26 marzo 2022

“WOW!” : QUANDO L’ARTE STUPISCE IN MANIERA IMMEDIATA di Maria Marchese


 
WOW!” : QUANDO L’ARTE STUPISCE IN MANIERA IMMEDIATA

di Maria Marchese

Nel mese di Gennaio, è stata inaugurata, presso Villa Bertelli, a Forte Dei Marmi, un’importante antologica, dedicata ad Andy Wharol. Nella stessa sede, il 21 Febbraio, si aprono le porte della sala Ernesto Treccani, per ospitare una collettiva, fortemente voluta dal developer e editor Alessio Musella, il cui scopo viene, da quest’ultimo, sintetizzato, nel titolo stesso della mostra: “WOW!”

Allo sguardo appaiono sperimentazioni estetiche cosi diverse da suscitare uno stupore corale…

Il curatore coinvolge, infatti, un considerevole numero di artisti contemporanei, le cui radici esperienziali sono poliglotte, creando un’atmosfera semantica ricca di contaminazioni e chiavi di lettura.



Alessio Musella è stato in grado di sposare personalità impensate, nel medesimo contesto, frangendo il limite delineato dalla parola “pop” , legata, prettamente, ad una serie di incipit standardizzati.

Ad oggi, a Wow Collettiva d’arte, sono presenti gli artisti Matteo Dropsy, Andrea Grieco, Blub L’arte sa nuotare, Enrico Ceccotto, Mario Vespasiani, Sandra Menoia, Bianca Beghin, Gianna Amendola, Mauro Moriconi, Eugenio Rattà, Luigi Arpaia, Matelda Borta, Anna Nazarova, Tiziana Stocco, Silver Plachesi, Ang, e, a breve, interverrà, anche Luigi Mele.



È possibile, quindi, trovarsi di fronte un giocoso “DEVILS KILLA”, art toy di successo, con una leggendaria storia, alle spalle, che lo figura come “colui che scaccia le cattive presenze” e, affianco, un delicato “FIORE DI LOTO” , pregevole infiorescenza, realizzata, a mosaico, dalla capace Matelda Borta.

Ferro, legno, vetro e fuoco si fondono, invece, nell’opera “L’INCANTATORE DI FOLLE” , dell’artista pugliese Luigi Arpaia, mentre le verità della natura ammiccano, tra mutevoli colori, per diventare narrazione simbolica di vicende umane, sublimate dal pennello dell’autrice veneta Bianca Beghin. Tra le pagine artistiche appaiono, altresì, un favolato “PICCOLO ANDY ”, della pittrice campana Gianna Amendola, che riconduce l’animo alla sfera bambina del sogno, oppure le scultoree creature di Silver Plachesi, che scompone realtà abbandonate e riassembla, poi, genialmente, i pezzi di memoria, che mutano in fantastiche “street visions” , provenendo i loro elementi proprio dai “bordi della strada” .



Tessere tonali cangianti compongono, invece, il suolo di “PERSEVERANCE” , dell’artista melzese Ang, che ricostruisce uno sbarco extraterrestre, e, proprio “E. T. “ finisce sott’acqua, con una Monnalisa, per “Blob L’arte sa nuotare”. Uno squalo bianco, con un derma decisamente “popular”, affiora, ancora, dal mondo marino e dal genio di Enrico Ceccotto.

Le affilate forbici di Andrea Grieco, cut up artist, ritagliano un “delirio alieno”, mentre le lame di Eugenio Rattà traslano arte digitale, collage e soggetti “warrholiani” sulle tele.

L’energia impetuosa di Sandra Menoia “aggredisce” la Marilyn Monroe grigia e la riammanta del proprio personale vigore espressivo.



Così, Anna Nazarova raccoglie alcuni “guru mediatici” contemporanei e li sintetizza nelle propri elaborati; Tiziana Stocco chiama a ruolo i caposaldi della carriera dell’artista americano, digitalizzandoli, per poi intervenire, in maniera personale, ritoccandoli a pennello. Mauro Moriconi, invece, caratterizza l’esposizione con delle polaroid, crasi tra immagini originali, scattate da Wharol in persona, e i rinomati “tondi” , che fanno parte del progetto digital di successo, dell’artista lucchese.

Infine Mario Vespasiani acquerella una visione speculare del celebre autore: realtà fisica e animica si interfacciano come indispensabili parti dell’interezza.

La “MONNALISA” di Luigi Mele varcherà presto la soglia della sala espositiva: colori e spazi sono, in essa, rivisitati in chiave attuale e peculiare.

Questa breve sinossi evidenzia quanto questo “ensemble” sia confusionario solo in apparenza: Alessio Musella è stato in grado di creare un’esperienza multidisciplinare, che unisce più piani di lettura, mettendoli in dialogo tra loro.

Toni, soggetti, tecniche, passato, presente, futuro, spazi, dimensioni, pensiero, simbologia, … tutto ciò sembra finire in un unico “carnevale metafisico” .



Il numero di visitatori è in aumento, di settimana in settimana, riscuotendo consensi ed entusiasmo soprattutto da parte delle scolaresche, per cui la kermesse si rivela un’esperienza didattica importante e coinvolgente.

La mostra è visitabile, dal Lunedì al Giovedì, dalle 10:00 alle 12:15 e dalle 15:00 alla 19:00, previo appuntamento, prenotando al numero 0584 787251.


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