07 maggio 2021

“COMUNE VERZASCA” di Oswaldo Codiga a cura di Miriam Ballerini

 


“COMUNE VERZASCA” di Oswaldo Codiga


La Valle Verzasca è una splendida valle del Canton Ticino, in Svizzera. Spesso ho avuto modo di visitarla, ed è un luogo incantevole.                                                                                        Oswaldo Codiga è Cittadino Patrizio di Gordola ed ha radici Verzaschesi da parte della nonna paterna Angiolina nata Barloggio di Lavertezzo. Egli è nato a Tenero il 23 ottobre 1947, paese in cui è vissuto fino al 1970 anno in cui, dopo aver contratto matrimonio, si è stabilito a Gordola dove vive tutt’ora. Montatore elettricista di formazione è sempre stato un grande appassionato di teatro amatoriale e ne ha calcato le scene per oltre 40 anni, sia in veste di attore, tecnico luci, scenografo, autore, aiuto regista (con Quirino Rossi) dal quale alla sua scomparsa ha ereditato il posto di regista. Nella sua carriera ha tradotto, adattato e scritto numerose commedie tutte rappresentate con grande successo dalla Compagnia Filodrammatica Caritas della quale fu pure presidente per molti anni. Alcune sue commedie sono pure state messe in scena da compagnie amatoriali della vicina Italia. Alcuni problemi di salute lo hanno costretto ad abbandonare la carriera teatrale. Nel 1998 ha iniziato a scrivere poesie pubblicandone diverse raccolte con le quali ha vinto numerosi premi letterari internazionali. Ha pure scritto e pubblicato numerosi libri illustrati sia in dialetto sia in italiano”.                    Conosco personalmente Oswaldo e, qualora ce ne fosse bisogno, sono testimone della grande passione per i suoi luoghi che lo animano. Questo non è il primo volume che parla della sua terra.                                                                                                                                                                 La prima frase che troviamo scritta è proprio una dedica ad essa: “Questo libro è dedicato a tutti coloro che come me hanno la Valle Verzasca nel cuore”. Subito dopo la testimonianza di una signora, Isabella Piazza, che racconta di come si sia trasferita in quei luoghi e di come li stia vivendo: come un ritorno alla natura e alle tradizioni. Racconta di incontri con animali selvatici, come camosci e lupi; personalmente la ritengo una ricchezza senza paragoni.                Il volume è corposo, 239 pagine, in cui sono custodite fotografie: dipinti, testi di canzone e poesie, alcune dello stesso Codiga.                                                                                                         Gli argomenti toccati, che ne suddividono i capitoli, partono dalla storia del luogo, alla sua geografia; la natura, i lavori, la politica, la religione. I vari paesi coi loro paesaggi e particolarità.                                                                                                                                                 Un luogo ricco di azione, perché i suoi abitanti sono spesso impegnati in eventi musicali, teatrali, letterari.                                                                                                                             Troviamo anche il prima e il dopo, di un territorio che ha subito varie modifiche, sia naturali che arrecate dalla mano dell'uomo.                                                                                                         Un libro, un saggio, un manuale... come vogliamo chiamare questo nuovo lavoro di Oswaldo? Secondo me dipende da come lo si affronta: può essere preso in mano quasi come una cartina che ci conduca per sentieri. Oppure come un prezioso documento di ciò che è stato e ciò che è.

Per coloro che fossero interessati a questo volume, estimatori del luogo, oppure per chi volesse scoprire questo bellissimo territorio, è possibile contattare direttamente l'autore: coswago@bluewin.ch


© Miriam Ballerini

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