16 novembre 2021

IL VITTORIOSO SANDALO: ALESSANDRO PARISI CALCA LA GRANDE STORIA DEL SANNIO E LA DONA ALL’UMANITÀ a cura di Maria Marchese

 IL VITTORIOSO SANDALO: ALESSANDRO PARISI CALCA  LA GRANDE STORIA DEL SANNIO  E LA DONA ALL’UMANITÀ 

Una sfida coinvolge l’uomo, l'aspra terra e la vita: un “giovinetto” la affronta, secoli or sono, con caparbietà e gratitudine, assolvendo la fatica dal proprio greve letto per elevarla a vittorioso incipit esistenziale.

Indova allora in un ferreo e frugale involto la sensatezza del superamento di ogni limes umano e la dona al divino.

Il votivo atto plastico sembra foggiato in una fucina naturale, ove un Maestro ha attinto dal fuoco lavico del Roccamonfina e dalla vorticosa realtà del Volturno l’energia per dilavare la terrea e aspra materia, conferendole una fondamentale significanza: l’opera diviene indi il simbolo di un naturale manufatto artistico.

La piccola preziosità, alta poco più di 11 cm e databile intorno al 460 a.C., è stata ritrovata casualmente tra la fine del 1927 e l’inizio del 1928, e battezzata “IL CORRIDORE DEL MONTE CILA” .

Quel “bronzeo volto” abbraccia oggi le vicende che coinvolgono l’essenza del corridore, del Sannio e di Alessandro Parisi per dirimere un’ennesima impresa: dalla polvere sollevata, calpestando la medesima rada, fiorisce infatti il “sandalo del vincitore” .

Il Maestro di Alife eleva con la propria “penna” il suo amato Sannio: lo libera nello spazio ove l’elemento del senso addiviene dettaglio alchemico.

In tal modo bacia sulla carta un valore assoluto, che seduce la rada terraquea, la parola e le proprie radici, il segno, la storia, la società e il nucleo familiare, la ricerca e il sentimento…



Depone indi tra le umane mani una cifra spagirica (dal greco antico σπάω, spáō, «separare», «dividere», e ἀγείρω, ageiro, «riunire» ) pregevole, le cui trame sono intrise di ironia, competenza, senso civico e unicità.


Profumo di fiori di pruno:

sorge improvviso il sole 

sul sentiero della montagna 

(Basho) 


Con “LA GRANDE STORIA DEL SANNIO A FUMETTI” , Alessandro Parisi cesella la veridicità dei particolari che scandiscono, come necessari attimi addentro l’inesorabile scorrere del tempo, la presenza di quei selvatici fiori di pruno: tra le montagne del Matese, l’autore di Alife li umanizza e lumeggia la loro odorosa storia.



Una vita intera spesa adorando l’ancestrale “casa natìa” e 5 anni di certosino lavoro per delineare i tratti di quel caro volto: ne dirime i cambiamenti attraverso la realizzazione di 36 tavole e numerevoli altri testi, ove vivifica il grembo, i suoi figli e le loro azioni.

Alessandro Parisi compie questa compito con amore totale e totalizzante…

Esso si rivela infatti un atto artistico privilegiato e nel contempo altruistico per sceltezza e semplicità: il suo popolo ha modo infatti di riappropriarsi in maniera profonda della propria veste e poterla mostrare con orgoglio al mondo.

Nel 1946 nasceva Alessandro Parisi, un Hermes (Έρμής) i cui piedi erano carezzati da ali, sospinte da oltre 2500 anni di esperienza ma che, invero, aveva iniziato la propria corsa tra le evoluzioni del Sannio secoli prima…. e ora ci consegna un mirifico messaggio.


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Www.mariamarchesescrittrice.com

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Miriam Ballerini a Fagnano Olona (VA)