LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi a cura di Miriam Ballerini
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA
di Donato Carrisi
©
2019 I grandi tea ISBN 978-88-502-4468-3
Pag. 373 € 12,00
Un nuovo thriller
accattivante, ben congegnato e che invita il lettore a leggere,
pagina dopo pagina.
Siamo nel paese di
Avechot nelle Alpi.
Tutto ha inizio quando
l'agente speciale Vogel viene ritrovato pieno di sangue, parrebbe che
lui non si ricordi esattamente cosa sia accaduto.
Ecco che la storia si
snoda ricostruendo tutto quanto è avvenuto nel piccolo paesino: una
ragazzina scompare, all'inizio pare essere stata rapita,
probabilmente uccisa.
Vogel ha alle spalle una
brillante carriera, ma spesso ha ceduto alla tentazione di avvalersi
dei mass media, anziché delle classiche tecniche di investigazione.
Vuole risolvere a tutti i
costi i suoi casi, quando non ci riesce, ecco che si avvale di prove
messe lì ad arte. Tanto basta che lui sia sicuro che il colpevole è
quello.
Anche qui non tarda a
utilizzare i suoi metodi sporchi, perché tutti gli indizi fanno
pensare che il colpevole sia un professore che si è appena
trasferito nel paesino.
Il titolo ci riporta a un
serial killer del passato, salta fuori, infatti, una vecchia vicenda
di anni prima: stesse vittime con gli stessi particolari. Forse la
persona arrestata non è il colpevole, ma bensì lo è quel serial
killer che aveva lo stesso modus operandi ben trent'anni prima!
Non diremo come va a
finire la vicenda, né come mai, quando tutto pare finito, ritroviamo
l'agente in quelle condizioni. Se qualcuno non avesse ancora letto il
libro, o visto il film che ne è stato tratto, è bene che sia
soddisfazione personale arrivarci da solo.
Quello che dirò è che
ci sono alcuni tratti che mi sono piaciuti in particolare: il fatto
delle prove messe ad arte. In alcuni tratti il romanzo mi ha
ricordato un caso di cronaca piuttosto discusso; ancora oggi c'è il
dubbio se il colpevole catturato corrisponda o meno al vero omicida.
Quando il professore
viene messo in carcere viene pestato duramente dalle guardie. Non
sono nuova a storie di questo genere, reali. Da anni collaboro con
ergastolani e detenuti di vario genere, e mi ha fatto piacere che lo
scrittore ne abbia inserito una scena.
Inoltre, mi trova
d'accordissimo lo sdegno davanti alle trasmissioni che processano le
persone ben prima di un tribunale. Dei vari personaggi che si
aggirano in queste trasmissioni, alcuni senza capire davvero a quale
titolo lo facciano, che si prestano quali grandi esperti in materia
di omicidio.
Detto ciò, un libro che
consiglio, come quasi tutti quelli che ho letto, scritti da questo
criminologo e scrittore.
©
Miriam Ballerini
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