19 ottobre 2008

Letteratura: il Romanticismo

Nota enciclopedica
Il Romanticismo è stato un ampio movimento culturale, qualcuno ha scritto spirituale, che ha preso le mosse negli ultimi anni del XVIII secolo e si è sviluppato compiutamente nei primi decenni del XIX, investendo praticamente ogni campo della vita civile, letteraria ed artistica europea.

Sviluppatosi originariamente come reazione al pensiero illuminista in filosofia ed al classicismo nell'arte, che avevano caratterizzato i decenni precedenti, contrapponendo a questi ultimi l'idea di libertà come fondamentale esigenza dell'individuo nell'espressione artistica, esso ha privilegiato di questa il carattere istintivo e fantastico, in aperta contrapposizione al razionalismo settecentesco, rivalutando dunque le aspirazioni religiose e le ragioni del cuore connaturate all'uomo.

In campo letterario una delle spinte più decisive al dibattito sul Romanticismo venne dalla Francia postrivoluzionaria e porta il nome della figlia del ministro delle finanze di Luigi XVI, Germaine Necker, andata in sposa al barone Eric Magnus Staël de Holstein ed universalmente nota alla letteratura come Madame de Staël.
Ostile a Napoleone la Staël si trasferisce in Germania, dove conosce e frequenta i principali esponenti della letteratura tedesca dell’epoca, tra cui Goethe e Schiller, diventando un punto di riferimento per la cultura europea fino al 1817, anno della sua morte.
Nel 1816 è suo anche lo spunto per il dibattito sul Romanticismo in Italia, quando la di lei lettera “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni” compare sulla rivista “La Biblioteca Italiana” e scatena un focolaio di polemiche tra i classicisti, convinti di trovarsi di fronte ad un attacco diretto alla propria autonomia culturale.

Poco più tardi saranno in molti a riprendere l’argomento, non ultimi il Leopardi nel “Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica” (1818) ed il Manzoni nella “Lettera a Cesare D’Azeglio sul Romanticismo” (1823). Prima ancora c’era stata la “Lettera semiseria di Grisostomo” (1816), scritta dal milanese Giovanni Berchet ed in seguito indicata come principale manifesto del Romanticismo italiano.
E’ comunque importante sottolineare che il confronto fu fervido ed ebbe nelle riviste “Il Conciliatore” (foglio lombardo fondato nel 1818 dal gruppo Pellico - Berchet) e “L’Antologia” (fiorentina fondata nel ’21 da Viesseux e Capponi), le proprie colonne portanti.
Il confronto portò il dibattito su quegli argomenti condivisi che, riassunti in tre punti, potrebbero essere additati a tesi fondamentali del movimento in campo letterario:
- La polemica contro la letteratura ‘leggera’ e la conseguente spinta verso i contenuti.
- L’attenzione ad una letteratura civilmente e moralmente utile.
- Il recupero del sentimento religioso come connaturato all’uomo.
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Autore: A. di Biase
Revisioni: -
Fonti:
-Dizionario della lingua italiana Devoto-Oli
-Enciclopedia universale (Ediz. Il Sole 24 ore - 2006)
-La letteratura italiana (Vol. XII, Ediz. Corriere della Sera - 2006)
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