L'ARTISTA di Marco Salvario a cura di Miriam Ballerini

L'ARTISTA di Marco Salvario

© 2024 StreetLib

EAN 9791223065747

€ 14,99



Seguo Salvario da anni e mi sono sempre addentrata con piacere nelle sue storie: surreali, horror, ma soprattutto nei racconti realisti dove, a mio parere, riesce sempre a dare il meglio di sé.

In questo suo nuovo lavoro ci troviamo a conoscere Mario, un pittore, un artista puro. Introverso e timido che vorrebbe solo dipingere e non essere costretto a mettersi in mostra.

Invece è circondato da personaggi egocentrici e accaparratori come Balagotti, un critico d'arte: È un imbonitore, un buffone, un istrione da strapazzo”.

E Pettrini, gallerista: “...sorrideva ondeggiando compiaciuto e ridente, solo ogni tanto lanciava uno sguardo alle tele appese e sembrava che un dubbio lo rodesse, ma dopo un attimo ritrovava la sua serenità”.

Salvario è un abile caratterista, ma che non scade nella macchietta, bensì sa cogliere in maniera chirurgica pregi e difetti delle persone: “Lo ammetto, di lui amo la voce chiara dal tono suadente e vivace, abilmente ermafrodita, ora da maschio e ora da femmina, che riesce a rendere seducente ogni frase che pronuncia”.

L'artista è un racconto lungo che parte da una mostra di quadri, presentandoci tutte le persone che gravitano intorno a Mario, per poi scavalcare tutto quel mondo e andare oltre, prendendo una strada che pareva non essere segnata sulla nostra cartina.

Mario è sposato con Silvia, sua musa ispiratrice e suo grande amore. Ma d'improvviso tutto cambia.

Ci spiega benissimo il passaggio lo stesso autore: “Mi viene in mente il Grido di Munch, tuttavia non è quello che voglio fare rivivere”.

Infatti i due hanno un brutto incidente dove Silvia perde la vita e Mario ha perso le gambe e si ritrova con la schiena immobilizzata.

Qui ci addentriamo nella sofferenza dell'artista, dell'uomo. Pagine dove viviamo la sua sofferenza e i passaggi che lo portano, lentamente, a risorgere.

Mario si trova prigioniero della sua casa, aiutato da Vania e la figlia Carlotta.

Di nuovo Salvario fa i conti con i cambiamenti e con il mostrarci come i sentimenti e le occasioni possano aiutare Mario a risalire la china.

Un racconto intenso, dove troviamo il pane di cui ci nutriamo tutti quotidianamente: quello dell' imprevedibilità del destino. Cosa ci accadrà non ci è dato sapere, e nemmeno possiamo prevedere come affronteremo il domani.

Viviamo con Mario la sua storia, il suo dolore, i suoi ricordi. L'arte che lo sostiene, perché spesso l'arte è la spina dorsale stessa dell'individuo.

Per sapere cosa accadrà a quest'uomo bisogna arrivare fino alla fine.

Un testo che insegna, fra l'ironia e la serietà del racconto, Salvario ci fa strada in un ampio pezzo di vita: la vita di questo artista.


© Miriam Ballerini

Commenti

Post popolari in questo blog

"Giuseppe Mazzini" di Roland Sarti

Eugenio Montale: dove era il tennis

UN AEREO CADUTO SUL MONTE RAPARO A FINE GUERRA