16 febbraio 2021

Appunti brevi su Cremona n.1 di Gian Carlo Storti Percorso 4 La Città Spagnola e Settecentesca

 


Appunti brevi su Cremona n.1 di Gian Carlo Storti

Percorso 4 La Città Spagnola e Settecentesca

Dopo l’aurea stagione rinascimentale, Cremona ripiega gradualmente su se stessa ed a testimonianza di ciò più rari si fanno, in epoca barocca, i nuovi interventi architettonici anche se proprio al 1602 data l’apertura del grandioso cantiere della chiesa dei Santi Marcellino e Pietro che, con l’annesso collegio (ancor oggi utilizzato come scuola pubblica), divenne sede dei potenti Gesuiti. Al 1629 risale il completamento della facciata della barocca chiesa di San Vincenzo in via Palestro mentre l’unica chiesa parrocchiale della città realizzata in pieno Settecento è la chiesa di Sant' Ilario la cui edificazione, voluta dagli Eremitani Scalzi di S. Agostino al posto di una chiesa preesistente, data tra il 1714 e il 1766; ad una facciata incompleta, ma impostata secondo i canoni dello stile barocchetto, corrisponde un interno dinamico con stucchi e decorazioni ed una ricca quadreria che ben esemplifica la pittura cremonese tra ‘600 e ‘700. A metà Settecento l’antica chiesa di Sant’ Omobono, nella quale il Santo Patrono era morto il 13 novembre 1197, venne scenograficamente affrescata da G. A. Borroni e G. B. Zaist. Tra gli edifici civili, il gusto ormai decisamente avviato verso il pieno barocchetto sigla la bella facciata del palazzo Stanga-Rossi di San Secondo di corso Garibaldi ed in via dei Tribunali la lunga facciata di palazzo Silva-Persichelli (oggi sede del Tribunale), mostra le novità stilistiche proprie del suo autore, l’architetto F. Rodi che lo eseguì nel 1784. All’imperante stile neoclassico rimanda, invece, il Teatro "A. Ponchielli", posto su corso Vittorio Emanuele e ricostruito dopo un rovinoso incendio da L. Canonica nel 1806. Al 1828 data, infine, palazzo Mina-Bolzesi in via Platina, unico nel suo genere a Cremona in stile impero, attribuito all’architetto milanese Carlo Sada o al ticinese Simone Cantoni.

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