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Visualizzazione dei post da settembre, 2008

Insubria: la regione dei laghi prealpini

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La voce Insubria non trova un facile riscontro enciclopedico perché il significato geografico e culturale di questo termine è stato rivalutato solo negli ultimi anni. Per ricostruirlo è necessario risalire all'etimologia della parola, che ha evidenti legami sia con il sostantivo 'Insubri' che con l'aggettivo 'insubre' . Il dizionario Devoto-Oli ricorda che il termine 'insubre' è stato utilizzato da Ugo Foscolo come sinonimo di 'lombardo'. Questa definizione non è tuttavia sufficiente se si considera che gli 'Insubri' furono una popolazione celtica della Gallia Transalpina , stabilitasi nell'Italia settentrionale nel V secolo a.C. e sottomessa a Roma a partire dal 194 a.C. come ricordato dal medesimo dizionario. Per dare una forma geografica al territorio insubre bisogna dunque ricordare che, secondo fonti autorevoli, il principale centro abitato della regione fu Mediolanum (l’attuale Milano), ma anche Como, Pavia, Novar...

Letteratura: Manzoni Alessandro

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Nota enciclopedica Alessandro Manzoni (Milano 1785, 1873) è stato uno scrittore italiano tra i più significativi del XIX secolo. Figlio di Giulia e nipote di Cesare Beccaria , sembra accertato essere nato a seguito della relazione tra la madre ed il più giovane dei fratelli Verri , Giovanni , sebbene il piccolo abbia preso il nome del marito di Giulia, il conte Manzoni . Compie i primi studi presso istituzioni ecclesiastiche, a Merate, Lugano e Milano, dove Manzoni ha modo di conoscere il classicista Vincenzo Monti , il quale lascerà un segno indelebile nella sua formazione intellettuale, tanto da essere considerato un maestro. Su invito di Carlo Imbonati , il compagno della madre dal quale erediterà la villa di Brusuglio di Cormano (MI), Manzoni risiede a Parigi nel 1805-10 dove frequenta un ambiente di stampo essenzialmente illuminista-razionalista ed ha modo di stringere un solido e duraturo legame con lo scrittore francese Fauriel , legame testimoniato dalla fitta ed importante co...

Nel mondo di Adamo

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Abbarbicato sulla sudata vetta Il Poeta trattiene infine la nodosa e tremante mano Da quel ramo, Là dove l'Uomo incautamente raccoglie. (Gen 3,3) Libero circuito culturale, da e per l'Insubria. Scrivici a insubriacritica@gmail.com

I processi del secolo

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I PROCESSI DEL SECOLO di Sabina Marchesi © 2008 by Editoriale Olimpia S.p.A. ISBN 978-88-253-0183-0 Pag. 303 € 16,50 Il libro della Marchesi è un saggio sui processi ( enigmi , retroscena, orrori e verità in trenta casi giudiziari italiani da Gino Girolimoni e Marta Russo ), svoltisi in Italia dal gennaio 1900 al maggio 1998. La scrittrice non solo ricostruisce i casi e le loro dinamiche, ma tratteggia l’ambientazione politica e sociale del tempo. “I processi del secolo” è senza dubbio frutto di una lunga e accurata ricerca, alla quale deve essere riconosciuto un grosso merito. Vengono riportati brani di giornali dell’epoca ed estratti dei processi. La Marchesi racconta con tono asciutto, cercando di restare il più possibile neutrale, non nascondendo nulla, nemmeno i fatti più cruenti. Per scrivere questo genere di saggi non bisogna temere la verità , e l’autrice ce lo dimostra appieno. Altro particolare del metodo di scrittura usato e che le rende merito, è che ha utilizzato vocab...

Letteratura: Francesco De Sanctis

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   Francesco De Sanctis (Morra Irpino, 1817 - Napoli, 1883) è stato uno dei principali esponenti della cultura italiana del XIX secolo : critico letterario, professore al Politecnico di Zurigo e poi a Napoli, ma anche uomo d’azione durante il Risorgimento , legato al movimento mazziniano e successivamente a Garibaldi. De Sanctis iniziò a studiare a nove anni, avendo ottimi precettori, ma non risulta chiaro se abbia frequentato scuole regolari. Il salto di qualità dal punto di vista intellettuale avviene probabilmente in carcere, dal ’50 al ‘53, dove era finito a seguito della attiva partecipazione all'insurrezione napoletana del ’48: qui il nostro legge e traduce Hegel , Rosenkranz e Goethe . Alla successiva e breve esperienza di insegnamento a Torino appartengono invece quelle lezioni su Dante che lo hanno reso famoso e che verranno raccolte, assieme ad una parte del lavoro svolto a Zurigo, nel volume “ Saggi critici ” (1866). Al periodo zurighese è legata anche la fr...

"Il cerchio infinito" di Renzo Montagnoli

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IL CERCHIO INFINITO di Renzo Montagnoli © 2008 Edizioni Il Foglio ISBN 978-88-7606-196-7 pag. 69 € 10,00 “Il cerchio infinito” è la seconda silloge dell’autore mantovano Renzo Montagnoli. Dopo solo un anno di distanza dall’uscita del suo primo lavoro “ Canti celtici ”, il poeta ci presenta un libro piacevole sotto diversi aspetti: quello della poesia costituita da versi liberi di ampio respiro. Il loro senso, che come una spirale fatta di diversi cerchi riporta sempre al significato che Montagnoli ha voluto dare all’intero testo. Di cosa ci parla l’autore? Ce lo spiega lui stesso nell’introduzione: “La vita, nel suo mistero , il tempo , nella sua incertezza , la distanza, nella sua imperfezione , sono il tema di questa silloge”. Già nella prima poesia che porta lo stesso titolo del libro, troviamo la sera che acquieta e dà modo di pensare che comunque i giorni corrono. Da questo suo intimo pensiero passa a un ampio tutto “dove resta la polvere di anime spoglie, soffi di vita ritornati...

"Scomparsi a Urbino" di Sonia Bucciarelli

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Sonia Bucciarelli* SCOMPARSI A URBINO Romanzo Sembra la sceneggiatura di un film noir in bianco e nero questo romanzo di Sonia Bucciarelli, giovanissima studentessa al suo esordio letterario. La location è una cupa e misteriosa Urbino universitaria, popolata di presenze inquietanti, perfetta persino nella scelta della fortezza di Albornoz come lugubre simbolo della città. La storia, a metà fra il romanzo nero e il giallo poliziesco , intercalata da improvvise incursioni filosofeggianti, interpreta bene la dimensione esistenziale di una generazione fragile, sospesa fra il timore del futuro e il disagio del presente. * Sonia Bucciarelli è nata nel 1985 a Guardiagrele (CH). Si è diplomata al liceo Classico “G. B. Vico” di Chieti ed è iscritta alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università “Carlo Bo” di Urbino. Ama il cinema, la letteratura e la musica. “Scomparsi a Urbino” è il suo primo romanzo. ---------------------------------- Libero circuito culturale, da e per l'I...

"Gli Indifferenti" di Alberto Moravia (1929)

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di Roberta de Marco. Il romanzo d’esordio di Moravia tratteggia in maniera impeccabile la parabola discendente della famiglia Ardengo, colpita dalla morte del capostipite e dal conseguente fallimento economico, in un periodo della storia di Italia dilaniato dal moralismo fascista. È un dardo che fa breccia nel cuore del problema sociale più preoccupante del momento: la decadenza morale dei ceti altolocati, in cui sembra non vigere più alcun tipo di legame affettuoso ma solo noia e distacco. Problema questo, che in altre nazioni, come l’Inghilterra, era stata riveduto e superato da cent’anni almeno. La famiglia Ardengo consta di tre elementi, madre e due figli di sesso opposto, l’introverso Michele e la voluttuosa Carla. La signora di casa, Mariagrazia, non riesce a tenere salde le redini di una famiglia ormai allo sbaraglio, ossessionata com’è dall’essere impeccabile per il “cattivo” Leo Merumeci, che si fionderà nella gracile situazione di famiglia sfruttandone i punti deboli, come ...

Varese è Mondiale... anche per il Teatro

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Vivere il Teatro con Paolo Franzato Da Ottobre 2008 il nuovo corso per adulti Ci ha lasciato nel mese di giugno con uno spettacolo (Theatrum Mundi) che ricordava una godibilissima e comprensibilissima torre di babele e chissà cosa ci sta preparando ancora per l'anno dei mondiali..... in verità la parola “mondiale” ben si addice al regista e pedagogo varesino Paolo Franzato. Egli, infatti, come ormai i suoi numerosi e fedeli estimatori sanno, nella sua formazione annovera incontri e lavori con i maggiori artisti del Teatro del '900, quali Eugenio Barba (Italia/Danimarca), Pina Bausch (Germania), Maurice Bejart (Francia), Carolyn Carlson (USA), Maureen Fleming (USA), Jerzy Grotowski (Polonia), Lindsay Kemp (Inghilterra), Johann Kresnik (Germania), Yves Lebreton (Francia), Ingemar Lindh (Svezia), Susanne Linke (Germania), Johanna Lopez (Brasile), Judith Malina (USA), Marcel Marceau (Francia), Hanon Reznikov (USA), Wim Vandekeybus (Belgio), Sasha Waltz (Germania). Fino alle raffina...
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VENEZIA 65 . In concorso LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI recensione di Bruna Alasia Siamo in Brasile, nell’anno 2008, a Mato Grosso do Sul. I “ fazendeiro ” si godono i campi di coltivazioni transgeniche in compagnia dei “ birdwatchers ”, turisti venuti ad ammirare gli uccelli. Un tempo i legittimi padroni delle terre accaparrate dai fazendeiro erano gli indio, relegati oggi nelle riserve e costretti a lavorare in schiavitù: molti di loro, soprattutto giovani, rifiutano quella condizione e si suicidano. Per sfortuna e per necessità l’ennesimo suicidio sarà causa di una ribellione: un gruppo di Guarani-Kaiowà , capeggiati da un leader e da uno sciamano, reclamando la restituzione dei loro possedimenti, si accampano ai confini di una proprietà. Due mondi si guatano, si scontrano e confrontano, arrivando ad una guerra non priva di umanità che, come i Montecchi e i Capuleti, avvicina un apprendista sciamano alla figlia di un fazendeiro… Questo l’incipit de “La terra degli uomini rossi” , il fi...

Giulio Sordini, poeta romanesco: un sorriso in bilico che fa proseliti

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di Augusto da San Buono “Roma per me – ha detto lo scrittore Alberto Bevilacqua - è Scipione , Sordi , Fabrizi , Moravia e Proietti ; Roma è la città più accogliente del mondo, è un ventre morbido che non lascia cadere nessuno, è sensuale , è ospitale , accoglie tutti con grande civiltà”. Roma , per me , invece, è tante altre cose , il Casermone , Donna Olimpia, Villa Pamphili, San Pancrazio , Villa Sciarra e il Gianicolo , con Garibaldi e Anita , a cavallo , con la pistola e il bambino in braccio , tutti ricordi di ieri , della mia infanzia , e poi c’è la Roma di oggi , più distante dal centro , più ovattata, più silenziosa , più verde, con il parco della Madonnetta, le vie quasi deserte dei pittori moderni di Acilia-Malafede, e quelle dei grandi artisti filosofi e letterati dell’antica Grecia dell’Axa-Palocco , con il verde e le quiete ville signorili adagiate nel verde geometrico delle aiole , e i versi di Giulio Sordini , con i suoi baffi alla Ronald Colman, i suoi occhietti rid...

Recensione: il "Manzoni" di Gino Tellini

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'I classici' di A. di Biase Gino Tellini "Manzoni" Salerno editrice - 2007 pp. 376 Quella del Tellini - che insegna letteratura italiana a Firenze - è una biografia sul Manzoni estremamente dotta e quindi, va detto, non adatta ad una prima lettura sull'autore milanese. L'opera è invece interessante laddove si punti all'approfondimento, soprattutto per quanto riguarda il legame tra l'uomo e la sua opera. Dello scrittore si parla come di un uomo inquieto, credente ma senza eccessi, figlio illegittimo e nipote di Beccaria , balbuziente, non eccessivamente perspicace, sebbene coltissimo, e all'apparenza "quasi minchione". Il volume ripercorre per intero la storia dell'opera manzoniana, ma le parti più interessanti sono quelle che si soffermano sulla lunga gestazione del Romanzo, dal " Fermo e Lucia " alla Ventisettana , fino alla completa " risciacquatura in Arno " dello scritto, la quale fornirà non solo un nuovo cap...

Recensione: "La libertà interiore" di Marco Aurelio

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'I classici' di A. di Biase Marco Aurelio "La libertà interiore" Oscar Mondadori Pag. 118 Euro 7,00 Scelto una mattina d'agosto alla Libreria di Corso Buenos Aires a Milano, dove c'era anche lo sconto del 30% sugli acquisti, mi sono ritrovato in mano un libretto denso denso, quando ancora non sapevo il volume essere stato curato da uno dei più importanti uomini di cultura varesini, Silvio Raffo . Più di tutto ero stato attratto, non so perché, dall'immagine di copertina, che non ha tradito. Marco Aurelio (II secolo d.C.), uno dei pochi uomini della storia a saper davvero congiungere la vita del filosofo a quella di principe di uno dei più grandi imperi di tutti i tempi, ci ha lasciato - sono d'accordo con Raffo - quello che può essere considerato un modello per tutta la letteratura diaristico-aforistica successiva. Culturalmente figlio di uno stoico e di un grande retore dei suoi tempi, Marco Aurelio incanta per la serenità del...

Recensione: "Le poesie" di Manzoni

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'I classici' di A. di Biase Alessandro Manzoni "Le poesie" Editrice Salerno - 2005 - Pag. 416 La critica più recente all’opera di Alessandro Manzoni tende sempre più spesso a smarcare l’autore milanese dall’immagine di scrittore compassato e stantio, che è associata ad uno dei principali classici della nostra letteratura. Le Poesie di Manzoni presentate da Salerno Editrice (2005), in una edizione tascabile ma non per questo poco pregevole (anzi è ideale per un regalo non impegnativo, ma di pregio), non sono solo poesie in senso stretto: vi è infatti un po’ tutta l’opera in versi dello scrittore di Brusuglio, catalogata in buona parte secondo il suggerimento del medesimo, che aveva l’abitudine di riconoscere o disconoscere la propria produzione apportando la dicitura “rifiutata” in testa agli scritti non giudicati all’altezza. Naturalmente la critica postuma non ha potuto che considerare tutta la produzione manzoniana, ma è rimasta in uso una differenziazione tra le ...