore, nel palpitare della materia, alla ricerca di un risultato di grande effetto visivo, trasformando liricamente il fatto narrativo.

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano presenta HERBARIUM

 Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano presenta


HERBARIUM


La quarta edizione dell’appuntamento dedicato alle piante officinali e ai loro innumerevoli usi passati e attuali sabato 18 e domenica 19 maggio 2024 Monastero di Torba, Gornate Olona (VA)


Sabato 18 e domenica 19 maggio 2024, dalle ore 10.30 alle 18, il Monastero di Torba, Bene del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano a Gornate Olona (VA), ospiterà la quarta edizione di Herbarium, appuntamento dedicato alle piante officinali e ai loro innumerevoli usi passati e attuali, tra credenze popolari, tradizioni e scienza. Un tema che scaturisce dalla storia del luogo, dalla coltivazione e lavorazione di erbe medicinali e aromatiche che per secoli hanno praticato le monache di questo monastero, e che nel corso dei due giorni verranno raccontate al pubblico attraverso molteplici attività, sia per adulti che per bambini: escursioni, approfondimenti, picnic, laboratori.  

 Inoltre, saranno presenti espositori di prodotti del territorio di Varese e della Lombardia, dal Piemonte, dalla Val d’Aosta e dalla Sicilia che venderanno al dettaglio erbe officinali, bulbi, spezie, essenze, tinture madri, fiori spontanei, ma anche creazioni artistiche e artigianali, liquori, distillati, genepì e piante montane, accessori e monili, cosmetici, confetture e sciroppi, rimedi naturali, quaderni. 

 Nel corso delle due giornate si susseguiranno escursioni guidate in Valle Olona alla scoperta del suo ecosistema fluviale, conferenze sul giardino e sugli erbari, laboratori per adulti e bambini, degustazioni di eccellenze locali, passeggiate dedicate alla biodiversità del territorio. 

 Nel fine settimana per pranzo i visitatori potranno prenotare un picnic selvatico o un menu a tema con erbe del territorio e prodotti locali al Ristorante del Monastero. 

Si potranno inoltre degustare l’Amaro Rubino di Matteo Rubino, liquore artigianale a base di erbe prealpine, tra i primi a essere certificato Biologico sul mercato internazionale; e di Campo dei Fiori London dry gin di Alessandro Cammisano, gin artigianale interamente prodotto in provincia di Varese con le botaniche tipiche del luogo e distillato secondo la tradizione del London dry. 

 

Programma delle giornate: 

 SABATO 18 MAGGIO  

 Dalle ore 10.30 alle 12.30: escursione guidata in Valle Olona, alla scoperta di flora e fauna di un ecosistema fluviale, a cura di Antea Franceschin, guida ambientale escursionistica di Controvento Trekking.

Un percorso attorno al Monastero di Torba nell’area naturale del Parco RTO, definita intorno ai tre importanti corsi fluviale Rile, Tenore e Olona, e inserita tra i siti RETE NATURA 2000, per la conservazione di specie e habitat considerati prioritari dall’Unione Europea. Seguendo il corso del fiume, se ne percorrerà la storia, le trasformazioni industriali, le modifiche al suo corso impresse nel tempo dall’uomo.

Lungo il tragitto si incontreranno i capanni di osservazione faunistica. 

 Ore 11, 12, 14.30, 15.30 e 16.30: visite guidate al Monastero a cura di Archeologistics. Avamposto militare, monastero, cascina: il primo Bene del FAI e Patrimonio UNESCO dell’Umanità racchiude tra le sue mura oltre 1500 anni di storia. 

 Ore 11.30: conferenza sulla salute e il benessere del giardino nel mito, a cura di Fabio Bortesi, divulgatore, che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore delle vertical farm a uso farmaceutico. Il mito racconta da sempre non solo la storia delle piante ma anche la loro vis terapeutica: il relatore accompagnerà i visitatori tra i viali di un giardino immaginario fatto di storie, folclore e leggende, per raccontare usi e proprietà di piante note come alloro, rosmarino, timo e finocchio, cannella, chiodi di garofano e mele. 

Ore 14.30: conferenza Il giardino nel piatto: le principali erbe spontanee, i loro utilizzi in cucina e nelle tradizioni popolari a cura di Fabio Bortesi. 

 Ore 15: laboratorio Nella bottega dell’erborista – per bambini da 6 a 9 anni. L’uso di piante officinali come cura e prevenzione da piccoli malanni è una tradizione molto antica, custodita gelosamente dalla sapienza monastica. I giovani partecipanti potranno indossare le vesti di erboristi per realizzare il proprio preparato naturale. A cura di Archeologistics. 

 Ore 16: laboratorio per adulti per la creazione di un Erbario, a cura di Antea Franceschin. Un racconto e un laboratorio manuale per ricordare la più antica arte del disegno botanico e delle miniature medievali, per realizzare un calco di foglie e un vero e proprio erbario. 

 DOMENICA 19 MAGGIO 

 Ore 10.30 e 14.30: passeggiata botanica per famiglie Storie di erbe spontanee e paesaggi fluviali, a cura di Antea Franceschin, guida ambientale escursionistica di Controvento Trekking. Una passeggiata lungo il fiume Olona, alla scoperta delle caratteristiche dell’ecosistema fluviale, delle piante e degli animali che lo abitano; un percorso naturalistico fatto di giochi, aneddoti, leggende, tracce di animali, per conoscere il territorio da questa particolare prospettiva. 

 Ore 10.30: conferenza I segreti dei monasteri delle donne: le selvatiche tra cura, cibo e magia, a cura di Eleonora Matarrese, membro di Crossing Frontiers Network, che si occupa dello studio dei legami tra la scienza moderna e gli studi medievali. Il suo ambito di ricerca sono i manoscritti medievali: erbari e scritti di fitoterapia popolare dell’areale germanico. Dopo 16 anni di ricerca, nel 2023 Matarrese ha pubblicato Beinecke 408 – Il manoscritto Voynich, definito “il manoscritto più misterioso del mondo” e composto di 4 trattati di cui il primo è un Erbario. La conferenza illustrerà quelle specie spontanee, reperibili anche al Monastero di Torba, delle quali le monache conoscevano i segreti.  

 Ore 11, 12, 14.30, 15.30 e 16.30: visite guidate al Monastero a cura di Archeologistics (vd. sopra descrizione) 

 Ore 12.30 e 13.30: picnic selvatico nel prato del Monastero a cura di Eleonora Matarrese, conosciuta come “La Cuoca Selvatica”, raccoglitrice e cuoca di Pikniq, il primo ristoro a offrire esclusivamente cibo selvatico.

Consulente di fitoalimurgia, Matarrese scrive su riviste scientifiche e divulgative e ha creato i Skogen!, la prima casa editrice italiana dedicata a gastronomia ed etnobotanica.  

I cestini da picnic, forniti in contenitori biodegradabili, si potranno scegliere tra Pikniq Hildegarda - 20 €: Bergturta Walser (torta salata ripiena di mele selvatiche, formaggio di mandorle di Toritto Presidio Slow Food, cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti Presidio Slow Food, impasto curcuma e shiso) ♦ 3 spiedini di frutta fresca e secca, selvatica e non, con polvere di abete rosso e sciroppo di pera selvatica ♦ tavoletta di cioccolato bianco Rosa e Calendula; Pikniq Teodolinda – 30 €: Lasagna con ragoût e polpette di legumi ♦ rösti di patate Walser e aglio orsino ♦ panna cotta di latte di mandorle di Toritto Presidio Slow Food con composta di lakka e petali di rosa. 

 Ore 15: laboratorio Alfabeti naturali in cucina, per bambini da 6 a 10 anni, a cura di Federica Buglioni. Vincitrice nel 2022 del Premio Andersen come Protagonista della cultura per l’infanzia, Buglioni progetta e conduce laboratori di cucina ed educazione alimentare e naturale per bambini e corsi di formazione per insegnanti. Il laboratorio trae spunto da alcuni suoi libri – Alfabeti naturali, Uovo Sapiens e Naturalisti in cucina - e propone un percorso tra scienza, alimentazione e creatività, indagando forme, consistenze e colori, per stampare infine alcune foglie di salvia come fece Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico. 

 Ore 15.30: Alla scoperta della biodiversità del Monastero di Torba, visita guidata a cura di Daniele Meregalli, Responsabile Ufficio Ambiente e Sostenibilità del FAI, che racconterà i valori ecologici che caratterizzano l’area, a partire dai fiumi e dai boschi, e i progetti a tutela della biodiversità promossi dalla Fondazione nel Bene. 

 La Torre di Torba insieme al Castrum di Castelseprio e alla Chiesa di Santa Maria foris portas fanno parte del sito seriale patrimonio UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. 

L’evento si svolge con il Patrocinio dei Comuni di Gornate Olona e di Castelseprio. 

“Eventi nei Beni del FAI 2024” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI e al contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per il dodicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il quarto anno il suo sostegno al progetto. 


 www.monasteroditorba.it - www.fondoambiente.it  

FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

Ufficio comunicazione stampa e new media: Serena Maffioli tel. 349.7131693; s.maffioli@fondoambiente.it

Ufficio comunicazione tv e radio: Novella Mirri tel. 06.68308756; 334.6516702; n.mirri@fondoambiente.it

07 maggio 2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, REBUS ISTITUZIONALE di Antonio Laurenzano

AUTONOMIA DIFFERENZIATA, REBUS ISTITUZIONALE           


   

di Antonio Laurenzano

Autonomia regionale differenziata, atto finale? Dopo il via libera del Senato e un tormentato passaggio in Commissione Affari Costituzionali della Camera, il disegno di legge Calderoli è approdato in Aula a Montecitorio per la discussione generale, ed è subito bagarre. Le prime avvisaglie di uno scontro politico su un tema fortemente divisivo. In dieci articoli il progetto di attuazione del Titolo V della Costituzione, in particolare dell’art. 116, che prevede che lo Stato possa attribuire alle Regioni a statuto ordinario “condizioni particolari di autonomia”. Sono venti le materie oggi di legislazione concorrente, cioè di comune competenza di Stato e Regioni (sicurezza del lavoro, salute, alimentazione, governo del territorio, infrastrutture, trasporti ed energia, finanza pubblica, ordinamento sportivo, professioni, protezione civile, beni culturali, ecc.), che potranno passare integralmente all’ente regionale. E potrebbero essere decentrate anche altre tre materie oggi gestite solo dallo Stato (giustizia di pace, istruzione, tutela dell’ambiente e dei beni culturali).

In discussione è la redistribuzione dei poteri, grazie a una diversa allocazione delle risorse pubbliche verso quelle Regioni che ne faranno richiesta, concordando con il Governo la “devoluzione” di competenze e risorse. Il capitolo più controverso è quello relativo alla fiscalità, cioè il trasferimento di mezzi finanziari alle Regioni che ricevono le nuove funzioni, e quindi la parte del gettito fiscale generato sul territorio che ogni Regione potrà trattenere. Per superare gli effetti distorsivi della “spesa storica” collegata al costo annuale del servizio reso (un meccanismo vantaggioso per gli enti con elevata spesa e risorse fiscali proprie, rispetto a quelli con limitata capacità fiscale), l’ultima versione del “regionalismo differenziato” introduce un nuovo indicatore: il “fabbisogno standard” che esprime le reali necessità finanziarie dell’ente locale per garantire servizi ai cittadini sulla base delle varie caratteristiche territoriali e della composizione sociodemografica della popolazione residente. E’ il costo del servizio differenziato per Regione che ha bisogno, in via preliminare, della determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) per le materie riferibili ai diritti civili e sociali dei cittadini, prescritti dalla Legge di bilancio 2023, per garantire i servizi minimi equamente su tutto il territorio nazionale. “Conoscere per deliberare”, secondo l’insegnamento di Luigi Einaudi.

E sono 237 i Lep stabiliti in 15 materie dal Comitato (Clep) istituito dal Governo, presieduto dall’accademico, giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese (nella foto), per tracciare un quadro unitario e completo finalizzato a evitare squilibri economici fra le Regioni attraverso misure perequative, nel rispetto del principio costituzionale di solidarietà sociale ed economica. Molto dipenderà dai finanziamenti che lo Stato potrà mettere a disposizione per far convergere le prestazioni, oggi molto diversificate, verso lo stesso livello. E’ probabile infatti che emergano dei vincoli finanziari alla copertura completa dei fabbisogni legati ai costi standard dei livelli essenziali delle prestazioni laddove non coperti dalla capacità fiscale regionale. Ma, come ha ribadito Sabino Cassese nella recente lectio magistralis tenuta ad Atripalda (Avellino), sua città di origine, in occasione della “Cittadinanza onoraria” conferitagli dall’Amministrazione comunale, “l’ultimo miglio dell’autonomia regionale differenziata dipende da un’amministrazione che funzioni bene, perché i divari amministrativi in Italia purtroppo ci sono e non li possiamo risolvere in poco tempo con i Lep la cui erogazione di servizi richiede all’amministrazione che governa il territorio cultura amministrativa per una efficace capacità di spesa con una classe dirigente adeguata.”

Al centro del dibattito politico il problema di sempre: migliore efficienza dei servizi e partecipazione al controllo della spesa o strumento di sperequazione socio-economica e divisione tra Regioni? I nodi problematici ancora da sciogliere riguardano, in particolare, la ricaduta sul servizio sanitario e sul sistema scolastico, la frammentazione delle politiche pubbliche nazionali (servizi e infrastrutture logistiche), il rischio di cristallizzazioni delle disuguaglianze, la mancanza di condizionalità nelle richieste di maggiore autonomia, le modalità di finanziamento dei Lep da concordare con ogni Regione che, senza un coordinamento nazionale, genererebbero “un variegato assetto di tipo balcanico”. E non ultimo, in attesa dell’attuazione del federalismo fiscale, la tenuta della finanza pubblica per realizzare il giusto equilibrio fra differenziazione e uniformità della tutela dei diritti civili e sociali. Sviluppo economico, coesione, diritti primari delle persone sono i principi sanciti dall’art. 119 della Costituzione, principi da contemperare con l’autonomia differenziata per la salvaguardia dell’unità nazionale contro ogni pericolo di divisione e di ridimensionamento dei poteri dello Stato centrale. Valorizzare diversità e differenze proprie dell’autonomia conciliandole con l’eguaglianza. Una sfida difficile per una diversa architettura istituzionale.


Bucare lo schermo - Psicoanalisi e oggetti digitali a Lenno

 


06 maggio 2024

Gli occhi dell'antica notte di Roberto Bettinelli a cura di Vincenzo Capodiferro

GLI OCCHI DELL’ANTICA NOTTE

Versi che hanno un respiro molto ampio”, di Roberto Bettinelli


Roberto Bettinelli è nato a Roma nel 1974. Vive e lavora a Crema. Laureatosi in Lettere, Scienze della Comunicazione, Filosofia e Storia, insegnante e giornalista, è autore di saggi e racconti. “Gli occhi dell’antica notte” è una raccolta di poesie, edita da Fara, Rimini 2023. La raccolta è risultata finalista al concorso Faraexcelsior del 2023. Leggiamo tra le righe delle motivazioni della giuria: «Versi che hanno un respiro molto ampio e che pongono il lettore di fronte a un accenno poetico ottimo…» di Filippo Tosti; «la silloge Gli occhi dell’antica notte raccoglie immagini, simboli, metafore e allegrie volte alla ricerca della sapienza sedimentata nel corso de tempo nell’animo umano» di Elisabetta Bagli. Il poeta si ricollega a quella “Antiquissima Italorum Sapientia” di vichiana memoria. La ricerca della sapienza affonda le sue radici nella Notte, antica, come nella “Teogonia” esiodea: Notte figlia di Caos. Noi siamo i figli della Notte. La Notte è anche la “notte oscura” di San Giovanni della Croce. È l’”abisso della volontà” dei mistici tedeschi, ripreso da Schelling.


Prima che canti il gallo

Avrai tradito la mia morte

Attendo la tua resurrezione

Nell’Alba de giudizio.


Il richiamo evangelico riguarda ogni uomo. Ognuno di noi è Pietro e Giuda, un traditore, ma dipende sempre dall’atteggiamento: il buon ladrone o il cattivo ladrone.


La misericordia dei cani antichi

Sorveglia la solitudine del grido

Crolleranno ubriachi gli occhi

Sulla purezza del cuore trafitto


La solitudine è uno dei temi centrali della poetica del Nostro: “la solitudine diventa l’esilio perenne”, nella “casa di vetro”, nel “mattino che divora il fiato del salice”, “nel grido dell’inverno”: abbiamo ripreso alcune immagini (idilli) dalla nota della Bagli. I questi versi la solitudine si manifesta quasi come un urlo munchiano, dinnanzi a questi cani antichi, come Cerbero. Gli occhi si inebriano innanzi alla purezza: - Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

I versi di Bettinelli sono come lame che trafiggono volti che si confondono, ti lasciano inquieti, per la ricchezza di immagini, per il coinvolgimento emotivo che ne deriva. La scena umana ne viene sintetizzata in un sipario sempre aperto, come in un antico anfiteatro greco, nei drammi che si rappresentano di sera, dinanzi agli “occhi ingenui della notte”. La vista della notte è sempre ingenua. Il buio è ambivalente: il nascondiglio del male, ma anche la culla del bene, del seme, che morendo rinasce nel giorno. Dalle tenebre spunta la luce. Il cielo, la notte, puntata di stelle, che come chiodi affiggono al cielo un velo che asconde, tutto vede, osserva, come gli occhi della notte antica. Platone diceva che il tempo tutto vede, tutto osserva. Il lettore sappia cogliere d questi versi spunti di autentica meditazione, di vera “sapienza”.

Vincenzo Capodiferro

04 maggio 2024

16 maggio_Fabbrica del Vapore: arriva a Milano la danza di Lost Movement


16 maggio_Fabbrica del Vapore: arriva a Milano la danza di Lost Movement

 Lost Movement

nell'ambito del tour nazionale 2024 presenta
Sehnsucht
16 maggio ore 21.00 @ Fabbrica del Vapore/Spazio Fattoria
all'interno della rassegna It's a little bit messy
Ingresso: 12/6 euro
Info e prenotazioni: info@fattoriavittadini.it

Arriva a Milano a Spazio Fattoria in Fabbrica del Vapore giovedì 16 maggio alle ore 21.00 il tour nazionale che vede impegnata sino ad ottobre Lost Movement, compagnia Under35 nata nel 2011 a Milano e guidata dal coreografo Nicolò Abbattista e dal dramaturg Christian Consalvo.
Lost Movement girerà Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna, Veneto, Piemonte e Toscana grazie al sostegno di MiC e SIAE nell’ambito del Progetto “Per Chi Crea” portando in scena la performance Sehnsucht.
Sehnsucht’ è una parola-chiave dello spirito romantico tedesco, che indica lo struggimento generato dal desiderio di qualcosa che però sfugge alla nostra presa. Nella performance, che vede in scena 8 interpreti, questo sentimento si manifesta come il desiderio di raggiungere il limite che ci divide dal prossimo, di toccarlo.
La compagnia sarà nuovamente a Milano il 29 giugno in Fabbrica del Vapore con A LOT OF, nuova produzione liberamente ispirata alla figura del coreografo e danzatore Vaslav Nijinsky, il 30 giugno al Barrio's con DancehALL, progetto performativo che coinvolge anche il pubblico


DATE TOUR SEHNSUCHT
26/04/2024 Poncarale (BS), Palazzo Vecchia, all’interno del Festival Archivio Privato promosso da Circuito C.L.A.P.Spettacolo dal vivo
15/05/2024 (insieme a A LOT OF) Reggio Emilia, Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto
16/05/2024 Milano, Spazio Fattoria/Fabbrica del Vapore all’interno della rassegna It’s a little bit messy promossa da Fattoria Vittadini
01/08/2024 (insieme a A LOT OF) Cerveteri (RM), Parco della Legnara, all’interno del Festival Rilievi in Danza promosso da Mandala Dance Company
15/09/2024 Sassari, Porto Ferro, all’interno di Festival Corpi in Movimento promosso da Associazione Danzeventi ETS
06/10/2024 Padova, Teatro ai Colli, Festival Internazionale La Sfera Danza promosso da La Sfera Danza
12/10/2024 Novi Ligure (AL), Teatro R. Marenco, in collaborazione con Radic’Arte aps
24/10/2024 Grosseto, Sala Eden del Baluardo Garibaldi, all’interno della Rassegna Piccole Storie Aliene in collaborazione con Con.Cor.D.A./Francesca Selva

www.lostmovement.it

LUISA RABBIA The Gods 21.5 – 19.10.2024 opening 21.05.2024 | h. 17 – 20 a Torino

LUISA RABBIA The Gods 21.5 – 19.10.2024 opening 21.05.2024 | h. 17 – 20 Giorgio Persano ha il piacere di ospitare, nel giardino i...