DICHIARAZIONE DEI REDDITI AL VIA di Antonio Laurenzano
DICHIARAZIONE DEI REDDITI AL VIA
di Antonio Laurenzano
Parte la stagione fiscale delle dichiarazioni dei redditi. Una maratona delle tasse che interessa 40 milioni di italiani. Sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, terminata la fase di consultazione e verifica dei dati precaricati dall’Amministrazione finanziaria, da giovedi 15 maggio, le dichiarazioni dei redditi precompilate, modello 730 o Redditi PF (Persone fisiche), possono essere ufficialmente inviate all’Agenzia direttamente dal contribuente o da un suo delegato. Secondo le previsioni, il 62% provvederà all’invio in autonomia, direttamente on line. Prima dell’invio, è possibile modificare o integrare i dati già presenti nel modello che l’Agenzia ha predisposto incrociando i dati presenti nella banca dati dell’Anagrafe tributaria con quelli ottenuti da banche, assicurazioni e dagli operatori tenuti all’invio attraverso il sistema della tessera sanitaria. Sono circa 1 miliardo e 300 milioni le informazioni utilizzate per la precompilata 2025. Le spese sanitarie si confermano in testa alla classifica con oltre 1 miliardo di documenti fiscali. Seguono i premi assicurativi (più di 98 milioni di dati), le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (quasi 75 milioni) e i bonifici per ristrutturazioni (oltre 10 milioni).
Dal 30 aprile scorso, quando i modelli sono stati resi disponibili “in solo lettura”, si sono registrati circa 4.500.000 accessi all’applicativo, un risultato che supera di circa il 25% quello registrato lo scorso anno, a conferma del crescente “indice di gradimento fiscale” da parte dei contribuenti. Per chi può presentare il 730 è attiva anche quest’anno la modalità di compilazione semplificata, un’interfaccia semplice che guida l’utente alla visualizzazione e alle eventuali modifiche, senza dover conoscere quadri e righi.
C’è tempo fino al 30 settembre per inviare il modello 730 e fino al 31 ottobre per Redditi PF. Ci saranno però solo pochi giorni per l’invio della dichiarazione dei rediti in tempo per ottenere l’eventuale rimborso Irpef nella busta paga di luglio, o per i pensionati con il cedolino di agosto. La time line fissa infatti la prima scadenza utile al 31 maggio. La seconda, che consentirà di ottenere le somme nella busta paga di agosto (ottobre per i pensionati) è fissata al 20 giugno. Una volta inviato il 730 parte il flusso di comunicazione fra Fisco e sostituti d’imposta con la elaborazione del prospetto di liquidazione degli importi a credito o a debito. La trasmissione anticipata del modello taglia i tempi di attesa del rimborso.
Ogni contribuente potrà accedere direttamente alla propria dichiarazione tramite il Sistema pubblico per l’identità digitale (Spid), i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Fisconline), oppure utilizzando la Carta nazionale dei servizi (Cns) o la Carta di identità elettronica (Cie). Potranno utilizzare il modello 730 lavoratori dipendenti e pensionati e chi nel 2024 ha percepito redditi di terreni, fabbricati, capitale e lavoro autonomo (senza obbligo di partita iva). Confluiscono nel 730, per effetto delle novità introdotte dalla riforma fiscale, anche i redditi soggetti a tassazione separata, e imposta sostitutiva , le plusvalenze di natura finanziaria. Inoltre, nel 730 possono essere indicati anche gli immobili esteri e le attività di natura finanziaria (quadro W). Se il 730 precompilato viene accettato senza modifiche non ci saranno controlli relativi ai documenti delle spese inserite.
Diventa sempre più cospicuo il flusso dei dati a disposizione del Fisco ai fini della precompilata che, partita nel 2015, dopo un rodaggio iniziale di alcuni anni, sta entrando da protagonista nel non facile rapporto con il contribuente. A testimoniare il successo di questa operazione sono i numeri forniti dall’Agenzia delle Entrate: 1 contribuente su 4 lo scorso anno ha inviato la dichiarazione così come predisposta. Nel 2024 sono aumentate le dichiarazioni dei redditi inviate in “modalità fai-da-te” dal sito delle Entrate. Sono stati oltre 2,8 milioni i contribuenti (+19,01%) che hanno visualizzato, accettato o integrato il modello 730 predisposto dall’Agenzia, chiudendo in poche battute l’appuntamento con il Fisco. La Lombardia è risultata la regione al primo posto per il numero di dichiarazioni spedite (circa 700 mila).
Tutto ok? Non proprio. Sul tappeto il problema di sempre: la complessità del nostro ordinamento tributario con un labirinto di regole non sempre di facile interpretazione. Un unicum europeo! Un labirinto di leggi, un intrigo di circolari, un ginepraio di norme. Basti pensare alla montagna di pagine del modello 730: 168 pagine di istruzioni per la compilazione e 24 per il modello dichiarativo. Ancora più inquietante la situazione del modello Redditi PF: 388 pagine (sic!) di istruzioni divise in tre fascicoli e 50 pagine per il dichiarativo. Una vera assurdità. Conciliare gettito tributario e capacità contributiva del contribuente all’insegna della semplicità sarebbe una scelta di civiltà giuridica per l’affermazione della “cooperative compliance”, il regime di adempimento collaborativo che dovrebbe caratterizzare il rapporto fra Fisco e contribuente, proprio di uno Stato moderno. Discussione lunare, dibattito surreale?
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