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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

La fine del principio di Angelo Ivan Leone

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La fine del principio di Angelo Ivan Leone I dati di queste elezioni regionali sono sotto gli occhi di tutti e stanno a testimoniare: 1 La sconfitta di Matteo Salvini nel suo progetto di dare la spallata finale al governo nazionale. Sconfitta a livello nazionale perché così ha condotto la campagna elettorale ed ora è normale che ne paghi le conseguenze. Prima tra tutte la messa in discussione come capo dell'opposizione, perché anche dove ha vinto, in Calabria, la destra che ha vinto è quella forzista e non leghista. A questa messa in discussione della persona ne conseguirà la messa in discussione della sua stessa strategia politica che ha incassato la prima vera, grande e cocente battuta d'arresto, dopo la crisi scatenata a ferragosto che lo ha portato ad uscire dal governo di cui era, tutto insieme: il cavallo trainante, la mosca cocchiera e il centravanti di sfondamento. In una sola parola: il demiurgo e che Platone ci perdoni. 2 La debacle dei 5 stelle che, dopo il g...

Macelleria carceraria a cura di Carmelo Musumeci

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MACELLERIA CARCERARIA “L’articolo 27 della Costituzione parla di pena, non di carcere. Noi abbiamo una tradizione centrata sul carcere, ma la Costituzione lascia un campo molto aperto e non è detto che il carcere sia sempre la pena più adeguata” (Presidente della Corte Costituzionale) Suicidi, assistenza sanitaria disastrata, morti per cause non chiare, overdose, pestaggi, abusi, soprusi, sovraffollamento. Eppure nessuno ne parla, (o quasi, ma lo fanno in pochi) nessuno affronta il problema delle molte Guantanamo che ci sono in Italia. Non starebbe a me dire certe cose, io non ho la moralità e l’intelligenza dei nostri governati, politici, intellettuali e uomini di chiesa. Io sono un avanzo di galera, un delinquente, e per giunta pure ergastolano in liberazione condizionale, eppure sento il dovere di farlo lo stesso. Tutti sanno che in Italia il carcere quando va bene è una fabbrica di stupidità umana e quando va male è una fabbrica di ingiustizia....

Don’t Let My Mother Know SARA MUNARI a cura di Marco Salvario

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Don’t Let My Mother Know SARA MUNARI Riccardo Costantini Contemporary - Via Giolitti 51, 10123 Torino 22.11.2019 - 25.01.2020 a cura di Marco Salvario Non sempre è facile spiegare quello che si trova e quello che si prova visitando una galleria d’arte e ammetto di sentirmi in questa occasione più in difficoltà del solito. Proviamo a partire dall’inizio. La Riccardo Costantini Contemporary nasce nel 1993 con lo scopo di promuovere ed esporre artisti di ogni nazionalità e di ogni mezzo espressivo; per più di due mesi, fine 2019 e inizio 2020, ha ospitato i lavori della fotografa Sara Munari. Sara Munari è una fotografa a 360 gradi e ogni aspetto del mondo fotografico desta il suo interesse, con sguardi a volte ironici, a volte malinconici, a volte critici, sempre con intelligenza. Insegna fotografia, tiene conferenze, espone in tutta Europa, organizza mostre e workshop per altri colleghi, ha scritto tre libri sulla fotografia e ne ha pubblicati quattro di sue op...

FRANCO GIANNATONI, “LA RAGAZZA DALLA GONNA SCOZZESE” a cura di Vincenzo Capodiferro

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FRANCO GIANNATONI, “LA RAGAZZA DALLA GONNA SCOZZESE” Una storia travolgente, vera, di una povera ragazza varesina, Carla Caroglio, trucidata dalla SS nel 1943 È veramente toccante la storia di Carla Caroglio, una ragazza di 25 anni, di Varese, trucidata dalle SS nella strage degli ebrei sul Lago Maggiore. Come si legge, proprio nella pagina di copertina: «Cattolica e battezzata ma “fidanzata con un ebreo”. Arrestata a Baveno il 15 settembre 1943. Il suo corpo scomparve per sempre». “La ragazza dalla gonna scozzese” è l’ultimo lavoro dello storico Franco Giannatoni, Edizioni Amici della Resistenza, novembre 2019. Franco Giannantoni, nato a Varese nel 1938, giornalista e storico, ha pubblicato un sacco di opere sulla Resistenza, sul neofascismo e sullo stragismo con le maggiori case editrici italiane (Feltrinelli, Angeli, Mursia, Garzanti). Tra le sue ultime opere segnaliamo: “La fine. La fucilazione di Mussolini nei rapporti dei servizi segreti americani”, Garzanti 2009; “La...

Anche Insubria e Liuc pagheranno pegno alla Brexit di Antonio Laurenzano

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Anche Insubria e Liuc pagheranno pegno alla Brexit di Antonio Laurenzano “Rien ne va plus”. I giochi sono fatti: a fine mese sarà divorzio fra Regno Unito e Unione europea . Finisce, fra accuse e polemiche, una storia d’amore mai iniziata. La notte del 31 gennaio, una volta completato l’iter di ratifica parlamentare, il Big Ben suonerà a festa allo scoccare della Brexit, per la gioia del bizzarro premier britannico Boris Johnson che, dopo l’addio, intende chiudere entro il 2020 il periodo di transizione. “Salvo totale fallimento del buonsenso” , sul tappeto tanti problemi da risolvere: accordo di partenariato fra UK e Ue, circolazione dei cittadini europei, condizioni di mercato (dazi, dumping), confini irlandesi, controlli doganali, quota di budget Ue di 39 miliardi di sterline da versare a Bruxelles. Non ultima fra le questioni in sospeso c’è Erasmus , lo storico programma comunitario nato nel 1987 che offre la possibilità agli studenti universitari europei di effettuare in ...

Rosa Zagari: prigioniera e malata a cura di Carmelo Musumeci

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Rosa Zagari: prigioniera e malata “Spesso in carcere fanno più male le sofferenze che vediamo che quelle che subiamo”   (Dal libro “Angelo SenzaDio” di Carmelo Musumeci, distribuito da Amazon)      In questi giorni mi ha colpito la dichiarazione della senatrice Liliana Segre, in visita al carcere di San Vittore: “Dai detenuti gli unici gesti di umanità prima della deportazione." e ho pensato a Rosa Zagari, prigioniera dei “buoni”, che rischia la paralisi, dopo una caduta in carcere che le ha provocato fratture. È stata condannata in primo grado a otto anni, perché non darle la possibilità di curarsi fuori? Probabilmente perché non è una persona importante, forse perché ha parenti pregiudicati o forse, semplicemente, chi amministra la giustizia non si può permettere di avere un cuore al posto del codice. Fino a che punto può arrivare la giustizia degli uomini per tutelare i suoi cittadini? Può arrivare per esempio ad accanirsi co...

Inciampo a cura di Miriam Ballerini

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INCIAMPO Giovedì 16 gennaio 2020 anche nel mio paese, Appiano Gentile, in provincia di Como, è stata posizionata una pietra d'inciampo. In pratica è una targa che riporta il nome di un nostro concittadino che ha operato contro il nazifascismo e che, per questo, ha pagato con la propria vita. Cherubino Ferrario, al quale già è stata dedicata una via, pagò per aver stampato dei volantini per i partigiani. Mi fa molto piacere che siano stati proprio i ragazzi delle scuole a impegnarsi a raccogliere materiale e a scoprire chi fosse questo signore e cosa gli fosse accaduto. L'artista Gunter Demnig ha posato personalmente la pietra d'inciampo, così come sta facendo da anni in tutta Europa. Cherubino era padre di due ragazzi, era sposato e di lavoro faceva il tipografo a Milano; inoltre suonava nella banda. Ecco, da questo ritratto vediamo che non era un eroe, non indossava nessun mantello da superman, ma era un uomo comune. Ciò che di lui lo ha fatto div...

Emergenza Australia

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L’opera pittorica di Domenico Mingione detto Mimmo a cura di Marco Salvario

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L’opera pittorica di Domenico Mingione detto Mimmo. a cura di Marco Salvario Questa volta non è girando tra le gallerie d’arte torinesi che ho trovato spunto per ammirare e presentare ai lettori un artista che mi ha subito conquistato con la sua raffinata capacità espressiva, bensì navigando nell’oceano infinito di internet, comodamente seduto sulla mia poltroncina davanti al computer di casa. Su facebook tanti gruppi sono dedicati al mondo dell’arte e lì si confrontano pittori diversi per stile, bravura, esperienza e motivazione, ma uguali per entusiasmo e voglia di mettersi in discussione. In genere scegliere e districarsi tra tanta offerta è impossibile, però davanti a una delle opere di Domenico Mingione detto Mimmo, è scattato in me quel misto di piacere e di curiosità che mi ha fatto fermare e indagare di più su questo personaggio. Per chi volesse condividere questa mia esperienza, le opere dell’artista possono essere visionate sul suo profilo facebook dal quale, do...

La Tv e il teatrino della politica di Antonio Laurenzano

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La Tv e il teatrino della politica di Antonio Laurenzano Impietosa verità quella rilevata dall’ultimo rapporto Censis sulla classe politica di casa nostra:  oggi il 90% degli italiani vorrebbe vedere sempre meno politici in televisione.  E non a caso, osserva Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, “c’è uno zoccolo duro di tre italiani su dieci che ha buttato via la tessera elettorale e non va a votare.” Nei palazzi romani è caduta nel dimenticatoio la linea del Governo Monti di non mandare ministri e sottosegretari nei talk show televisivi per “essere più presenti a lavoro”. Si voleva “normalizzare” l’informazione politica, azzerando la sovrapposizione e identificazione tra il dibattito politico e la sua rappresentazione mediatica. Cancellare quindi il ricordo di partecipazioni a programmi tv con interventi poco eleganti, funzionali alle esigenze di share del conduttore di turno. Il compito di chi governa, sosteneva l’ex premier Monti, non è rappres...

IL PENSIERO SOFFIA ANCORA a cura di Vincenzo Capodiferro

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IL PENSIERO SOFFIA ANCORA L’ultima raccolta densa e classicista di Gianpi “ Il pensiero soffia ancora”, edito da Tracce, Borgoricco 2019, è l’ultima raccolta poetica di Gianfranco Galante, che noi amichevolmente chiamiamo Gianpi. Gianfranco Galante nasce a Varese nel 1964, ma è sempre legato a questa sua madre, la Sicilia, dove è vissuto per una breve parentesi della sua vita, ma v’è tanto rimasto legato. Nel 1972 torna a Varese con la famiglia. Nel 1982 si diploma. La vita di Gianpi è fatta di questi “ritorni”. Sono questi ritorni che legano due terre così diverse, come il sud ed il nord. Eppure questa “parentesi dei ritorni” è una miniera ricchissima di emozioni, offerta proprio sul terreno di ciò che noi volgarmente per secoli abbiamo bollato come emigrazione. Altra parentesi per non dimenticare: anche la Lombardia, e non solo il Veneto ed il Meridione, è stata terra di migranti, anche Varese, prima della fase industriale, e lo torna ad essere nella fase postindustriale...

In memoria di un uomo di Angelo Ivan Leone

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In memoria di un uomo di Angelo Ivan Leone Si è spento ieri uno dei maestri del giornalismo italiano: Giampaolo Pansa. È stato un uomo che tanto ha dato e tanto ha meritato della nostra classe intellettuale. Purtroppo questa parola: intellettuale, genera spesso in Italia e tra gli italiani un misto di fastidio e intolleranza. Stato d'animo in gran parte giustificato per l'appecoramento quasi totale della nostra classe intellettuale a quella dei potenti e delle élite in generale. Se tutto questo è vero per molti di essi, non lo è mai stato per tutti. Pansa era un intellettuale vero ergo contro corrente, disorganico e sempre pronto a revisionare non solo la storia, ma anche e, soprattutto, le proprie idee e convincimenti. Memorabili le sue definizioni giornalistiche la "balena bianca" per definire la DC è roba sua. Sempre farina del suo sacco furono le opere storiche come "Il sangue dei vinti" che cercarono di spiegare quella che fu la "guer...