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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

FUTURISTI E VERSI MALTUSIANI di marcello de santis

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FUTURISTI E VERSI MALTUSIANI di marcello de santis Nei primi anni del novecento, scese in Italia dalla Francia  Filippo Tommaso Marinetti , che venne a portare e a propagandare il Futurismo, che poi si allargò a macchia d'olio fino a giungere anche nella lontana Russia, (Majakovski e altri). Filippo Tommaso Marinetti Tra le tante novità pazze e innovative in poesia che portò la nuova visione della letteratura, introdotte, grazie all'intento - sbandierato in serate futuriste in varie città d'Italia - di distruggere la letteratura tradizionale ormai vecchia e decrepita, venne di moda anche scrivere dei versi (quartine in ottonari, per lo più) con l'ultima parola tronca.  Il 5 febbraio 1909 dunque, Marinetti, scrisse il testo del Manifesto del Futurismo; e lo pubblicò a Parigi nell'anno 1909, il 20 di febbraio. su Le Figaro. la prima pagina di Le Figaro che riportava il Manifesto del Partito Futurista Idee innovative che cominciavano con il primo articolo ...

Paratissima 2014 di Marco Salvario - seconda e ultima parte

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 PARATISSIMA 2014 - SECONDA PARTE Albino Caramazza Un dolce piacere ritrovare e “assaporare” le opere di Albino Caramazza realizzate con collage di bustine di zucchero: miracoli di pazienza e abilità, d’intuizione e capacità di scomposizione e ricomposizione. Un artista sessantenne che sa offrire una produzione briosa e sapiente, affrontando e vincendo la sfida apparentemente impossibile di tradurre, con un materiale apparentemente limitante e inadatto, opere come il “Cristo morto” del Mantegna senza cadere né nella caricatura né nella pura riproduzione. Maria Ritorto Quest’artista, presente fedelmente a molte delle edizioni di Paratissima con un ben curato spazio espositivo, dimostra la capacità di affrontare e vincere sfide con materiali ostili e scorbutici. Le sue opere si caratterizzano per l’agile verticalismo, per l’elastica armonia, per l’elegante fluidità: sono di legno (radice di erica, albicocco) e sembrano di fuo...

ADDIO MANGO. CI MANCHI! di Vincenzo Capodiferro

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ADDIO MANGO. CI MANCHI! È venuto a mancare improvvisamente il nostro Mango: una voce che grida ne deserto. Mango è nome di frutti esotici. E quanto di esotico vi è nella sua musica, nelle sue parole, dolci e penetranti. Lagonegro piange il suo eroe. Era cresciuto in questa terra, figlio delle soglie del Tirreno Mare. È stata un crocevia di culture diverse e albori diversi. Dal Monte di Sirino al mare, al seno di Maratea, fino al Golfo di Sapri, quella fatidica Sapri, ove la spigolatrice guardava i suoi trecento eroi morire, guidati da Pisacane, come Leonida, declina una costa irregolare ed ispida. Dal Fortino era passato Garibaldi. Garibaldi riuscì nella sua impresa dei Mille, ma Pisacane no: non ebbe l’appoggio degli inglesi. Anche Leonida, con Trecento spartani si sacrifica per salvare la Grecia. Dei morti alle Termopili gloriosa è la memoria e la tomba un’ara. Ma gli eroi di Pisacane non hanno un’ara, sono stati trucidati. Il loro sangue è schizzato sulle bionde messi...

TOMMASO BIFOLCO, SCRITTORE E POETA di Vincenzo Capodiferro

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TOMMASO BIFOLCO, SCRITTORE E POETA Penna promettente, ironica e maestosa Tommaso Bifolco è nato a Potenza nel 1992. Frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università della città locale. Ha già pubblicato “Il silenzio della Tempesta”, una raccolta di poesie, nel 2012, e “Polvere di Farfalle”, una raccolta di aforismi nel 2013. Sta lavorando ad altre raccolte ed ad un romanzo. È stato inserito in diverse antologie, tra cui “Impronte” nel 2013 e “Poeti contemporanei” nel 2014. Come dice egli stesso «Il poeta è un fiore appassito, ma pur sempre un fiore». E la poesia diviene «dolce luce soffusa, che nel silenzio abbaglia il sole» (p.1). la poesia stessa è illuminazione originaria. Ci viene in mente Ungaretti, col suo: M’illumino d’immenso . La poesia è una luce che rifulge nelle tenebre, ma la luce deve risplendere dentro di noi e non fuori di noi. La lanterna dell’anima è l’occhio, se l’occhio è buono vede bene, se non è buono vedrà torbido. «Un povero poet...

Paratissima 10 – di Marco Salvario - prima parte

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Paratissima 10 – di Marco Salvario Ogni anno l’organizzazione di Paratissima deve lottare con le unghie e con i denti per trovare i suoi spazi, combattendo contro la burocrazia e contro i problemi economici. Quest’anno ha dovuto affrontare spese di decine di migliaia di euro per recuperare strutture devastate dall’impunita barbarie che ormai comanda a Torino. Tra il MOI al Lingotto, utilizzato negli ultimi anni, e il Palazzo di Torino Esposizioni al Valentino, la scelta è caduta su quest’ultimo solo perché lì i lavori di ripristino erano meno onerosi. Peccato! Paratissima aveva fatto una sua bandiera della capacità di individuare e recuperare spazi espositivi nuovi, mentre l’utilizzo della struttura di Palazzo Esposizione è un percorrere strade già tracciate da altri e perdere parte della propria diversità: auguriamoci non siano i tasselli di un’omologazione di fatto, la perdita delle peculiarità che erano il suo marchio distintivo. Questo non toglie che l’ambiente,...

PATRIZIA MONACÒ. ARTISTA INFINITA… di Vincenzo Capodiferro

Red and orange- tecnica mista su tela cm 50x70. 2007 Patrizia Monacò PATRIZIA MONACÒ. ARTISTA INFINITA… Patrizia Monacò, pittrice e poetessa, è nata a Cosenza nel 1964, vive a Potenza. A soli otto anni già ha vinto il "Microfono d'Argento", messo in palio dalla Rai, sul tema "A mio padre". A quindici anni diviene allieva di bottega del maestro Donato Pace di Avigliano e frequenta il suo studio per alcuni anni. E poi dal 1982 fino ai nostri giorni inizia una scalata di mostre e di premi, in che denota un talento veramente grandioso. Come è difficile spaziare dalla poesia alla pittura, le quali, come diceva Lessing, sono forme di arte così eterogenee. Patrizia è un’artista completa, perché l’arte, nel suo più recondito senso è poesia, e poesia, è - da poiesis - creazione. Nell’arte ci avviciniamo sempre di più alla creazione, a quello spirito creativo che il Creatore stesso ha immesso dentro di noi fin dalla nascita. Ecco perché gli antichi dicevano: “poeta nasci...

IL PAPA A STRASBURGO : “EUROPA SENZ’ANIMA!” di Antonio Laurenzano

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                                                    IL PAPA A STRASBURGO : “EUROPA  SENZ’ANIMA!”   Azzerare vincoli e tecnicismi burocratici per sconfiggere ogni egoismo - La centralità dell’Uomo e della sua dignità - Il ruolo sociale del lavoro - La solitudine dei più deboli -                                              di Antonio Laurenzano “No all’Europa dei consumismi esasperati e dei tecnicismi burocratici!”. E’ il monito  che  Papa Francesco, invocando il coraggio della solidarietà, ha...