01 febbraio 2021

“CONTRO IL TEMPO” di Sergio Pizio a cura di Vincenzo Capodiferro

 


CONTRO IL TEMPO”

Un romanzo intrigante ed appassionato, di Sergio Pizio.


Contro il tempo” è un romanzo di Sergio Pizio, edito da Vicolo del Pavone, Tortona 2018. Sergio Pizio nasce ad Alessandria nel 1962. Vive nella cittadina piemontese con la sua amata Tiziana. Ha pubblicato: “La piccola Sofia” nel 2002; “I paesaggi dell’anima” nel 2007. La trama è accattivante ed è incentrata sui fratelli O’Hara, che vivono a Chicago: Jessy e Henry. Sono orfani: Jessy ha trovato un ricco banchiere con cui si è fidanzata e da cui sta per avere un figlio. Henry fa il fisico e conduce brillanti ricerche sperimentali. Ad un certo punto la vita dei fratelli O’Hara è sconvolta dalla comparsa di uno strano tipo dal volto sfigurato, che comincia a rivelare tutta la verità sui loro genitori. E ne esce fuori una grotta nascosta nei sotterranei di Chicago e una strana guida Aisha … nonché degli strani esperimenti einsteiniani. «Chi sono veramente i fratelli O’Hara? Chi è l’uomo dal volto sfigurato? Dove porta la grotta gigantesca nascosta nei sotterranei di Chicago? E chi è la misteriosa donna araba di nome Aisha che li sta guidando? Ma non c’è tempo per le domande, non c’è tempo per nulla. L’unica cosa da fare è correre, contro il tempo». Lo stile di Sergio è semplice e puro, scorrevole, con scatti di notevole arguzie figurative. La trama si diluisce in dialoghi, che occupano gran parte del testo ed i retroscena misteriosi possono gustarsi nello svisceramento che si manifesta nelle dibattute discussioni dei personaggi. È un romanzo di grande attualità che gioca sui temi forti della perdita delle figure genitoriali, della ricerca, del ritrovamento. Forte è il tema del tempo, naturalmente, che viene letto in una duplice funzione, sia fisica, dunque einsteiniana, ma anche metafisica, più bergsoniana, cioè legata alla “durata”, cioè all’esistenza reale: «Immagino che voi abbiate sentito parlare della teoria della relatività di Albert Einstein: il tempo e lo spazio sono una casa sola e si influenzano reciprocamente, componendo una sorta di tessuto deformabile dalla gravità, lungo il quale è possibile effettuare degli spostamenti». Già il titolo è una denuncia di avversione alla inesorabilità della temporalità. Il tempo è come una macchina perfetta, che non se ne frega di nessuno, insensibile a tutti i bisogni umani. Come la Natura leopardiana, è padre e patrigno. Come opporsi alla sua opera? Come la “social-catena” leopardiana, come le vie di liberazione di Schopenhauer, Sergio propone una soluzione prometeica, un neo-titanismo: andare “contro il tempo”, aprendo le porte del tempo, con la scienza. È un romanzo avvincente e di lettura lieve, anche se ricco di profonde meditazioni, che possono offrire all’uomo d’oggi, notevoli spunti.


Vincenzo Capodiferro

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