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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

IL CRISTO VELATO (2) di marcello de santis

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IL CRISTO VELATO (2) di marcello de santis IL DISINGANNO La statua del Disinganno E' opera dell'artista Francesco Queirolo Genova 1704 -  Napoli 1762 che lavorò alla Cappella dei Sansevero dove oltre a eseguire sculture  provvide anche alla decorazione della stessa  Ho scelto di pubblicare un particolare di essa, la parte superiore, perché vista così da vicino si può ammirare e comprendere la difficoltà del suo autore nel realizzare la rete (di marmo) che avvolge la persona.. Si trova a destra dell'altare, rappresenta appunto un uomo che tenta invano di sciogliersela di dosso, con l'aiuto di in genietto con le ali; cerca di liberarsi dall'inganno rappresentato dalla rete che lo ha fatto suo prigioniero. Il Principe di Sansevero ha voluto nella statua vedere suo padre Antonio (1683-1757) chiamato dal desiderio di avventure per perseguire le quali abbandonò in gioventù la famiglia; rinunciò per questo alla successione, mantenendo per sé solo il titolo di duca di Torre...

Il frutto di Licia a cura di Gipsy

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Il frutto di Licia Sbucando da una stradina stretta, oscura, fiancheggiata da edifici sgretolati, ci si ritrova nella piazza, gremita di passanti, sulla quale si affaccia il monastero tinteggiato d’ocra. Nell’aria si disperde il tintinnio di campanelle e scacciapensieri, appesi agli angoli intarsiati, ricciuti, del tetto a pagoda. Una volta saliti i gradini d’accesso al luogo sacro, un monaco avvolto in una veste porpora, invita i fedeli a deporre fiori e a bruciare un bastoncino d’incenso sull’altare. La divinità realizzata in oro e arricchita di pietre preziose, sorride agli astanti, rapiti dalla eco del radong e dalle vibrazioni dei tamburi. In fondo al salone, tappezzato da drappi variopinti, una porticina di legno, si apre su un campo di terra scura, ricamato da fila verdeggianti di arbusti di bacche di Goji. Le bacche rosse, dalla forma allungata, sono i frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, che punteggia le vaste distese him...

Lo zafferano delle Indie

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Lo zafferano delle Indie   Zigzagando sotto la morsa della canicola nel bazar di Jaipur, tra trabiccoli sgangherati, ceste rase di ceci, sacchi di iuta e bancarelle di stoffe verde smeraldo, indaco, arancione, ci si imbatte in un grande chiosco, sbeccato dalle intemperie, alle cui colonnine di legno, sono appesi mazzi irregolari, scarlatti, di peperoncino. Sul ripiano del bancone, decine di bacinelle di svariate dimensioni accolgono vette inebrianti di spezie finissime, baccelli e semi. Le delicate polveri cangiano dal paglierino al nero pece; l’aroma pungente del cumino solletica le narici di avventori locali e turisti. Una donna canuta avvolta in un sari leggero, invita in un inglese stentato i passanti ad acquistare corteccia di cannella e chiodi di garofano. Tra le tante spezie, impiegate sempre più anche nella cucina occidentale, riveste particolare interesse, date le sue proprietà, la curcuma: una polvere giallo-arancio, chiamata anche zafferano de...

SUL MAD: METODO DI APPRENDIMENTO DINAMICO Della Professoressa Rosanna Nolè

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SUL MAD: METODO DI APPRENDIMENTO DINAMICO Della Professoressa Rosanna Nolè Nella nostra ventennale esperienza di insegnamento ci siamo imbattuti, quasi per caso, in uno di quei prati fioriti della pedagogia, che è difficile trovare, soprattutto in questi tempi, in cui una mole di fogli si accumula sulle scrivanie di docenti frenetici e disattenti e una mole di fogli virtuali si affastella sui registri elettronici. Eppure non mancano spazi di sperimentazione diretta: subito ci siamo innamorati del metodo della Professoressa Rosanna Nolè, ecco perché abbiamo voluto segnalarlo all’attenzione della pedagogista Francesca Zannoni. La professoressa Nolè insegna lingua e letteratura inglese presso il Liceo Artistico di Potenza, ma ha avuto un’esperienza di docenza molto intensa in varie parti d’Italia. Il suo metodo si chiama MAD: Metodo di Apprendimento Dinamico. Come ella stessa sottolinea: «”Mad” in inglese significa pazzo, o folle, ma spesso è proprio il folle che in letteratura e...

L’EUROPA E L’IMMIGRAZIONE di Antonio Laurenzano

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                                                  L’EUROPA  E  L’IMMIGRAZIONE Il dramma del Mediterraneo : un’emergenza europea – Il piano della Commissione Ue per fronteggiare la tragedia dei migranti – Le incertezze del futuro legate alla fuga biblica dall’Africa.                                                             di  Antonio  Laurenzano L’Europa del cinismo! E’ quella che sembra aver smarrito il filo della storia. Dopo essersi proclamata ...

VINCENZO D’ALESSIO: “LA TRISTEZZA DEL TEMPO!” a cura di Vincenzo Capodiferro

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VINCENZO D’ALESSIO: “LA TRISTEZZA DEL TEMPO!”  “Quadretti dipinti finemente, nei quali la dolcezza e il dolore del vivere quotidiano si alternano convivendo”. Vincenzo D’Alessio è nato a Solofra nel 1950. Laureato in Lettere all’Università di Salerno è stato l’ideatore del Premio Città di Solofra, nonché il fondatore del Gruppo Culturale “Francesco Guarini” e dell’omonima casa editrice. Ha pubblicato diversi saggi di archeologia, di storia e diverse raccolte poetiche. Della sua immensa produzione noi ricordiamo solo le più recenti: Creare mondi (2011) e La valigia del meridionale ed altri viaggi (2012). Nel 2014 vince con  Il passo verde la pubblicazione in Opere scelte. La tristezza del tempo è inserita in AA. VV., Emozioni in marcia, a cura di Alessandro Ramberti, Opere vincitrici e selezionate dal Concorso Pubblica con noi 2015, Fara editore, Rimini 2015. Nel giudizio del giurato F. Osti vengono definite «Poesie che sembrano restituirci quadretti dipinti finemente,...

LA CARTA DI MILANO, UN PATTO CONTRO LA FAME E LA POVERTA’ Le “idee di Expo 2015” – 20 milioni di firme per l’appello all’ONU di Antonio Laurenzano

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            LA  CARTA  DI  MILANO, UN PATTO CONTRO LA FAME E LA POVERTA’  Le “idee di Expo 2015” – 20 milioni di firme per l’appello all’ONU di  Antonio Laurenzano Con l’opening di venerdi 1 maggio, l’Expo Milano 2015 ha ufficialmente aperto i battenti al mondo. “E’ iniziato il domani”, ha dichiarato il premier Renzi. E per un domani sostenibile c’è la “Carta di Milano”, presentata alla vigilia di Expo, una sorta di Protocollo di Kyoto dell’alimentazione. Non un accordo intergovernativo ma un documento che comprende una lista di richieste rivolte ai governi per interventi legislativi finalizzati a rendere effettivo il diritto al cibo, come diritto umano fondamentale, e a tutelare le risorse naturali per  assicurare ai popoli della terra un equo sviluppo. Per la prima volta nella sua storia una Esposizione universale promuove un atto di impegno verso i governi sollecitando azioni responsabili....

Entusiasmo per poter operare - Monza

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