22 settembre 2020

“Il dolore di Gesù nell’esperienza mistica di Maria degli Angeli (1841-1906)” di Vincenzo Capodiferro

 


Il dolore di Gesù nell’esperienza mistica di Maria degli Angeli (1841-1906)”

Nelle lettere e la testimonianza di vita dell’ultima priora del Carmelo di Bergerac



Il dolore di Gesù nell’esperienza mistica di Madre Maria degli Angeli priora del Carmelo di Bergerac” è un libro curato da Capodiferro Vincenzo ed edito da Segno editore, Tavagnacco, nel settembre del 2020. Madre Maria degli Angeli nasce il 24 maggio del 1841 a Périgueux, nella Nuova Aquitania, dipartimento della Dordogna, sede della Diocesi Petrocoricensis, suffraganea dell’Arcidiocesi di Bordeaux. Maria degli Angeli entra giovane, a 19 anni, il primo maggio del 1861, al Monastero del Carmelo di Bergerac. È ammessa a prendere l’abito il 21 novembre del 1861. Emette i suoi voti il 24 gennaio del 1863 e funge, a più riprese, la mansione di Priora, per 23 anni, dal 1883 fino alla morte, giunta nel 1906, cioè dall’età di 42. Il messaggio profondo di Suor Maria è legato al dolore di Gesù. Il Signore le manifesta tutto il disappunto per la corruzione della Chiesa e del clero, in particolare. Il lettore può seguire il seguito delle sue lettere, molto intense. Lo esprime pienamente in una lettera del 1901: «Guarda e vedi qual è il più grave e il più intimo dolore del mio cuore. Ebbene è quello che mi fanno provare i preti infedeli, quando ogni mattina mi divorano sull’altare e mi fanno discendere nel loro fango infetto, del quale sono insozzati». Ed ancora in una lettera al Padre Thuillier: «Egli si è presentato a me, durante l’orazione, con tre tavole, che mi mostravano tre categorie di Preti: i Preti indifferenti e tiepidi; i Preti ambiziosi, amanti del lusso; i Preti scandalosi. Sono rimasta esterrefatta!». Suor Maria diviene la discepola del dolore di Gesù, come Suor Faustina lo è stata della misericordia. In questa partecipazione profonda al dolore di Cristo, concessa per Grazia, Suor Maria prova l’abisso insondabile della Notte di San Giovanni della Croce, che in un certo senso è peggiore dell’inferno, ma anche la sublimità dalla pace dell’Eterno Trinitario. Le estasi di Suor Maria sono di dolore-amore-pace. Anche Paolo, come Francesco, era giunto a questo stato: Porto nel mio corpo le stimmate di Gesù. Il tradimento di Giuda addolora Gesù eternamente e si ripete eternamente in ogni celebrazione eucaristica. La vita di Suor Maria è nascosta, e si svolge quasi interamente tra le mura del Carmelo di Bergerac, in un luogo mistico. Il Monastero, fondato dai cordiglieri nel medioevo, subisce varie vicende: viene espugnato e trasformato in fortezza dagli ugonotti, poi nella Rivoluzione Francese viene di nuovo venduto e poi ripreso nell’Ottocento dal Vescovo De la Massonais, poi nell’età del Positivismo viene rivenduto e torna alla Chiesa solo nel nuovo millennio. Forse perciò le tracce di questa donna santa sono sparite. Ma Dio ha voluto che in qualche modo questo santo luogo, più volte sottrattogli dall’incuria umana, tornasse alla santa Madre Chiesa. Ringraziamo naturalmente Suor Monica di Atene per averci fornito delle preziose informazioni sulla vita di Suor Maria che abbiamo riportato nel testo. Suor Monica di Atene è stata l’ultima priora del Carmelo di Bergerac. Immersa nell’aere profondo della spiritualità carmelitana, Suor Maria, morta giovanissima, appena a 42 anni, come un albero fruttifero posto in un Eden, caccia gemme e pomi aurei. Vive intensamente il dramma della Passione, che Gesù le istilla nel suo seno amabile ed accogliente: il dolore di Dio è il tema centrale di tutta la sua esperienza mistica. Lasciamo al lettore la piacevolezza di poter seguire tutto il suo itinerario spirituale, intenso e forte, soprattutto per l’uomo d’oggi.

Vincenzo Capodiferro

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