16 novembre 2021

“VINCERE L’AFASIA” di Ercole Lauletta a cura di Vincenzo Capodiferro


VINCERE L’AFASIA”

Un testo avvincente che intreccia il tema delle intolleranze a quello dell’afasia, di Ercole Lauletta.

È uscito alle stampe il libro di Ercole Lauletta - Vincenzo Capodiferro “Vincere l’afasia”, edito da Cavinato di Brescia. Come scrive Giuseppe Domenico Nigro nella prefazione: «Questo libro vuole raccontare la storia di Ercole Lauletta. Ercole è un nostro concittadino, di Castelsaraceno, appartenente ad una storica famiglia, che ha dato i natali ad uno dei personaggi più illustri della nostra storia, che è il sindaco Lauletta Senatro, di cui è stata riportata nel testo una biografia. Ercole per anni ha lavorato nel campo della ricerca scientifica, ed in particolare dell’alimentazione, occupandosi prevalentemente del difficile ambito delle intolleranze alimentari. Ad un certo punto della sua esistenza si è trovato a dover affrontare una spinosa situazione: il 16 gennaio del 2014 si trova a Tirana, in Albania, per tenere un convegno sulle intolleranze alimentari. Si sente male, prende il primo volo per Roma e viene ricoverato al Gemelli. Gli viene diagnosticata una grave trombosi celebrale. È cominciato così il calvario dell’afasia, di cui il Nostro ci parla in questo libro, così toccante».

Il libro racconta la storia di Ercole Lauletta, parte dal suo erleben, dal vissuto originario. È un libro di esperienza che però si ricollega alla memoria storica. La memoria coinvolge i luoghi di appartenenza: i paesi (Castelsaraceno, Carbone); le città (Potenza, Roma). La seconda parte è dedicata al tema delle intolleranze alimentari, tema cui Ercole si è prodigato per tutta la vita, in collaborazione con insigni esperti medici, quali L. Businco e A. Pelliccia. I vari studi sono stati riportati in sintesi ed anche un riferimento a “Oltre l’evidenza”, testo curato appunto dal Lauletta, insieme a M. C. Ferri, sulle intolleranze alimentari (2007).

Il 16 gennaio del 2014 succede il fatto che stravolgerà tutta la vita di Ercole. Si trova a Tirana, in Albania, per tenere un convegno sulle intolleranze alimentari. Si sente malissimo: una gravissima trombosi celebrale. Viene portato di corsa al Gemelli. Comincia il dramma dell’afasia.

È una condizione subumana: «Parla se hai parole più forti del silenzio, o conserva il silenzio!» (Euripide). L’afasia è un ritorno forzato al silenzio pre-razionale, ma non a quello pre-emozionale. Rimane sempre il linguaggio universale, quello delle faccine darwiniane, che sui cellulari vediamo riprodotte, seppur in termini contemporanei. È da questo linguaggio pre-verbale e non-verbale che bisogna ripartire per recuperare, con la forza della volontà, il linguaggio perduto. È un esercizio di mnemotecnica: recuperare le facoltà che sono state interrotte. Vincere l’afasia è un viaggio bello ed affascinante. È come ritornare bambini e tornare ad apprendere, a capire. Nell’assurdità del dramma si possono cogliere così i germi della positività e del superamento. Vincere l’afasia è una sfida prima di tutto con se stessi. Questo libro vuole allora sensibilizzare su questo forte tema. È scritto da uno che ha subito sulla sua pelle certi traumi. Chi più di costui ne può parlare? I malati di afasia sono sempre più abbandonati a loro stessi. Ci vuole veramente un’opera di sensibilizzazione molto incisiva. A questo problema questo libro certamente, insieme ad altri, vuol concorrere.

C. V. 

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