19 febbraio 2021

“EUCARESTIA DI ANIME” Angela Liliana Grassi di Maria Marchese

 Dentro l’opera



“EUCARESTIA DI ANIME” Angela Liliana Grassi di Maria Marchese

Angela Liliana Grassi parte da un unico rituale segnico, che diviene genesi di ogni sua “creazione” : da quell’incipit l’opera si genera e risolve da sé. In questo fondamentale disvelamento, l’autrice e il passo artistico celebrano, nell’atto dell’ineffabile concretamento, un intimo e misterioso connubium. Queste nozze possono trovare un riscontro nella figura della divinità Giano: egli era custode del passato dei cambiamenti rivolti al futuro, delle soglie e dei ponti…                                                                                                                                                        Ogni tela nasce, infatti, nell’immediatezza della spontaneità, per quanto questa inconsapevolezza è effigie di un profondo processo di maturazione personale e universale, che ha radici lontane e uno sguardo lungimirante.                                                                           L’artista rivela se stessa esprimendo, in ogni opera, un’evoluzione unica e irripetibile, le cui trame cromatiche coinvolgono l’osservatore addentro un mirifico istante eterno dell’esistenza.                                                                                                                                       Quando Angela Liliana Grassi mi ha donato quest’opera perché, tra tutte, era rimasta non casualmente lì, accanto a noi, mi ha detto di donarle io un nome. In me si è manifestata, d’emblée, la locuzione “EUCARESTIA DI ANIME” .                                                                         Nella significanza mistica “accade “ questo ricongiungimento: una percorrenza completa l’altra e disgiunte non hanno senso di esistere.                                                                             Ognuna custodisce il fondamento di un importante processo evolutivo, odoroso di riflessioni che hanno toccato profondità interiori per sacrare, alfine, la rada umana delle quiete.           Queste due sensatezza portano con sé un vivido fermento, che si esprime attraverso i palpitanti vagiti del colore blu: un grido bambino primievo, che vibra e fiorisce in importanti epifanie esistenziali.                                                                                                                                Così i segni, apparentemente privi di un risvolto, unendosi trovano la loro completezza, nell’ottica di un cammino in cui il nitore è terra di luce e purezza.                                                Nel sodalizio al centro dell’opera, la perfezione della sfera suggella due volti, appena percettibili; essi si vivificano nella condizione in cui la fisicità esiste come parte di quell’uno.

“Noi siamo uno, dopo tutto, tu ed io. Insieme soffriamo, insieme esistiamo, per sempre, ci procreeremo l’un l’altro” . (T. De Chardin)

La vicendevolezza del creare un nuovo senso, l’uno per l’altra: questa immediata volizione artistica dell’artista di Desio esprime appieno la fondatezza di un rendimento di grazie per ciò che la vita ha riunito.

“È nel nostro dovere di uomini e di donne comportarci come se i limiti delle nostre capacità non esistano. Noi siamo co-creatori dell’universo” . (T. De Chardin)

Questa citazione del padre gesuita sancisce il potere dell’essere umano, frangendo il limite sancito dalla sfera terragna e indovando la forza di questa “EUCARESTIA DI ANIME “ nell’ottica di un progetto umano assoluto.                                                                                     Lascerò il dittico senza cornice alcuna affinché il senso dell’opera si preservi nella landa dell’autenticità.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono moderati e controllati quotidianamente.
Tutte le opinioni sono benvenute. E' gradita la pacatezza.

“Al di là dello spazio e del tempo. Il libro di Teneramata” di Ricardo Pérez Hernàndez a cura di Vincenzo Capodiferro

AL DI LÀ DELLO SPAZIO E DEL TEMPO La quinta dimensione: un’intuizione “indimostrata e indimostrabile all’evidenza dei sensi” “ Al di là ...