11 dicembre 2023

I CUGINI CASCINI A VIGGIANO CON UNA NUOVA SILLOGE a cura di Vincenzo Capodiferro


I CUGINI CASCINI A VIGGIANO CON UNA NUOVA SILLOGE

L’unicità della Lucania: un approccio fotografico e poetico”


Fresca di stampa è la nuova silloge dei cugini Cascini, Prospero, Preside in pensione, residente a Castelsaraceno, paese del ponte tibetano più lungo del mondo, che collega i due parchi nazionali del Pollino e della Val d’Agri e Valerio, avvocato, residente a Torino, ma originario della Lucania, edita da Monetti, scrittore ed editore di Battipaglia, in prov. di Salerno, il titolo è: “L’unicità della Lucania: un approccio fotografico e poetico”. Come la precedente “Lucanità Saracena”, questa silloge ci offre un condensato di forti momenti emotivi, che si intrecciano in immagini che colgono attimi inattuali, ma eterni, intensi versi in vernacolo, che sgorgano dalla sublime penna di Valerio e in italiano, locus in cui il Preside riporta ai nostri giorni i vivi sentimenti che ci legano a questa terra ancestrale, la Lucania. Come sottolinea il Presidente Cicala: «Gli autori hanno il merito di identificare il territorio col suo linguaggio, alternando, non a caso, italiano e vernacolo… una identità che può essere espressa sulla base del patrimonio culturale che come istituzioni, siamo tenuti a custodire e a valorizzare». L’opera infatti è stata cofinanziata dal Consiglio Regionale di Basilicata. Sarà presentata il 15 dicembre nell’aula magna del Liceo Classico di Viggiano. La scelta di Viggiano è emblematica: centro fiorente della Val d’Agri per le attività estrattive petrolifere, sede antichissima del Santuario regionale di Maria SS. Del Sacro Monte, patrona delle genti lucane. Interverranno le istituzioni: regionali nella persona di Pierluigi Maulella, Amedeo Cicala, sindaco di Viggiano, Serafina Rotondaro, preside del Liceo Classico di Viggiano, Antonietta Pugliese, rappresentante dell’Associazione Planula di Castelsaraceno, l’umanista Michele Mario Grande, il preside Cascini e lo scrittore-editore Salvatore Monetti. Saranno recitate le poesie dagli allievi del Liceo, accompagnate dal maestro Giulio Dammiano, che ha composto anche la sigla della silloge. I cugini Cascini hanno vissuto la primina nel fatidico Cinquantasei, anno della nevicata straordinaria. Anche il cupolone di Roma s’era imbiancato. Ma la neve nel nostro paesello di Castelsaraceno, a circa mille metri di altitudine, incastonato come una perla sull’Appennino Lucano, non mancava mai. I cugini Cascini ci riportano sempre in un tuffo nella loro infanzia, nella Basilicata degli anni Cinquanta. Ogni poeta reca in sé invariabilmente quello che Giovanni Pascoli chiamava il “fanciullino”. È il fanciullino, l’Es di Freud, che parla nella poesia, nell’arte, col suo linguaggio speciale, unico. La tipicità della Lucania si ravvisa soprattutto nelle tradizioni popolari, nelle tracce indelebili dei costumi, della religiosità, ma in maniera sublime e raffinata nel linguaggio, quel linguaggio ricco di cultura orale, che oggi purtroppo si sta man mano perdendo. Ogni paese ha un dialetto diverso, tradizioni diverse. Che ricchezza! Nei paesi del Nord, ove tutto è omologato, non esiste più il dialetto, lo parlano solo gli anziani, che noia! Che tristezza! E poi ogni paese era un teatro a cielo aperto, come la Napoli dei De Filippo e di Totò. C’erano personaggi unici, speciali, anche se analfabeti, genuini, che solo nel dialetto potevano esprimere tutta una ricchezza di espressioni, di risus festaiolo collettivo. Ricordiamo il “De Risu” di Aristotele, cui Eco fa eco in “Il nome della rosa”. Sarà un momento sicuramente importante, indimenticabile per la Lucania.



Prospero Antonio Cascini, dirigente scolastico in pensione da settembre 2016, dopo sessant’anni dalla sua primina (1956), laureato in psicologia, inizia la sua carriera come preside a Oppido Mamertina (RC), successivamente in Basilicata matura esperienze di direzione in vari ordini di scuole. Operatore ed animatore culturale, ha organizzato varie iniziative, tra cui “La giornata del trekking”, le “Saraceniadi”, “Il concerto di Natale”. Tra l’altro in collaborazione con la Scuola Media “Ciro Fontana”, ha curato la mostra e l’annesso opuscolo su “Giovanni Iacovino. Tra pittura e fotografia”, ed. della Cometa, Roma 1996. Ha pubblicato con Monetti, di Battipaglia, “Il Girotondo. Tra primina e buona scuola in Basilicata”; “Lucanità saracena tra poesia e fotografia” nel 2022. Ha ricevuto vari riconoscimenti in Premi e Concorsi culturali.

Valerio Cascini, avvocato, ha lasciato il suo paese d’origine, Castelsaraceno, per trasferirsi a Torino per motivi di lavoro. È autore di diverse sillogi poetiche. Ha ricevuto vari riconoscimenti in Premi e Concorsi culturali, anche in vernacolo, linguaggio che di solito l’autore utilizza nella sua versificazione. Opere: “ U’ pruf’ssore” (2009); “Ereva curaggio” (2010); “Mangiaparole” (2012); “Ti racconterò. Filastrocche per una crescita felice” (2023).


Vincenzo Capodiferro

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Immagini immaginarie al MIIT di Torino