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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

Rose Madder

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ROSE MADDER di Stephen King © 1996 Sperling & Kupfer Editori S.p.A. ISBN 88-200-2134-X 86-I-96 pag. 511 Rosie è da 14 anni che vive con Norman, un marito brutale e violento . 14 anni in cui ha conosciuto le umiliazioni peggiori e le botte. Come la maggior parte delle donne che subiscono questo tipo di violenza, ha taciuto, giustificato; per paura, per vergogna, per una sorta di senso di colpa, quasi fosse sua la causa di tutto quel dolore. Un giorno, rifacendo il letto, nota una minuscola gocciolina di sangue che si è asciugata sul lenzuolo. Sangue suo, perso dal naso in seguito a un colpo datole da Norman. E capisce che non può più continuare così, perché, prima o poi, suo marito finirà per ucciderla . Intimorita, fugge da casa con solo ciò che ha addosso. Scappa lontano e, giunta nella stazione di una città a lei sconosciuta, trova aiuto presso le figlie e sorelle, un centro che ospita altre donne con trascorsi come i suoi. Qui inizia il suo periodo di ripresa della consapevolez...

Recensione: "L'uomo a quanti" di Mario Lucrezio Reali

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Mario Lucrezio Reali L'uomo a quanti Sandro Teti Editore 2008 pp. 205 € 10,00 Un getto continuo di frasi sapienti, pensieri profondi su noi stessi, sul nostro vivere il mondo. Con " L'uomo a quanti ", edito da Sandro Teti e pubblicato nel maggio di quest'anno nella collana di narrativa e poesia Zig Zag con l'introduzione di Paolo Lagazzi, il chimico-poeta Mario Lucrezio Reali completa la sua vibrante trilogia poetica, resa affascinante prima di quest'ultimo tassello dal bellissimo paesaggio di un Tramonto in Europa (2006) e dal velato urlo dell'umana Anima corrotta (2007). Ciò che più di ogni altra cosa sorprende de L'uomo a quanti è l'energia con cui l'autore si destreggia tra le parole e le tematiche trattate. Una forza tale da mettere in discussione le nostre stesse abitudini, il nostro parlare, i principi dell'ermeneutica. Una raccolta di versi composta di dieci parti. Il tempo è quello delle esperienze vissute dal Reali tra la fine...

Recensione: "Io mi ricordo" di Paolo Ferro

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Paolo Ferro* IO MI RICORDO Presentazione di Emilia Longheu Edizioni Tabula fati Chi conosce l’emozione di viaggiare nel tempo della propria biografia sfogliando un album di vecchie fotografie, la ritroverà leggendo questo romanzo della memoria dal tono lirico e intimista. L’autore è un artigiano che usa il filo dei ricordi per rilegarne le pagine, per tessere storie di mondi invisibili, fiabe e leggende; che ogni tanto si fa cantastorie per intonare canzoni e nenie popolari o per raccontare di quando l’Amore arrivò sulla Terra, portato dalle stelle e dal vento. Un viaggio per immagini nei luoghi dell’infanzia di un bambino che s’affaccia alla vita e muove i primi passi sulla via della conoscenza attraverso l’osservazione e l’ascolto di una Natura potente che ammalia e stupisce. Il vento, le nuvole, le gocce di pioggia sono i suoi compagni di giochi, i labirinti per le formiche costruiti con le scatole di cartone diventano metafora della condizione dell’uomo e del suo cammino sulla Terr...

Letteratura: Dante: "Egloghe"

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  Le “ Egloghe ” di Dante (1319-20) rappresentano una disputa linguistica sull’uso del volgare, scritta volutamente riprendendo il tema pastorale tanto caro ai classici. Si tratta in sostanza di una forma compositiva ereditata, nei suoi tratti strutturali, da autori come Teocrito e Virgilio : alle “ Bucoliche ” di quest’ultimo venne infatti attribuita anche la denominazione di “ Egloghe ”, da cui il temine entrato nell’uso letterario. Ad accendere la disputa è il bolognese Giovanni del Virgilio , che nel 1319 invia a Dante un carme nel quale polemizza sulla manifesta intenzione del fiorentino di utilizzare la lingua volgare per trattare argomenti non comprensibili dal volgo. Del Virgilio riconosce in Dante il genio poetico, ma proprio per questo lo accusa di “ prodigare le perle ai porci ” e gli chiede dunque di ravvedersi dal suo intento. Dante risponde con un’egloga in stile virgiliano, nella quale usando nomi di fantasia lascia intendere di voler cercare la gloria poetica pro...

Letteratura: Dante: "Vita nova"

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  La " Vita Nova ", o altrimenti detta " Vita nuova ", con riferimento alla gioventù dell'autore o ad una presunta vita rinnovata dall'amore, che è comunque tema dell'opera, è il principale componimento giovanile di Dante . Nonostante una datazione accurata non sia semplice, la critica è generalmente portata a considerare il 1291 , anniversario della morte di Beatrice ed anno della stesura del sonetto Era venuta , come l'anno d'inizo del componimento, complessivamente costituito da 25 sonetti, 4 canzoni, una stanza ed una ballata , intervallati da passi in prosa a commento dei testi e delle situazioni. Certo oggi è facile identificare la Commedia dantesca come il poema maximo nel quale viene celebrato l'amore ideale per Beatrice, ma l'opera giovanile che maggiormente ricalca questo desiderio di idealizzazione è proprio la Vita Nova, scritta secondo i canoni stilistici che l'Alighieri aveva appreso dal bolognese Guido Guinizzelli ...

Letteratura: Dante: "Rime"

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  Con il generico titolo di “ Rime ” di Dante (1283-1308) si può intendere e nei fatti si intende tutto quel frutto poetico che non rientra nella produzione maggiore del poeta fiorentino. La catalogazione non è semplice perché, fatta eccezione per le liriche dedicate a Beatrice, le quali sono confluite nella “ Vita Nuova ”, le poesie di Dante non sono state riordinate dall’autore, come avvenuto per esempio con il “ Canzoniere” di Petrarca : molte di esse non hanno titolo, né data, né contesto preciso. Le rime non sono dunque un’opera, ma un prodotto della critica postuma, la quale ha voluto giustamente valorizzare e catalogare tutti gli scritti di Dante Un riordinamento sufficientemente coerente le vorrebbe suddivise in ‘dottrinali’, ‘ingiuriose’, ‘petrose’ (così dette secondo la definizione di Vittorio Imbriani , perché fanno riferimento ad una donna detta ‘Pietra’, fredda e insensibile) e ‘morali’. Alle “Rime” appartiene certamente la prima produzione di Dante, nella quale è ri...

Letteratura: Dante: "Convivio"

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Il " Convivio " (1304-7) è un'opera incompiuta di Dante nella quale il fiorentino espone in lingua volgare la propria visone del mondo. Pare sia stata stesa nello stesso periodo del " De vulgari eloquentia ". L'intenzione è quella di invitare ed innalzare il volgo verso la 'beata mensa' dei sapienti, attraverso la trattazione in volgare di argomenti generalmente lontani dalla conoscenza comune del Trecento: vi si parla, sia pure in maniera piuttosto disorganica, di scienza , di filosofia , morale , storia , teologia . Il Sapegno ricorda come sia molto importante capire l'atteggiamento di Dante il quale in questo scritto, consapevole di aver appreso da autodidatta, senza gli studi regolari che pure all'epoca non erano comuni, riconosce i propri limiti , ma sostiene con orgoglio di essersi accostato alla conoscenza per amore, a poco a poco, con purezza ed entusiasmo , lontano dalle intenzioni di coloro che studiano per guadagnar "denari...

Letteratura: Dante: "Monarchia"

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  La " Monarchia " è un'opera sulla data della cui stesura ancora oggi si discute, ma i più tendono a credere sia stata scritta attorno al 1312-13 , cioè nel periodo delle polemiche scatenate da Dante a seguito dell'impresa di Arrigo VII . Il trattato, scritto comunque in epoca matura, rappresenta uno sforzo al fine di chiarire i rapporti tra stato e chiesa in un' epoca, come quella della "cattività avignonese", nella quale furono molto tesi. Fulcro dell'idea politica di Dante è la " teoria dei due soli ": l'imperatore (che per Dante è, in eccellenza, quello romano, discendente di Enea ) ha nella società una funzione ordinatrice e pacificatrice, quindi essenziale, perché solo un'umanità in pace può considerarsi pronta ad essere guidata dalla chiesa verso la beatitudine eterna. Stato e chiesa sono dunque due soli indipendenti che svolgono un'azione complementare. L'imperatore deve una naturale riverenza al pontefice , perc...

Il "De vulgari eloquentia" di Dante

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  La " Doctrina de vulgari eloquentia " (1303-1305) di Dante è la principale opera della sua produzione a sostegno della lingua volgare. Si tratta di un testo volutamente in latino, perché indirizzato ai dotti, con l'intento di sensibilizzarli alla creazione di una lingua che ancora all'epoca non esisteva, ma che si ipotizzava dovesse essere alla portata di tutti. Nel trattato l'autore si sforza di tracciare una geografia linguistica nel sud Europa, dove vengono identificate una lingua d'oil , una lingua d'oc ed una lingua del sì . In italia secondo Dante le parlate volgari all'inizio del Trecento sono quattordici, ma nassuna di queste è all'altezza di essere eletta al rango di volgare illustre: il compito di creare questa lingua spetta dunque agli intellettuali sparsi per la penisola e Dante li incoraggia a formare una curia ideale ed a creare questa nuova "gramatica", proseguendo sostanzialmente il percorso che, iniziato alla corte d...

Letteratura: Giovanni Boccaccio

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  Giovanni Boccaccio (Firenze? 1313 – Certaldo 1375) è stato uno dei principali scrittori e poeti italiani del XIV secolo. A lui si deve la codifica del genere letterario della novella. Figlio illegittimo del mercante Boccaccino di Chellino , ma non molto dotato per il commercio, compie i primi studi a Firenze sotto la guida di Giovanni Mazzuoli da Strada (padre di Zanobi). Segue quindi il padre a Napoli presso la corte di Roberto d’Angiò . La Napoli del tempo era una città in grande fermento culturale, punto di incontro tra Oriente ed Occidente: qui vengono da lui composte le prime opere, quasi tutte poetiche: “ Rime ”, ” Caccia di Diana ”, “ Filostrato ”, il romanzo “ Filocolo ” e la “ Teseida delle nozze di Emilia ”. La città destinata ad essere culla delle principali opere del Boccaccio è però Firenze, dove il poeta è costretto a tornare nel ’40 a causa dei problemi finanziari della Compagnia dei Bardi , quella a cui il padre è professionalmente legato. Qui il poeta darà il...

Letteratura: Petrarca Francesco

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Nota enciclopedica Francesco Petrarca (Arezzo 1304, Arquà 1374) diplomatico, poeta e scrittore, è stato il primo grande intellettuale italiano. Figlio del notaio Pietro di Ser Parenzo , che era stato esiliato da Firenze assieme a Dante perché guelfo bianco, Petrarca è cresciuto prima ad Incisa Valdarno e poi a Pisa, studiando grammatica sotto la guida di Convenevole da Prato . Grande appassionato di cultura classica, intraprende gli studi giuridici prima a Montpellier e poi a Bologna tra il '20 ed il '26, ma la sua figura è indissolubilmente legata alla corte papale avignonese, dove è ospite a più riprese e dove torna alla morte del padre per prendere i voti. Nel 1327 proprio ad Avignone incontra Laura , che sarà musa ispiratrice per gran parte della sua poesia, anche dopo la di lei morte avvenuta nel 1348. E' già un intellettuale conosciuto quando, nel 1337, visita Roma ed inizia a comporre due opere a sfondo classico, il " De viris illustribus " e " Afr...

Letteratura: Dante Alighieri

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Nota enciclopedica Dante (Firenze 1265-Ravenna 1321) , figlio di Alighiero da Bellincione da cui il cognome attribuito in Alighieri, è universalmente riconosciuto come il più grande dei poeti italiani ed uno degli ‘immortali’ della letteratura di tutti i tempi. Rimasto subito orfano della madre Bella è allevato dalla matrigna fino al suo matrimonio con Gemma Donati , unione dalla quale nasceranno quattro figli. Amico in gioventù di poeti come Lapo Gianni , Guido Cavalcanti e Cino da Pistoia , si dedica agli studi di retorica sotto la guida di Brunetto Latini , maestro celebrato in uno dei più significativi canti dell’Inferno. Si dedica da subito alla poesia, ma soprattutto alla caccia ed all’apprendimento dell’arte cavalleresca. Anche la pittura e la musica rientrano nei suoi interessi. L’incontro con la “compagna di viaggio”, Bice di Folco Portinari meglio nota come Beatrice, avviene nel 1274 e subito provoca un’ispirazione che sfocerà nella " Vita Nuova" , la...

"Meteora" di Mauro Pisini

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Mauro Pisini Meteora (Stelle brevi) Sandro Teti Editore collana Zig Zag diretta da Mario Geymonat 2008 pp. 133 € 10,00 Meteora (Stelle brevi) è la nuova raccolta di poesie del latinista Mauro Pisini , professore di Letteratura Latina Liturgica presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. Come ha scritto Mario Geymonat nella prefazione al libro, l'autore si misura con un'antologia a lungo meditata. I testi originali in latino si sostanziano ad anelli concentrici attorno al fulcro di tre poemetti, Tonsor, Periculum e Rutilius Namatianus, seguiti dalle versioni italiane di Chiara Savini . Pisini definisce i testi italiani a fronte “versioni”, “tentativi di…”, non parlando propriamente di traduzioni. Precisa di aver lavorato molto affinché la lingua delle stesse non avesse la stabilità del testo latino, ma “gradi diversi di percezione”. Per questo, non vorrebbe che le versioni fossero lette come una copia dell’originale, ma come “qualcosa” che, in forma di bozza, garanti...

Letteratura: il Romanticismo

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Nota enciclopedica Il Romanticismo è stato un ampio movimento culturale, qualcuno ha scritto spirituale, che ha preso le mosse negli ultimi anni del XVIII secolo e si è sviluppato compiutamente nei primi decenni del XIX, investendo praticamente ogni campo della vita civile, letteraria ed artistica europea. Sviluppatosi originariamente come reazione al pensiero illuminista in filosofia ed al classicismo nell'arte, che avevano caratterizzato i decenni precedenti, contrapponendo a questi ultimi l'idea di libertà come fondamentale esigenza dell'individuo nell'espressione artistica, esso ha privilegiato di questa il carattere istintivo e fantastico , in aperta contrapposizione al razionalismo settecentesco , rivalutando dunque le aspirazioni religiose e le ragioni del cuore connaturate all'uomo. In campo letterario una delle spinte più decisive al dibattito sul Romanticismo venne dalla Francia postrivoluzionaria e porta il nome della figlia del ministro delle fi...

Mazzini Giuseppe

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Nota enciclopedica Giuseppe Mazzini (Genova 1805 – Pisa 1872) Rivoluzionario, giornalista e letterato italiano, da annoverarsi tra i principali del XIX secolo. Figlio di Giacomo , un medico massone dedito alla cura dei bisognosi e di Maria Drago , donna di grande cultura e senso religioso, Mazzini dimostrò presto di essere uno studente modello. Su indicazione della madre ebbe come primi precettori gli abati giansenisti Agostino De Scalzi e Giacomo De Gregari ma, indirizzatosi verso gli studi di medicina li abbandonò presto preferendo quelli giuridici e laureandosi quindi a pieni voti in Giurisprudenza fin dal 1827. Nello stesso anno viene affiliato alla Carboneria , una setta sovversiva di origine napoletana e molto attiva a Genova, città nella quale Mazzini aveva fatto l’esperienza del carcere già da studente. Le “vendite” carbonare gli danno una prima celebrità ma anche i primi grossi problemi con la giustizia, che lo costringono all’esilio. Rifugiatosi a Ginevra e quindi a Marsi...

"La violenza della democrazia" di Lodovico Ellena

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Lodovico Ellena LA VIOLENZA DELLA DEMOCRAZIA Edizioni Tabula fati Politica e coscienza hanno oggi raggiunto livelli di tale inconsistenza che non si ricordano precedenti storici: il fatto stesso di rimpiangere cariatidi politiche del recente passato lo dimostra ampiamente. È però necessario comprendere quali siano state le reali cause di tale degrado , così come è necessario compiere uno sforzo intellettuale per comprendere come e se sia possibile un ulteriore declino. Soprattutto perché, contro tutti i luoghi comuni , la causa non è tanto di coloro che sono al governo, quanto di quelli che ce li hanno mandati, ossia dei cosiddetti elettori, puntualmente pronti a lamentarsi di tutto e a esternare il proprio disgusto nei bar, nei circoli, nelle bocciofile o in piazza. Lodovico Ellena , è nato a Torino nel 1957 dove si è laureato in filosofia. Fonte : ufficio stampa Tabula Fati Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@gmail.com

Nessuna colpa

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NESSUNA COLPA (un segreto indicibile perseguita una famiglia per tre generazioni) di Giuseppe Arcucci – Sabina Marchesi © 2008 Dario Flaccovio Editore s.r.l. ISBN 978-88-7758-813-5 Pag.195 € 12,50 Nessuna colpa è un romanzo scritto a 4 mani, da Arcucci, laureato in economia, e la Marchesi, scrittrice che si occupa di criminologia. Questo libro è un giallo , che rispetta tutti i canoni di tale genere: c’è un cadavere , un’ indagine , un colpevole . Quello che manca è l’azione e la cattura di questo colpevole. Cosa c’è, allora, di diverso, di particolare in questo giallo? Tanta psicologia , motivazioni , sentimenti . Sì, proprio sentimenti, sia da parte degli investigatori, che dalla parte di chi sta raccontando una storia incredibile. Il romanzo è ambientato in un paese del Sudamerica. Martinez e Bajano, il primo deluso e amareggiato dalla vita, il secondo orfano e ancora sprovveduto; vengono mandati in una delle ville dei ricconi a investigare su uno strano caso . Vengono fatti acc...
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Axel Von Fersen I racconti di Versailles – 18 – di Bruna Alasia “SON REGINA E SONO AMANTE” Racconto diciottesimo Notte fonda del 19 dicembre 1778. Quando il dottor Vermond , ostetrico e fratello dell’abate precettore di Maria Antonietta , fu buttato giù dal letto perché erano iniziate le doglie, implorò Dio che il nascituro fosse maschio, per essere graziato in quel caso di una pensione di quarantamila luigi, contro diecimila se femmina. Il vecchio praticone per raggiungere la regina trottava dietro la principessa di Lamballe , mentre per incanto le stanze si illuminavano e i cortigiani affluivano seguendolo con candele in mano. Sulla soglia della camera regale Madame de Lamballe incrociò i paggi: - Correte a Saint Cloud, avvisate il duca d’Orleans, la duchessa di Borbone, la principessa di Conti. Andate a Parigi dal duca di Chartres… La fida madame Campan, prima cameriera di sua maestà, si fece più vicino: - Pensate che verrà? Non correva infatti buon sangue tra il duca di Chartres, a...