28 settembre 2008

Letteratura: Manzoni Alessandro

Nota enciclopedica
Alessandro Manzoni (Milano 1785, 1873) è stato uno scrittore italiano tra i più significativi del XIX secolo. Figlio di Giulia e nipote di Cesare Beccaria, sembra accertato essere nato a seguito della relazione tra la madre ed il più giovane dei fratelli Verri, Giovanni, sebbene il piccolo abbia preso il nome del marito di Giulia, il conte Manzoni.

Compie i primi studi presso istituzioni ecclesiastiche, a Merate, Lugano e Milano, dove Manzoni ha modo di conoscere il classicista Vincenzo Monti, il quale lascerà un segno indelebile nella sua formazione intellettuale, tanto da essere considerato un maestro.
Su invito di Carlo Imbonati, il compagno della madre dal quale erediterà la villa di Brusuglio di Cormano (MI), Manzoni risiede a Parigi nel 1805-10 dove frequenta un ambiente di stampo essenzialmente illuminista-razionalista ed ha modo di stringere un solido e duraturo legame con lo scrittore francese Fauriel, legame testimoniato dalla fitta ed importante corrispondenza che i due ci hanno lasciato.

Dal 1810 torna a Milano dove, a seguito di un periodo di crisi spirituale, abbraccia la fede cattolica e sposa Enrichetta Blondel (1808), una ginevrina che abbandona anch’ella la fede calvinista.
Qui il Manzoni conduce una vita serena, allietata dalla nascita di numerosi figli e, nel decennio dal 1813 al 1823, esprime al massimo il proprio talento letterario con la stesura degli Inni sacri, le Odi civili, le tragedie ed il suo unico importante romanzo, “I Promessi Sposi”, sebbene l’edizione definitiva di quest’ultimo sia da datarsi al 1842, dopo il periodo passato da Manzoni a Firenze, al fine di risolvere le importati questioni linguistiche che erano sorte con la prima stesura del “Fermo e Lucia”.

La seconda parte dell’esistenza di Manzoni è segnata dai lutti: nel 1833 muore Enrichetta, nel ’34 la figlia Giulia, altre tre figlie muoiono tra il ’41 ed il ’50, nel ’61 la seconda moglie Teresa Borri e nel ’68 uno dei figli maschi.
Manzoni morirà invece nel 1873 per i traumi dovuti ad una caduta accidentale.

Testimonianze del tempo lo descrivono come un uomo riservato, ma gentile ed affabile, sebbene balbuziente. Fu convinto sostenitore della causa dell’indipendenza italiana.

Opere più significative di Alessandro Manzoni
-In morte di Carlo Imbonati (1809).
-Gli Inni Sacri (1812-1822).
-Il Conte di Carmagnola (1818-19).
-Osservazioni sulla morale cattolica (1819).
-Adelchi (1820-22).
-Il Cinque Maggio e Marzo 1821 (1821).
-I Promessi Sposi (1821-1842).
-Sul Romanticismo. Lettera al marchese Cesare D’Azeglio (1823).
-Dell’invenzione (1850).
-La Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859. Osservazioni comparative (1889, pubblicato postumo).
(A. di Biase)
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Fonti:
Manzoni (Gino Tellini, Salerno editore), Le Poesie (Salerno editore), Enciclopedia universale (ediz. Sole 24 ore), La letteratura italiana (Ediz. Corriere della Sera)
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