GUITAR GODDESS ARE BACK! a cura di Claudio Giuffrida
GUITAR GODDESS ARE BACK!
Ritornano le female guitar heroes con ottimi dischi per questo 2025, ecco 4 stars della chitarra elettrica e una della chitarra acustica. Rimangono fuori la giovanissima Grace Bowers che ha pubblicato il suo ottimo disco (Wine on Venus) lo scorso anno e altre chitarriste valenti come Jackie Venson e Molly Miller, mentre per tutte le promesse dell’heavy metal (per chi piace il genere!) si è visto emergere virtuose come Nina Strauss, Helena Kotina e Sophie Lloyd, nel panorama italiano è rilevante la figura di Federica Fade Mapelli che pur non avendo inciso ancora un suo disco merita attenzione e apprezzamenti.
Quello che hanno invece in comune queste super chitarriste elettriche sono una notevole dose di grinta, energia da vendere e talento impressionante in un mondo musicale super affollato. Hanno inoltre una vocalità straordinaria che le rende ben riconoscibili, quindi non aspettatevi esclusivamente assoli vorticosi e impressionanti velocità ma anche un notevole gusto compositivo, ottime sonorità e interpretazioni intense.
1 -JOANNE SHAW TAYLOR – BLACK & GOLD – UK
La chitarrista nata nel Regno Unito (Wednesbury, febbraio 1985) è straordinariamente prolifica arrivando quest’anno al decimo album in studio, il suo songwriting esprime sempre meglio il fascino per un blues-rock grintoso e scandito dalla sua voce affascinante con la sua collaudata passione e un pizzico di appeal radiofonico.
Joanne Shaw Taylor sa bilanciare blues, rock e naviga in questo delicato equilibrio con notevole abilità, con un mix di delicatezza e di attitudine al blues aggressivo dimostrando tutta la sua maestria nel costruire il suo particolare sound carico di profondità emotiva.
Nel disco sa mescolare il tocco chitarristico soul con la voce potente attraverso influenze che vanno dall'Americana al pop, sono presenti brani stellari a partire da Hell of a Good Time con un riff frizzante e propulsivo come ci si aspetterebbe da un brano con quel titolo a What Are You Gonna Do Now e Love Lives Here.
What are you wanna do now
https://youtu.be/tc5WYB5-mF0?si=GocKjZnylputvThp
2-ALLY VENABLE-MONEY & POWER – USA
Ally Venable torna sulla scena con il suo sesto album in studio registrato a Nashville, la cantante, cantautrice e chitarrista dalla grintosa anima texana dimostra senza ombra di dubbio di essere una nuova forza emergente nel mondo del Blues Rock. Il timbro della sua Les Paul è selvaggio, grezzo e preciso, e la sua voce è più potente che mai, consolida il suo status di musicista fondendo un feroce lavoro di chitarra con messaggi di forza e resilienza, soprattutto per le donne in un genere storicamente dominato dagli uomini.
Trova un tocco soul in Maybe Some Day e un vero e proprio rock trascinante nella title track
Money & Power, scritta interamente da Venable, presenta nonostante una distorsione potente un suono pulito della chitarra e una voce che si adatta perfettamente alla sua tonalità e alla sua estensione. Il brano si muove come un treno che acquista velocità e potenza mentre procede a tutto gas.
Nel brano Unbreakable, unisce le forze con la formidabile Shemekia Copeland per una vigorosa dichiarazione blues-rock di perseveranza e grinta.
Do You Cry: elegante e triste, questo brano ribolle di tensione, Venable qui scambia il fuoco con la finezza, mostrando il suo controllo sia vocalmente che strumentalmente.
Do you cry
https://youtu.be/xDlNHuDbnFM?si=-C5ZaEwwLizE5xjx
3- LARKING POE – BLOOM -USA
i Larkin Poe continuano a costruirsi una reputazione di band divertente e coinvolgente. il nome viene da un trisavolo discendente del poeta Edgar Allan Poe, è composto dalle talentuose sorelle americane Rebecca (30 gennaio 1991) e Megan (12 maggio 1989) Lovell, gruppo roots rock e blues fondato ad Atlanta in Georgia e attualmente stabilitosi a Nashville.
Bloom è il loro album d quest’anno, una potente testimonianza della loro crescita e autenticità artistica, mescolando la grinta del Sud con Blues, Rock e Americana. Va evidenziata la narrazione introspettiva, il potente lavoro di chitarra e la perfetta integrazione delle voci di Rebecca e Megan Lovell. Megan con la sua caratteristica lap steel ha suonato lo stesso strumento da quando ha iniziato: è una lap steel Rickenbacker degli anni '40, mentre Rebecca suona principalmente una Fender Jazzmaster.
L'album è profondamente radicato nella loro educazione e nelle influenze del Sud.
Le Lovell sono supportate da una band stellare: Tarka Layman al basso elettrico, Caleb Crosby alla batteria, Tyler Bryant alle chitarre di accompagnamento e al basso, Michael Webb all'organo B3 ed Elenor Denig agli archi.
Il primo grande fuoricampo dell'album è Bluephoria, che si apre con un riff dal suono ritmico e intenso, tipico del rock e del metal. In pratica, si riferisce ad un suono di chitarra "a singhiozzo" o "a sbuffo", creato con riff potenti e rapidi, specialmente usando il palm muting ed è caratterizzato da una struttura di chiamata e risposta in stile anni '70.
Altro brano perfetto è If God Is a Woman, che è allo stesso tempo tosto, inquietante e sexy, quasi heavy metal, il brano utilizza motivi religiosi per dargli un senso di grandiosità.
https://youtu.be/4fiwE2UB4SU?si=fm0kbzRYwIR2NNCj
4-SAMANTHA FISH – PAPER DOLL – USA
Musicista nata e cresciuta a Kansas City, che storicamente è una città blues/jazz si trova a metà strada tra un’appassionata di rock ‘n’ roll e un’amante del blues. Samantha Fish e’ certamente un elemento di forza del blues rock moderno, si è ritagliata un posto tra le chitarriste più dinamiche della sua generazione con un repertorio che spazia dal blues più grintoso e ritmato alle radici americane.
Il nuovo disco Paper Doll è stato registrato in un paio di studi (Savannah Studios, Los Angeles e The Orb, Austin) offre nove tracce di performance blues, rock e soul sorrette da passione ed emozione nell'inconfondibile stile di Samantha Fish. Questo album la mostra all'apice della sua potenza creativa: cruda, audace e assolutamente accattivante, ma per capire veramente Samantha Fish bisogna vederla dal vivo, è lì che le canzoni prendono fuoco.
La title track Paper Doll parla di sfida ad una società che ha un modo di imporre ruoli rigidi alle donne, parla di definire chi sei per te stesso, un brano malinconico, ma con un ritmo incalzante.
Can Ya Handle The Heat? alza la temperatura con un groove sinuoso, ricco di riff e con un assolo di pregio.
Rusty Razor è un brano giocoso, che si spinge verso il territorio del pop rock con un'energia contagiosa.
Sweet Southern Sounds si apre con caldi toni d'organo e si sviluppa lentamente, costruendo gradualmente un climax frenetico, a tratti si orienta più verso il soul pop che verso il blues, ma l'incalzante lavoro solista lo mantiene ancorato alle radici blues-rock di Samantha.
Sweet Southern Sounds
https://youtu.be/3rhUFAdfEjA?si=AulDfCwF7k3l2BrH
5-KAKI KING – SEI – USA
Katherine Elizabeth King, alias Kaki King, presenta i suoi virtuosismi chitarristici attraverso un repertorio di brani strumentali post-rock acustici eseguiti con la tecnica del tapping, che la giovane musicista sa eseguire con grande velocità e maestria. Negli anni universitari per mantenersi gli studi, inizia a suonare in strada e in metropolitana, attirando l’attenzione dei passanti, nel 2003 pubblica il suo primo album “Everybody Loves You”, nel film August Rush, del 2007 (tradotto in italiano La musica nel cuore) un ragazzino suona una canzone in mezzo ai grattacieli: il brano è Ritual Dance, composto da Michael Hedges ma è lei che lo suona.
La sua chitarra è una Adamas (oggi ne esiste una Signature Model, un modello firmato proprio da lei).
Anche Tamar Eisenman è un'acclamata chitarrista, cantautrice e compositrice che ha pubblicato sette album in studio ufficiali e ha ricevuto una nomination agli Emmy per la migliore colonna sonora originale in Israele per il documentario "The CGS".
La cantautrice Tamar Eisenman porta sul palco una grande energia fondendo elementi di blues, rock e folk, nell'ottobre 2005 Tamar ha pubblicato il suo album di debutto "5 feet 4".
Negli ultimi 10 anni l'artista di Brooklyn ha pubblicato sei album straordinariamente diversi e particolari,il suo modo di suonare la chitarra è stato descritto come ipnotico e intricato, con ritmi e melodie complesse che spingono i confini di ciò che è possibile fare con lo strumento. Originalissimo il connubbio tra queste due chitarriste e i brani più spettacolari di questo disco sono Blue, Canon, Whiskey & Horses e sono la colonna sonora allo spettacolo teatrale di Kaki King/Tamar Eisenman intitolato appunto SEI. Lo spettacolo presenta 18 chitarre e Kaki/Tamar che coreografano i loro movimenti insieme alla musica e agli strumenti, una performance dal vivo, dove le due super chitarriste coordinano i loro corpi attorno agli strumenti strategicamente posizionati sul palco con una danza musicale che permette movimento e spazio per gli arrangiamenti delle melodie di chitarra acustica. "Una danza musicale coreografata"in cui i chitarristi diventano danzatori, coordinando tutti i loro corpi per eseguire i rigori della coreografia e della composizione come si può appunto apprezzare qui nel video del brano Blue.
https://youtu.be/mRfoUJyzJbs?si=8zF1Z0EUowlGwaow
https://freezonemagazine.com/articoli/guitar-goddess-are-back/
© Claudio Giuffrida

Commenti
Posta un commento
I commenti sono moderati e controllati quotidianamente.
Tutte le opinioni sono benvenute. E' gradita la pacatezza.