PRESENTATO A VALGANNA ”COME A SPOON RIVER”

PRESENTATO A VALGANNA ”COME A SPOON RIVER”

Libro che rievoca gli artisti sepolti nel cimitero-museo

È stato presentato sabato 3 giugno, alle ore 18.30, presso la sala della Proloco di Valganna, il libro “Come a Spoon River. Arte e arcani misteri nel cimitero di Ganna”, degli autori Alberto Bertoni e Vincenzo Capodiferro, edito da Macchione, Varese 2021. Sono intervenuti gli autori, la professoressa Anna Chiara Cavallone, il restauratore della tomba Orelli, Mauro Manzoni, il sindaco Bruna Jardini, , con intermezzi musicali di Francesca Bertoni ed un’ampia partecipazione popolare. Erano presenti, tra gli altri, i poeti del Circolo Scriptores di Varese, Gianfranco Galante e Umberto Belardinelli, autori degli epitaffi dedicati ai personaggi dello “Spoon River” del Margorabbia. Il sindaco ha, poi, offerto il rinfresco, dimostrando una viva sensibilità verso la cultura e l’arte. Il progetto era partito da un appello del prof. Scazzosi Gabriele di ristrutturare l’edicola Orelli, in stato di decadenza, un gioiello in cotto dell’arte funeraria lombarda dell’Ottocento, che si trova nel cimitero di Valganna. Subito si è avviata un’iniziativa che ha visto coinvolta la prof.ssa Rosalia Azzarello, del Liceo Artistico di Varese, insieme ai prof. Alberto Bertoni di Storia dell’Arte e Vincenzo Capodiferro di Filosofia. A questo importante progetto era stato coinvolto anche il noto fumettista Corrado Roi, con uno stage in campo, per la redazione delle illustrazioni che poi sono confluite nel testo. La prof.ssa Rosalia Azzarello ha curato tutto l’impianto delle illustrazioni e la parte grafica. È stata una serata importante. I nostri cimiteri, fin dall’antichità, sono state culle di arte e di cultura, basti citare le necropoli etrusche e le Piramidi egizie. Citiamo tra l’altro il cimitero vecchio di Viggiù dalle nostre parti. A differenza dei cimiteri illuministi, ove le tombe sono tutte eguali, numerate ed impersonali, la tomba romantica è peculiare, personale. Ogni tomba è diversa dall’altra e la sua conformazione artistica atta al dialogo tra vivi e morti, a quella foscoliana “corrispondenza d’amorosi sensi”. Sono sepolti a Valganna grandi artisti, come Giuseppe Grandi, Odoardo Tabacchi e tanti altri personaggi, come Giovanni Chini. Nel libro, tra l’altro, è contenuto un resoconto dettagliato del funerale di Giuseppe Grandi, che avvenne a Ganna, con l’adesione di importanti artisti, personaggi e uomini illustri di Milano e non solo. Grubicy de Dragon, padre del divisionismo italiano, ricorda questo evento con due quadri, dedicati, appunto a Valganna, contenuti nel Museo di Pallanza.

Vincenzo Capodiferro