21 settembre 2008

Letteratura: Francesco De Sanctis

   Francesco De Sanctis (Morra Irpino, 1817 - Napoli, 1883) è stato uno dei principali esponenti della cultura italiana del XIX secolo: critico letterario, professore al Politecnico di Zurigo e poi a Napoli, ma anche uomo d’azione durante il Risorgimento, legato al movimento mazziniano e successivamente a Garibaldi.

De Sanctis iniziò a studiare a nove anni, avendo ottimi precettori, ma non risulta chiaro se abbia frequentato scuole regolari.
Il salto di qualità dal punto di vista intellettuale avviene probabilmente in carcere, dal ’50 al ‘53, dove era finito a seguito della attiva partecipazione all'insurrezione napoletana del ’48: qui il nostro legge e traduce Hegel, Rosenkranz e Goethe.
Alla successiva e breve esperienza di insegnamento a Torino appartengono invece quelle lezioni su Dante che lo hanno reso famoso e che verranno raccolte, assieme ad una parte del lavoro svolto a Zurigo, nel volume “Saggi critici” (1866). Al periodo zurighese è legata anche la frequentazione degli ambienti della sinistra hegeliana (Passerini) e di quelli più fortemente influenzati dal pensiero materialista; qui, leggendo Proudhon, Heine e Schopenhauer, De Sanctis sviluppa il concetto di 'forma', che lo allontanerà dai primi, avvicinandolo progressivamente ai secondi, fino a mutare anche il proprio orientamento politico.

Governatore di Avellino nel 1860 (nominato da Garibaldi), fu deputato e successivamente Ministro dell’Istruzione del Regno d’Italia. La sua attività intellettuale proseguì poi e sostanzialmente si concluse a Napoli, dove fondò con Settembrini il giornale “L’Italia” e lo diresse fino al 1865.

Nel 1871, come professore di letteratura comparata, pubblica la sua “Storia della letteratura italiana”, ancora oggi un baluardo della nostra critica. Il volume sulla “Letteratura italiana del XIX secolo” verrà invece pubblicato postumo nel 1897, a cura di Benedetto Croce: qui furono raccolti i suoi principali scritti critici su Parini, Foscolo, Manzoni, Mazzini e Leopardi.
(A. di Biase)

Fonti: Enciclopedia universale (Ed. Sole 24 ore); Storia della letteratura italiana (Ed. Corriere della Sera).
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