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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

BUONA FORTUNA, ITALIA! di Antonio Laurenzano

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BUONA  FORTUNA,  ITALIA!        di  Antonio  Laurenzano A un passo dal cielo? No, finanza pubblica a un passo dal precipizio dopo la bocciatura europea della manovra di bilancio per “debito eccessivo”. Volatilità dei mercati, spread al rialzo, investitori esteri in fuga, aste dei Btp deserte, risparmi a rischio. Un quadro finanziario reso ancor più pesante dalle previsioni economiche dell’Ocse: sviluppo in frenata, deficit in crescita. E l’ultimo rapporto di Bankitalia sulla stabilità finanziaria dell’Italia conferma le criticità di una legge di bilancio che, scontando anche gli errori del passato, lascia poco spazio a una reale politica espansiva. Allarme rosso! L’incertezza sull’orientamento delle scelte economiche con interventi di spesa non sostenibili, dettati da impulsi demagogici, ha determinato forti variazioni di rendimento dei titoli pubblici. “Un rialzo pronunciato e persistente dei rendimenti -avverte Bankitalia - ...

L’ITALIA ETERNA a cura di Angelo Ivan Leone

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L’ITALIA ETERNA  Una delle cose più belle della storia è che ti permette di poter individuare quelle che si possono chiamare e definire, senza ombra di dubbio, le “costanti storiche”, ossia quelle caratteristiche, siano esse eminentemente storiche o di altra natura, che tendono a ripetersi nel percorso inarrestabile della vicenda umana.  In Italia tutto questo si può ravvisare e individuare, a mio modestissimo parere, in alcuni punti salienti che tendono a verificarsi e ad auto avverarsi con ciclica frequenza e regolarità. 1) La perdita della memoria. Essa è una questione fondamentale in Italia perché viviamo in un Paese che ciclicamente commette gli stessi errori, proprio perché dotato di scarsa o nulla memoria storica. “Io vivo in un Paese che confonde” cantava Ivan Graziani, nella sua stupenda Cleo. Ogni tanto, infatti, l'Italia si dimentica, dove l'ha portata il "Cesare di Carnevale" come la cattivissima stampa francese definì, una volta, Mussolini. Per ...

New Art Works by Will Barras and Andrea Ravo Mattoni Galo Art Gallery – Via Saluzzo 11/g, Torino a cura di Marco Salvario

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New Art Works by Will Barras and Andrea Ravo Mattoni Galo Art Gallery – Via Saluzzo 11/g, Torino Marco Salvario La Galo Art Gallery apre i suoi spazi dal 2 novembre al 22 dicembre 2018 alle opere di due interessanti e diversissimi artisti della street art, l’inglese Will Barras e il varesino Andrea Ravo Mattoni. Will Barras Nato a Birmingham nel 1973, Barras è un artista popolare e ammirato in Inghilterra e non solo grazie ai molti interessanti progetti che ha portato avanti come illustratore e regista di animazione. Nei suoi quadri, realizzati con le tecniche tipiche della street art, riesce a regalare al pubblico la sensazione pulsante del movimento nello svanire e confondersi delle linee e delle forme. Sembra quasi che le opere a ogni sguardo evolvano e si ricreino, mentre i colori appaiano e scompaiano in un gioco di attrazioni e fughe. La figura umana non ha più dimensione e non è prigioniera del tempo e dell’attimo, ma è colta libera, nell’essenza del suo ...

FISCO, ARRIVA LA STANGATA (ma non la semplificazione)di Antonio Laurenzano

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                   FISCO, ARRIVA LA STANGATA (ma  non la semplificazione) d i  Antonio Laurenzano Per imprese e famiglie stangata in arrivo, il fisco batte cassa. Nuovo appuntamento in novembre con scadenze e adempimenti generati da un ordinamento tributario complesso, espressione di una legislazione elefantiaca, a volte schizofrenica. Una giungla fiscale! Entro la fine del mese, tra acconti di imposte (Irpef, Ires, Irap) e versamenti dell’Iva, delle ritenute Irpef e delle addizionali regionali e comunali, i contribuenti  saranno chiamati a “bonificare” al fisco oltre 57 miliardi di euro. In Italia il gettito tributario (imposte, tasse e tributi) assicura alle casse dell’ Erario circa 500 miliardi di euro l’anno, concentrati prevalentemente nelle scadenze di giugno-luglio e novembre-dicembre. Per le scadenze fiscali di novembre, la maglia nera per l’imposta più onerosa a carico di imprese e lavoratori autonomi è ...

IL MITO DELLA VITTORIA MUTILATA DI ANGELO IVAN LEONE

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IL MITO DELLA VITTORIA MUTILATA DI ANGELO IVAN LEONE Sono passati 100 anni ma certi miti sono duri a morire. L’Italia ottenne, dopo la fine della Grande Guerra, più di tutti i Paesi vincitori perché il suo nemico storico, ossia l’Austria, con il suo impero plurinazionale, era morta e seppellita e al suo posto erano nati una miriade di staterelli che non erano nemmeno lontanamente paragonabili alla minaccia di quello che fu l’impero Austroungarico. Il mito della vittoria mutilata si sviluppò in base al Patto di Londra che Tacito certamente avrebbe definito “pactum scelus” in cui all’Italia venivano promessi nell’ordine: 1)Il Trentino 2)L’Alto Adige o sud tirolo 3)Il Friuli 4)La Venezia Giulia 5)L’Istria 6)La Dalmazia. Di queste sei regioni l’Italia ottenne le prime 5 (dell’Istria non ebbe solo e soltanto Fiume) e non poté annettere al regno la sola Dalmazia. Basterebbe questo a far dire che la “vittoria mutilata” fu solo e soltanto un mito, ma non basta e allora...

GALANTE CI REGALA: “EMOZIONI ‘N BILICO” a cura di Vincenzo Capodiferro

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GALANTE CI REGALA: “EMOZIONI ‘N BILICO” Versi di alta umanità in una “silloge (quasi) amorosa” Gianfranco Galante, il cartolaio illuminato, poeta ed editore, ci regala questa volta “Emozioni ‘n bilico. Tra il sentire ed una lacrima, il confine e l’anima. In silloge (quasi) amorosa”, stampato in proprio, novembre 2018. Gianfranco Galante nasce a Varese nel 1964. Vive per un breve periodo in Sicilia, quella Sicilia che lascerà nel suo animo un profondo segno (e non dimentichiamo che la Sicilia è un triangolo e i triangoli anno le punte. Fanno male!), per poi tornare a Varese nel 1982. Già dall’adolescenza ha la passione dello scrivere: «Scrive di getto, riportando sensazioni del vissuto di ieri, ma anche scrivendo emozioni avvertite nel “sentire” del presente». Questa passione l’ha mantenuta nel tempo, nei lunghi anni del matrimonio e della carriera in cartoleria, che è diventata così un centro letterario e poetico. Il Prof. Giuseppe Gerbino, che Gianfranco sentitamente ringra...

Tempi cupi a cura di Angelo Ivan Leone

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                                                          “TEMPI CUPI” In tempi minori, a Principi minori, ministri minori” disse Imbriani tuonando il suo j’accuse con tutto l’orgoglio figlio della smisurata onestà della sua estrema sinistra (che era una cosa un tantinello diversa dalla sinistra attuale) guardando il banco del governo dove sedeva il “ministro della malavita” (Salvemini dixit) Giovanni Giolitti. Erano i tempi degli scandali dovuti a tutto un mondo di corruzione, solito eufemismo, scoperto sull’affaire della banca romana. Ci sono sempre delle banche di mezzo nei malaffari italiani. Era il 1892, sembra storia di ieri. Per concludere sulle denunce fatte da Imbriani, che sarebbe da studiare da cima a fondo con il suo immenso impegno e la sua morale adamantina, durante quegli anni c’è da ricordare il suo difendere uno “sta...

"L'infinita storia delle piccole cose" di Giuseppe Bianco

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Editoria, a novembre l'uscita del prossimo libro dell'autore caivanese Giuseppe Bianco Il testo s'intitola: "L'infinita storia delle piccole cose" di  Armando Brianese. L'autore Lo scrittore caivanese ha conseguito molti riconoscimenti letterari per i racconti premiati in vari concorsi nazionali. È già stato direttore editoriale di una casa editrice. Lungo il suo percorso letterario, ha pubblicato tre libri: "Lungo la strada del tempo" (Edizioni Spartaco, 2001), "Chiedilo all'amore" (Albus Edizioni, 2007) e "Figli di uno schizzo" (Homo Scrivens, 2017), che segna il ritorno dopo una lunga distrazione. Il libro A seguito di un lavoro lungo e meticoloso, l'autore  ha posto in essere la sua ultima opera: "Linfinita storia delle piccole cose" (L'Erudita, 2018),  la cui uscita è prevista per metà novembre. Il titolo è nato da un'attenta osservazione della realtà  e dall'...

PARATISSIMA 14 – Feeling different Marco Salvario

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PARATISSIMA 14 – Feeling different Marco Salvario Quattordicesimo anno di Paratissima a Torino e la manifestazione ha confermato come locazione la caserma La Marmora, sede sicuramente spaziosa e intrigante, purtroppo non sempre adattata alla destinazione artistica. Di questo limite sono testimonianza il primo e secondo piano, inaccessibili ai portatori di handicap e faticosi da raggiungere anche per i visitatori meno giovani. Tali spazi, ma sicuramente sono io troppo sospettoso e mal pensante, sono stati assegnati a quegli artisti non spalleggiati da galleristi e sponsor influenti, proprio quegli artisti che qualche anno fa erano la vera anima e la vita della manifestazione. Peccato, Paratissima sempre più è un competitore (commerciale) di Artissima e non un’alternativa artistica. Asciugate le lacrime per l’innocenza perduta in nome del vile denaro, non si può che apprezzare un’organizzazione sempre più efficiente e collaudata. La manifestazione si è svolta da merco...

L'Europa che non c'è a cura di Antonio Laurenzano

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L’ EUROPA  CHE  NON  C’ E’                                                                          di Antonio Laurenzano Forte appello lanciato da Massimo Cacciari al recente Forum organizzato a Milano dal Pd: “Ripensare radicalmente l’Unione, non possiamo difendere l’indifendibile”. Un appello a pochi mesi dalle elezioni europee di maggio, “quelle politicamente più importanti mai fatte”, per recuperare consenso attorno all’Unione e dare vita a una nuova governance europea capace di assorbire il diffuso antieuropeismo e allontanare i fantasmi di una sua disgregazione. E’ profonda la sfiducia dei cittadini europei nell...

I TEMI DI TEX a cura di Angelo Ivan Leone

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I TEMI DI TEX   I temi che ritornano più di frequente nella narrazione di Tex sono, oltre a quelli che vedono il nostro e i suoi pards impegnati in una lotta senza quartiere del bene contro il male, di cui Mefisto è solo uno dei campioni, molto spesso incentrati sulla lotta contro un ricco signore che spadroneggia in lungo e in largo nella più remota cittadina del West . In questo, vediamo molta somiglianza con la vicenda manzoniana di don Rodrigo e dei suoi bravi, anche se in Tex non c’è nessuna disposizione provvidenziale volta a sconfiggere i cattivi, bensì, molto più semplicemente e prosaicamente, il suono delle colt o, meglio ancora, dei winchester.  Negli oltre 600 numeri di Tex, un altro grande tema spesso presente nella narrazione è quello che vede combattere il nostro ranger affinché venga riconosciuta parità di diritti e dignità agli indiani, spesso vittime di soprusi razziali e angherie gratuite, di fronte ai quali l’animo del lettore, si spera, si ribelli ...