02 dicembre 2020

Da "Appunti brevi su Cremona" 1 di Gian Carlo Storti

 


Da "Appunti brevi su Cremona" 1 di Gian Carlo Storti

Percorso 2 La Città Medievale

Piazza del Comune, maggior vanto artistico della città, è l’esemplificazione dell’importante ruolo svolto da Cremona nell’epoca medievale. Prospetta sulla piazza il Torrazzo, possente torre merlata di 111 metri edificata in due momenti, ante 1267 la torre quadrata e tra il 1284 ed il 1305 il coronamento ottagonale. Ad esso si affianca il Duomo, esempio di architettura romanica-lombarda, iniziato nel 1107, danneggiato da un terremoto nel 1117 e consacrato nel 1196; in facciata spicca, oltre al protiro duecentesco ornato dal fregio dei Mesi di scuola antelamica, dalle statue dell’Assunta (a cui è intitolata la chiesa), dei patroni cittadini (i santi Imerio ed Omobono) di M. Romano (1310), il rosone di G. Porrata (1274). Un breve periplo permette di apprezzare il transetto nord, su via Boccaccino, del 1228, il complesso absidale ed il transetto sud del 1342. Nell’interno degni di nota sono il ciclo d’affreschi della navata centrale (Storie di Marie e di Gesù), realizzato tra il 1514 ed il 1522 da B. Boccaccino, G.F. Bembo, A. Melone, G. Romanino e dal Pordenone, il coro ligneo di G. M. Platina (1483-90) e la Grande Croce, quattrocentesca opera d’argenteria. Completano la piazza l’ottagonale Battistero del 1167, la Loggia dei Militi edificata nel 1292 ed il Palazzo Comunale, molto rimaneggiato, che riprende la struttura del broletto lombardo. Su piazza Sant’Agata, centro dell’espansione urbana sorta in epoca medioevale fuori dalle antiche mura romane, prospettano il palazzo Cittanova, eretto nel 1256 e la chiesa di Sant’Agata del 1077, dalla bella facciata neoclassica (di L.Voghera, 1845), che conserva la preziosa Sacra Tavola, opera di un anonimo pittore del XIII secolo. A breve distanza sorge la chiesa di Sant’Agostino, edificio monastico del 1339, con facciata di gusto gotico, mentre nell’interno si segnalano la cappella Cavalcabò con affreschi di scuola bembesca ed una tavola del Perugino.

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