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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Partono 'e bastimenti - prima parte di Marcello de Santis

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PARTONO 'E BASTIMENTI Parte prima di marcello de santis partono 'e bastimenti per terre assai luntane, cantano a buordo so' napulitane . Siamo ai primi anni del 1900, e l'emigrazione degli italiani per le americhe era in pieno svolgimento; si andava a cercare fortuna. Erano giorni in cui la città di Napoli pulsava fin nel profondo delle vene, il porto pullulava di bagagli, pacchi e pacchetti, valigie e valigioni tenuti insieme da corde incrociate, sacchi e quant'altro, e donne con bambini in braccio, e uomini e anziani; con addosso i consunti vestiti di tutti i giorni; si preparano a lasciare il loro paese per un'ignota avventura. Il fenomeno dell'emigrazione, fino allora sconosciuto ai più, adesso anno 1919 è in pieno svolgimento; i bastimenti partono uno alla volta, più di uno ogni giorno; e allontanandosi dal porto le persone a bordo - gli occhi umidi per le lacrime - salutano con un fazzoletto in mano quei parenti meno fortunati (o più...

Paratissima 9- 2013 terza e ultima parte di Marco Salvario

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Paratissima 9 – 2013 Terza parte - SASUDEQU La denominazione SASUDEQU è formata dalle prime due lettere dei cognomi dei quattro artisti che si sono associati per presentare questo particolare progetto: Marcella Savino, Matteo Suffritti, Lele De Bonis e Gianluca Quaglia. Di due di essi ho già parlato in passato: di Lele De Bonis sia nel 2012 sia nel 2011, di Marcella Savino l’anno scorso. Si tratti di personaggi che hanno in comune l’ottimo marchio di fabbrica del gruppo creativo r-EVOLution, ovvero dell’associazione culturale “anonimartisti.it”. Se l’anno scorso lo spazio concesso a Paratissima agli artisti di questo gruppo era stato stranamente avaro e penalizzate, questa volta è stata fatta ammenda con un locale ampio che i SASUDEQU si sono divisi ipotizzando quattro locali distinti da muri ideali suggeriti da semplici linee tracciate a terra. L’impostazione ricorda gli ambienti astratti del film Dogville di Lars Von Trier: un’idea valida ed efficace, anche se gli ambienti...

Paratissima 9 - 2013 seconda parte di Marco Salvario

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Paratissima 9 – 2013 Seconda parte - Presentazione di altri artisti. Bruno Roberto Devo premettere con imbarazzo, che le opere di questo sorprendente creatore appartengono a una tipologia che non mi ha mai convinto e su cui normalmente non mi soffermo mai per una mia convinta diffidenza sui materiali che utilizza e sui risultati disomogenei che questi possono offrire e che solitamente offrono. Tuttavia ho ritenuto di dovere fare un’eccezione in questo caso perché davanti alle opere di Bruno Roberto (o Roberto Bruno?) mi sono proprio dovuto fermare per un’analisi. Il nostro artista ha molti messaggi da lanciare e agisce con chiarezza e pulizia, utilizzando strumenti che della chiarezza e della pulizia non sono amici, e colpisce il pubblico dritto in mezzo agli occhi. Sa essere testimone del nostro tempo e, forse, del tempo che deve ancora venire. Se arriverà! Per il momento vinciamo le diffidenze e guardiamo intorno a noi con lo sguardo profetico di questa “Avanguar...

Gli ultimi di Miriam Ballerini

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GLI ULTIMI Scrivo romanzi, rivolgendo un occhio attento alle fasce di persone emarginate. Nonostante appartenga all’animo umano la condivisione, la partecipazione e la solidarietà, spesso mi rendo conto che sono solo parole. Belle parole, che per molti non hanno alcun significato, anzi, sono sillabe unite fra loro addosso alle quali irridere. Ecco perché continuo a battere gli stessi tasti: perché ci sono persone che ancora hanno bisogno di credere che ci sia qualcuno  che porti avanti i loro valori, che li  condivida e che sappia farsi portavoce di questi. Con tutta la mia debolezza di essere umano, la mia imperfezione e la sofferenza che certe situazioni mi creano. Eppure la mia voglia di gridare ancora non si esaurisce. Scrivo e con la fantasia posso arrivare a inventare milioni di storie, eppure è sempre la realtà quella che mi pone davanti alla faccia i scenari più crudeli, utili, perché strumento di analisi interiore e, quindi, fonte per questi articoli. ...

Paratissima 9 - 2013 prima parte - di Marco Salvario

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Paratissima 9 – 2013 di Marco Salvario                          Prima parte L’edizione del 2013 non è stata una Paratissima da record per numero di artisti e di opere, nondimeno la manifestazione ha dimostrato di avere raggiunto maturità e consapevolezza. Sogna meno ma pensa in grande, non si basa più sull’improvvisazione e offre al visitatore qualità e coerenza, strizzando l’occhio anche fuori dall’orizzonte italiano. Diventare grandi e invecchiare vuol dire perdere (tradire?) lo spirito ribelle e provocatorio del passato e questo è un peccato, ma nessuno rimane Peter Pan in eterno. Paratissima ha fissato la sua sede anche per quest’anno al MOI, ex Villaggio Olimpico e ancora più ex Mercato Ortofruttifero di Torino: la ripulitura dei bei locali che hanno ospitato parte della logistica di Torino 2006, insozzati oltre ogni dire da un anno di abbandono e dalla stupidità umana, è stata un’opera epica e coraggiosa p...

Claudio Baglioni: un uomo e un artista

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CLAUDIO BAGLIONI: UN UOMO E UN ARTISTA Quest’anno, per la seconda volta, ho assistito al concerto di Claudio Baglioni al teatro degli Arcimboldi di Milano. Ho sempre apprezzato la sua musica e, soprattutto, i suoi testi. Parole mature che tanto hanno da insegnare a un orecchio attento. Negli anni ho assistito alla sua crescita interiore, umana, artistica. Cosa ci si aspetta da un artista? Che sia bravo? Bello? Simpatico? Secondo me, una delle cose essenziali che fanno di un cantante qualsiasi un mito è: la coerenza. Baglioni, ciò che canta lo mette anche in atto. E, durante i suoi spettacoli, non c’è solo musica e canto; ma ci sono tanti istanti di vita regalati e condivisi. Parla di episodi della sua infanzia, dei suoi inizi, dei suoi esordi e della sua fortunata carriera. Lo fa con umanità e semplicità, annullando le distanze che si creano fra il palcoscenico e la gente comune. Ha sempre avuto un occhio di riguardo per gli ultimi e, ancora, nel suo ultimo alb...

L'esorcista di William Peter Blatty

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L’ESORCISTA                                             di William Peter Blatty © Oscar Mondadori – oscar varia – 1971 ISBN 88-04-50580-X  Pag. 330 € 7,80 Molti di voi conosceranno senz’altro di più la versione cinematografica che non quella scritta, di questo capolavoro della letteratura horror . Il diavolo, il nostro grande nemico, qui viene rappresentato in un modo spaventoso, soprattutto perché ci appare attraverso una bambina, colei che dovrebbe essere considerata un simbolo di innocenza. La storia credo sia risaputa ai più: Regan, dodici anni, figlia di un’attrice, comincia a presentare degli strani comportamenti. La madre, preoccupata, comincia a portarla da vari medici. Si escludono dapprima le cause neurologiche, assunte dapprima quale causa dello sbattimento del letto con sopra la bambina. Poi, quelle psichiatriche, perché sembra che Reg...

L'europa che non c'è di Antonio Laurenzano

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L’EUROPA  CHE  NON  C’E' Dalla crisi economica a quella sociale  di Antonio Laurenzano Consegnato alla storia il 2013: l’anno horribilis del blackout fra debiti sovrani e sistema bancario. L’anno della crisi economica e delle turbolenze finanziarie generate dalla  speculazione dei mercati in quei Paesi dell’Eurozona in forte ritardo sulle riforme strutturali. Una crisi che ha messo a nudo le criticità del sistema monetario europeo privo di una politica economica, fiscale e di bilancio ancora di competenza degli Stati membri che non vogliono cedere a un’autorità sovranazionale la loro sovranità. Alla base, una moneta unica orfana di un’Unione politica con un’azione di governo autonoma rispetto ai singoli Stati.  E provvidenziale è stato lo scudo anti-spread offerto dalla Banca centrale europea che, forzando un po’ i dogmi dell’ortodossia germanica, ha di fatto allontanato il rischio di un rovinoso default monetario. Ma particolarmente “aggressive” ...