25 aprile 2020

Tiziano Scarpa Occhi sulla graticola a cura di Marcello Sgarbi


Tiziano Scarpa

Occhi sulla graticola - (Edizioni Einaudi)

Collana: ET Scrittori
Pagine: 114
ISBN 9788806178734

Anche fra i talenti dell’ultima generazione la lezione di Gadda è ancora viva, se è vero come è vero che l’ingegnere viene citato perfino da un caposcuola come Pennac, caro a tutti gli scrittori più giovani. Tiziano Scarpa l’ha assimilata a dovere, e fra le righe della graticola si vede. Abile nel dipingere situazioni al limite della probabilità, virtuoso e inventivo nella gestione della sintassi, acuto quando legge nelle pieghe dell’anima, è compreso da ogni cosa e nello stesso tempo riesce a esserne al di fuori.
Osserva da lontano la scena, con lo sguardo vivace di chi ha capito tutto ma non ha bisogno di dirtelo: lo capisci da te.

Il distillato devitisiano, speziato e pungente (probabilmente a causa delle origini abruzzesi di Giampaolo), si presenta assai più diluito, acquoso e volatile; una volta esposto all’aria scolorisce fino alla trasparenza vitrea per un’estrema suscettibilità agli sbalzi di temperatura. Per contro, la lacryma Rumegotti non può vantare un bouquet altrettanto battente, si smaga in velati tendaggi olfattivi
di marzapani imburrati e caldarroste fredde. Rastremato come una medusa indispettita in fondo all’ex-vasetto di yogurt, il viscoso pastriccio non cede di un lumen il suo bianco squillante, color cumulonembo pannamontato all’orizzonte,
zucchero sfilacciato nel cielo di luglio, di faccia al sole in un pomeriggio adriatico”.

L’autocompiacimento è la cosa peggiore, ma solo quando sono io a compiacermi. Quando sono gli altri che hanno il coraggio di autocompiacersi in pubblico, io cado in adorazione. E li invidio. Non c’è niente di più interessante dell’autocompiacimento degli altri”.

Gli ‘Estratti’ manopoleschi raccolti qui di seguito te li ho sbobinati e rimontati
col taglia&incolla del Word sei punto zero. Una faticaccia, Alfredo futuro.
Queste chiacchiere vanno dunque immaginate in bocca a Tullio Parmesàn, rasoiate dalle sue labbra sottili a bilama Gillette Blue II: il labbro inferiore tira fuori la sillaba, il labbro superiore la taglia alla radice”.

Nel frattempo molta acqua è passata dentro le tubature: dopo due anni Tullio
le ha mandato una cartolina leggera come un senso di colpa”.

(c) Marcello Sgarbi


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