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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Riflessione: la persona nella Bibbia

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Poche note di riflessione sul cuore   Scrive P. Beauchamp, «Nella Bibbia non troviamo un vocabolo che sia equivalente alla nozione di Persona», in L’idea di Persona a cura di V. Melchiorre, Pubblicazioni dell’Università Cattolica, Milano 1996, p. 33. Pero vi è forte l’idea dell’eletto, e questo rimanda all’ unico . L’insieme degli eletti costituisce il popolo eletto. Un esempio di questa unicità dell’uomo dinnanzi a Dio è data dal Salmo 91: [1] Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, [2] dì al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza,   mio Dio, in cui confido". [3] Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. [4] Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. [5] La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, [6] la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a me...

Gli intellettuali e la prosa in età comunale

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Monumento a Cangrande della Scala - Fonte Wikipedia Piccolo viaggio nella letteratura italiana   E' più facile scrivere sulla prosa del Duecento e del primo Trecento italiano se ci si sforza di comprendere, almeno schematicamente, quale tipologia di intellettuali operarono nell'età comunale, cioè in quel periodo della storia d'Italia che inizia simbolicamente con la battaglia di Legnano del 1176, quando i comuni della Lega lombarda sconfissero il Barbarossa, e si conclude nella seconda metà del XIV secolo con il lento ma progressivo e definitivo affermarsi delle signorie. Il Duecento è dunque anche il secolo dei comuni autonomi e del decentramento politico, che non mancherà di condizionare fortemente la produzione letteraria; è il secolo nel quale emerge la 'ragione' (cioè la contabilità) sia come strumento operativo sia come misura della ricchezza della nuova classe mercantile, la quale vorrà poi emanciparsi anche sul piano politico e culturale, e...

Anticipazione: ad ottobre "Misure morbide", Mimmo Iacopino alla Galleria Melesi di Lecco

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Con Misure Morbide , Mimmo Iacopino (Milano, 29 ottobre 1962) propone una trentina di lavori inediti, proposti per la prima volta in mostra. Artista conosciuto per la raffinata qualità dell’utilizzo di differenti materiali, Iacopino si è avventato su una tavolozza fatta di fili mouliné in cotone, strisce di velluto, di raso, metri da sarto, da banco, senza rinunciare alla pittura. Attraverso il sottile gioco di incastri ed eleganti stratificazioni di masse colorate, da vita a una infinita produzione di complessi reticoli. “Trama orditi” in una composizione che diviene con l’atto stesso del fare. La trama cambia, i fili si intrecciano, si intersecano, vengono ricomposti, metabolizzati e, solo dopo numerosi passaggi, l’opera può dirsi compiuta. Decontestualizzati dal loro abituale campo d’esistenza i materiali, diventano corpi morditi e lucenti che disegnano profondità, proporzione ed equilibrio compositivo. Con uno spiccato rigore “estetico” ereditato da un passato come foto...

Economia: fare impresa per il rilancio del paese

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Le scelte (obbligate) della politica : lavoro e fisco di Antonio Laurenzano Allarmanti i dati diffusi nei giorni scorsi dal Centro Studi di Confindustria: nel manifatturiero il numero di occupati è sceso di circa il 10% e “le imprese italiane saranno probabilmente costrette a tagliare ulteriori posti di lavoro nei prossimi mesi”. Dall’inizio della crisi persi 539 mila posti! Una situazione di grande criticità all’interno della quale si colloca il dato sulla disoccupazione giovanile che ha raggiunto in Italia un tasso del 42% sull’aggregato degli occupati, con un significativo aumento nel primo trimestre dell’anno di quasi 6 punti percentuali sul corrispondente del 2012. Il nostro Paese vive da tempo un’emergenza economica con preoccupanti segnali di tensione sociale. Sul tappeto tanti problemi che si vanno sempre più aggravando, dal prelievo fiscale divenuto insostenibile alla drastica riduzione dei flussi creditizi delle...

Libri: "Joyland" di Stephen King

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© Sperling & Kupfer 2013 ISBN 978-88-200-5427-4   86-I-13 Pag. 352   € 16,91 King non smette mai di stupire. Per questo suo nuovo lavoro ha scelto un parco giochi e, nonostante ci sia all’interno una sorta di giallo da risolvere, quello che prevale non è l’orrore degli omicidi, né la suspense. Ciò che troviamo è una dolcezza nei modi, sia nello scrivere che nelle qualità dei vari personaggi. La delicatezza dell’amore, del primo amore, delle prime delusioni. La passione per la prima volta di un giovane; i nuovi amori, l’amicizia. Protagonista un giovane universitario, Devin. Per l’estate trova lavora presso il parco di divertimenti di Joyland, non una Gardaland dei nostri tempi, il libro è ambientato nel 1973; ma semplici giostre: la ruota panoramica, le tazze, i cavallini, la maga che legge la sfera, il tiro a segno e, ovviamente, il castello dell’orrore. Si vocifera che lì dentro sia stata ...

Campionato italiano juniores di ciclismo ad Appiano Gentile (CO)

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  Domenica 23 giugno 2013 Appiano Gentile, famosa per la squadra di calcio Inter, si è riempita di tifosi del ciclismo. Si è disputato il campionato italiano juniores sulle strade cittadine, con arrivo in Piazza Libertà. Organizzata dal Pedale Appianese, una giornata che ha visto le vie riempirsi di ciclisti accaldati, ma tenaci nei 103 km di gara, suddivisi in 3 circuiti lunghi e 6 brevi. Presenti club comaschi che hanno fatto squadra col nostrano Pedale Appianese, per organizzare al meglio la gara. Al termine della gara la volata finale di due concorrenti, mentre i protagonisti più attesi alla vigilia, pare non abbiano lasciato il segno. Ecco l’ordine di arrivo: 1° Matteo Trippi di Bessi Calenzano, Toscana. Km 136.200 in 3h 11’04’’ media 42.770 2° Luca Raggio di Casano, Liguria. 3° Giacomo Garavaglia di Busto Garolfo, Lombardia.   © Miriam Ballerini  

La peste del Trecento

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Immaginario di un virus letale   -    La peste! La peste! Urlano uomini e donne, pazzi di terrore. La paura è dipinta sui volti delle popolazioni del Trecento. L a   peste fa orribile strage e rovina. Più avanza, più le notizie si susseguono ininterrotte e sempre più lugubri e impressionanti. Ogni passeggero può essere un untore, o un apportatore del terribile morbo. Le città sono deserte, chiudono le loro porte. Le saracinesche dei castelli sono abbassate. La gente fugge verso le montagne per sottrarsi al miasma. Tutti fuggono: è uno spettacolo di desolazione. Chi assiste i poveri appestati? Tutti fuggono perché hanno la certezza di essere colti dal morbo crudele, solo avvicinandosi ad un ammalato. Per questo gli appestati vengono ammucchiati per strada, vivi e morti, o negli ospedali o si lasciano nelle case soli ed abbandonati. Si dimenticano anche i parenti e gli amici. Fuggire! Fuggire! La peste infuria. La peste bubbonica! La peste nera! È tanti...

Lo psichiatra Borgna: l'ergastolo è come uccidere. Senza speranza l'uomo muore

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            di Michele Brambilla “ La Stampa”   L’ultima cosa che dice, uscendo dal suo appartamento che si affaccia su uno dei più bei baluardi di Novara, è “possiamo sempre cambiare”. Una sorta di atto di fede nell’uomo. Eugenio Borgna, uno dei padri della psichiatria italiana, non è fra chi crede che siamo solo un insieme di cellule destinate a seguire un programma nel quale non c’è spazio per la libertà. Non crede quindi neppure, come tanti sembrano pensare, che delinquenti si nasce e si muore, senza possibilità di rimorso e redenzione.   Proprio “la speranza” è uno dei suoi temi ricorrenti. Provo a sintetizzare, sperando di non banalizzare: la sofferenza può essere feconda, può portarci a riflettere e a migliorare; ma l’importante è che la solitudine non diventi isolamento, e che il dolore non diventi disperazione. Sono, l’isolamento e la...

Intervista all'economista Alberto Quadrio Curzio sulla crisi in Europa

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                                          La politica economica dell’Ue: rigore e recessione- Le speculazioni dei mercati- La road map per il futuro dell’Italia : fisco, investimenti, occupazione- Uscire dall’euro?: ”un prezzo altissimo!” di   Antonio Laurenzano L’Europa, questa Europa non fa più sognare! Il “modello europeo” è da tempo avvolto in una fitta cortina di incertezze e contraddizioni. Un modello che alimenta inquietudini, crea insicurezze. Alle radici del disagio c’è l’impotenza della politica economica dell’Unione, la mancanza cioè di una reale governance economica   e   monetaria. Ne parliamo con l’economista Alberto Quadrio Curzio, Professore emerito di Economia politica all’Università Cattolica di Milano,   editorialista de Il Sole 24 Ore. -L’attual...