16 febbraio 2023

Alessandro D’Avenia – Ciò che inferno non è – a cura di Marcello Sgarbi


Alessandro D’Avenia
Ciò che inferno non è (Mondadori)

Collana: Scrittori italiani e stranieri

Pagine: 317

Copertina: Brossura

EAN: 9788804647126

Condotto con mano sicura e uno stile narrativo semplice ma mai banale, questo romanzo di D’Avenia si presta a una duplice lettura. Attraverso le figure di Federico e Lucia ci offre uno spaccato di amore giovanile ed è insieme il mirabile ritratto di un baluardo della lotta alla mafia: don Pino Puglisi, un uomo tanto limitato nella statura fisica quanto immenso in quella morale.

Un prete che ci porta a pensare al curato di campagna di Bernanos, umile ma nello stesso tempo coraggioso e determinato nel difendere gli ultimi. Federico, proprio mentre è avviato a studi oxfordiani, incontra don Puglisi a Palermo (anzi, per essere più precisi al Brancaccio) e rimane colpito sia dal suo spirito di autentica carità cristiana sia dall’apparente noncuranza con cui trascura se stesso, nonostante sia consapevole di essere nel mirino di Cosa Nostra. L’amore per Lucia e l’esempio di 3P – (Padre Pino Puglisi) - così come viene ribattezzato dai ragazzi della comunità oratoriana il sacerdote, che cerca ostinatamente di costruirla, spingeranno Federico a rinunciare alle ambizioni accademiche e ad impegnarsi con gli altri per restituire dignità alla sua città, una Palermo che fra l’altro D’Avenia ci descrive dettagliatamente senza indulgere in manierismi.

Lucia, innamorarsi è come affacciarsi alla finestra. Prima è troppo in alto e neanche ci arrivi, poi viene il momento che ti affacci e sei attratto dal mondo fuori e a poco a poco senti il bisogno di aprire la finestra, sporgerti e poi addirittura uscire fuori sul balcone. Finché sei pronto a correre giù e camminare dentro quel panorama visto dall’alto. È un passaggio bellissimo nella vita. Ma ricordati che ci sono momenti di grande cambiamento e quindi di instabilità. Spesso le aspettative che si ripongono nell’altro sono eccessive, come accade con qualsiasi cosa si guardi dall’alto e da lontano. E questo può causare ferite profonde. Non te lo scordare. Non bisogna sporgersi troppo in fretta dal balcone, altrimenti si finisce per cadere e farsi male, bisogna scendere in strada, camminare insieme”.

(don Puglisi a Lucia)

Quando non sai cosa fare, tu prega, la preghiera aiuta a rimanere fedeli alla verità e solo la verità rende liberi. È aprire ogni giorno quella finestra. Oggi le persone pensano di essere più libere perché hanno milioni di scelte possibili, ma la libertà non è tanto avere più scelte, quanto piuttosto scegliere la verità. La preghiera è la maniera migliore per non dimenticarsi di scegliere la verità, anche quando costa”.

Don Pino rendeva sacro ciò che toccava, lo difendeva come la cosa più preziosa: bambino, ragazzo, uomo che fosse. Da qui derivava il suo coraggio”.

Marcello Sgarbi


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