25 maggio 2022

Emanuele Pirella - Il copywriter mestiere d’arte – a cura di Marcello Sgarbi

 


Emanuele Pirella - Il copywriter mestiere d’arte (Mondadori)

Pagine: 133

ISBN 9788842810308


La pubblicità vista da uno dei suoi più grandi capiscuola, deceduto purtroppo una decina di anni fa. Parmense di grande cultura, Emanuele Pirella appena ventenne – venne consigliato a intraprendere la carriera di pubblicitario nientemeno che da Elio Vittorini e Italo Calvino. Dopo essere stato uno dei migliori copywriter italiani nonché direttore creativo di un’agenzia storica come “Italia/BBDO” - fondata insieme a Michele Göttsche e Gianni Muccini – da cui a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta sono usciti autentici talenti dell’advertising, in questo volume un po' saggio un po' autobiografia Pirella ribadisce l’approccio artigianale alla professione, nel senso più nobile del termine. Tanto da utilizzare il termine “mestiere” nel titolo, nell’accezione di “lavoro fatto bene”, con la stessa cura e la stessa passione delle botteghe rinascimentali. E per capire l’importanza che l’autore attribuiva al connubio fra testo e immagine basta ricordare l’esempio da lui stesso riportato nel suo libro, legato a uno dei più importanti pubblicitari di sempre: Bill Bernbach.                                                                                 In uno dei suoi annunci, il geniale americano scriveva: “Ecco le cose da fare alla Volkswagen ora che comincia l’inverno”. La pagina, sotto, era completamente vuota.

Le campagne più riuscite, quelle che sono riuscite a creare una forte personalità di marca e perciò un grande successo commerciale, costituiscono un esempio perfetto di miscela tra strategia ed esecuzione, fatti e spettacolo, prodotto e consumatore, regole ed arte. La necessità di porre regole e l’obbligo di uscirne è il tratto che unisce le grandi campagne pubblicitarie di ogni tempo, in ogni cultura”.

Vendere il prodotto è applicare le regole vecchie e richiede investimenti massicci, tante e tante pagine per farsi ricordare. È proprio ciò che tutti odiano della pubblicità. Farsi comprare è frasi scegliere per affinità, per amore, per desiderio, per amicizia. Proprio questo è creatività: il modo inaspettato per farsi comprare da un consumatore che ci desidera”.

© Marcello Sgarbi

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