27 febbraio 2023

Luigi Garlando – Per questo mi chiamo Giovanni – a cura di Marcello Sgarbi


Luigi Garlando
Per questo mi chiamo Giovanni (Mondadori) 
Collana: Best BUR Pagine: 159 Copertina: Brossura EAN: 9788817141727

Luigi Garlando, pur avendo una bibliografia ormai piuttosto nutrita, è conosciuto ai più come giornalista. Esperto di calcio – a cui ha dedicato parecchi dei suoi libri - è attualmente una delle penne più autorevoli di “La Gazzetta dello Sport”. Questo romanzo ci pone su un altro piano, ma leggerlo per certi versi mi ha un po' ricordato “Ora sei una stella”. In quel caso, un padre “educa” il figlio a diventare interista (tema peraltro ripreso recentemente con successo da Edoardo Maturo con “Papà, Van Basten e altri supereroi”).

In questa prova letteraria, invece, il compito paterno è serio e molto più impegnativo: rispondere al proprio bambino - nato il 23 maggio del 1992, giorno della strage di Capaci – perché si chiama Giovanni. La risposta è il pretesto per tracciare il profilo di uno dei più acerrimi nemici della mafia e ripercorrere le tappe fondamentali della guerra che Falcone ha combattuto fianco a fianco con un altro protagonista dell’antimafia: il suo carissimo amico Paolo Borsellino. L’abilità di Garlando sta nel tenere un registro narrativo giocato con grande maestria soprattutto nei dialoghi fra padre e figlio – semplice e nello stesso tempo coinvolgente. Il risultato è un volume che non a caso è stato adottato da molte scuole come libro di testo. Da non perdere anche la prefazione scritta da Maria Falcone, sorella del magistrato.

Come scriveva qualcun altro, “il coraggio di ricordare è il principio della salute”.

Quando la pianta è ancora piccola è più facile raddrizzarla. Più cresce storta, più sarà difficile farlo dopo. Anche da piccoli si può combattere contro il mostro. Abituarsi alle prepotenze, scambiarle per leggi giuste, è già un modo di perdere  la guerra. Difendere le proprie figurine è già un modo per vincerla.”

A forza di accettare l’ingiustizia, non vedrai più l’ingiustizia.”

La mafia è la ‘miseria’ di chi crede che vale solo la legge del prepotente.”

© Marcello Sgarbi


 

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