Carlo Castellaneta – Dizionario dei sentimenti – a cura di Marcello Sgarbi
Carlo Castellaneta – Dizionario dei sentimenti – (Edizioni Rizzoli)
Formato: Copertina rigida con sovraccoperta
Pagine: 208
ASIN: B008R7KZNK
Non so perché, magari è solo una mia impressione, però quando penso a uno scrittore come Castellaneta mi viene l’idea che sia seguito soprattutto dalle lettrici, più che dai lettori.
Sarà forse per l’aura di romanticismo di cui sono ammantati molti dei suoi libri. Per esempio Una città per due, che insieme a questo Dizionario dei sentimenti e – se non ricordo male – a Questioni di cuore era stato pubblicato da Rizzoli anche in un cofanetto.
Un libro curioso, peraltro, Una città per due, che proponeva degli itinerari di racconto nel contesto di dodici città italiane – fra le quali Treviso, Lucca, Mantova, Urbino, Siracusa, Merano – da scoprire soprattutto nei loro angoli più nascosti. Qualcosa a metà strada tra la guida turistica e il diario di viaggio, con un tocco romantico.
Ricordo che alla metà degli anni Novanta, durante una vacanza in Sardegna con la fidanzata – quella che è poi diventata mia moglie – me l’ero portato ad Alghero, uno dei capoluoghi compresi nella raccolta. E il fatto più intrigante era stato scoprire che quel portone, quella via, quel balconcino, quella via caratteristica, stavano proprio lì dove li descriveva Castellaneta.
Il rimando al romanticismo dello scrittore milanese, di origine pugliese per parte di padre – scomparso nel 2013 e forse un po’ trascurato, nel novero degli autori italiani – me lo suscita anche uno dei suoi romanzi, Passione d’amore, pubblicato da Mondadori nel 1994. Una storia tormentata imperniata sul classico triangolo lui-lei-l’altro, ambientata a Milano durante il ventennio fascista.
Diario dei sentimenti, invece, data a più di dieci anni prima. Uscito in questa edizione nel 1981, è un compendio dei tanti momenti della nostra interiorità. E per ognuno dei sentimenti, presentati in ordine alfabetico, Carlo Castellaneta ci suggerisce una serie di interessanti riflessioni. Alla voce “amicizia”, per esempio, scrive:
«Si può avere avuto cento avventure galanti, cento storie d’amore, cento passioni travolgenti. Ma se non si è incontrato mai un vero amico, è come aver attraversato un deserto. Dietro di noi lasceremo solo le vuote orme dei nostri passi».
E sul coraggio:
«Dimostrare a sé stessi che si è bravi, e a nessun altro, equivale al dare un obolo senza essere visti. Dimostrare invece il proprio coraggio anche agli altri è come fare pubblica elemosina».
Riguardo alla gelosia, Castellaneta cita il pensiero del grande scrittore August Strindberg: «La gelosia non è paura di perdere. È paura di dividere».
Acuto anche nel giudicare due sentimenti quanto mai diffusi, l’invidia e l’ipocrisia, della prima lo scrittore dice: «Siamo invidiosi di tutti allo stesso modo? No, non di tutti, ma di coloro che giudichiamo inferiori a noi per meriti e virtù. Di un papa nessuno è invidioso, eccetto i cardinali».
E della seconda: «L’ipocrisia è questione di stile. È l’abito con cui l’uomo civilizzato ha attraversato i millenni. Tant’è vero che oggi definisco ipocrita, senza mezzi termini, il poveraccio costretto a mentire per bisogno. Mentre chiamo diplomatico chi cerca di ingannarmi con signorilità».
In conclusione, trovo che Dizionario dei sentimenti sia un libro interessante soprattutto perché ci fa capire meglio quello che spesso proviamo e non sappiamo descrivere.
© Marcello Sgarbi
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