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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

La papessa nera a cura di Angelo Ivan Leone

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LA PAPESSA NERA La faccia che non vedete sbuffoneggiare è la faccia vera, pericolosa e seria della destra italiana. L'immortale Giorgio Gaber diceva: io non ho paura di Berlusconi in se, ma di Berlusconi in me. Oggi si può ben dire che il problema non è Salvini, ma chi verrà dopo Salvini, ossia dopo che il circo sarà finito. Ed ecco in questa foto una diapositiva di chi potrebbe venire dopo Salvini. Berlusconi si è storicamente sempre battuto, Salvini da solo o con la sua armata Brancaleone giallo-verde tendente al nero (un orrore solo a immaginarlo!) o con una bella alleanza (un patto d’acciaio, magari cinese!) di destra-destra in azzurro-nero-nerissimo quasi svastica, si abbatterà da solo. Andreotti storicamente non lo si è battuto mai. "Tutto cambia" c'era scritto in una comune hippy tanti anni fa "Gesù Cristo mai". "Ma non ho mai sporto querela, per un semplice motivo: possiedo il senso dell'umorismo. Un'altra cosa possiedo: un grande ar...

La grande bellezza di ‘quella’ Roma, che non è quella di oggi a cura di Angelo Ivan leone

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L’eterno duello: etica vs estetica La grande bellezza di ‘quella’ Roma, che non è quella di oggi di Angelo Ivan Leone D’Annunzio si circondava non di bellezza , ma di patacche. Ecco cos’è il Vittoriale : un museo di patacche, e pataccaro lo era anche nel modo di scrivere barocco e copiato, e copiato male, da Nietzsche. Shopenauer non aveva un pessimismo implacabile, ma un pessimismo che si poteva e si doveva affrontare con la via della liberazione dal dolore. Essa non era, nel suo grado massimo, la contemplazione estatica dell’opera d’arte che ne era solo un momento e dei più fuggevoli, relativi e aleatori, ma aveva il suo culime e apogeo nel nirvana che Schopenauer mutuava come concetto dalla filosofia indiana e come assunto filosofico dall’ epicureismo ellenistico più che romano. Chiarite queste postulatorie del ragionamento espresso nel video entriamo nel vivo e veniamo alla “ Grande Bellezza ” che l’autore riassume grossomodo in un primato della vita estet...

Paesaggi d'estate di Gianfranco Galante a cura di Vincenzo Capodiferro

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PAESAGGI D’ESTATE Idilli leopardiani nel ricordo dei viaggi dell’infanzia, di Gianfranco Galante In “Paesaggi d’estate. Affreschi dipinti a mente d’un pensare assai fluente” uscito nel 2018, presso Gianpi Sas a Varese, l’autore, Gianfranco Galante, ci offre dei veri e propri affreschi leopardiani, affondati nei fondali marini del ricordo dell’infanzia perduta. Vi si respira aria di quel pessimismo nostalgico che anima tutta la poetica dei nostri sud-diti (i soggiogati del sud). Sud è nostalgia per eccellenza. Ecco la platonica reminiscenza dei luoghi dell’infanzia! Si scende nei fondali di quell’iceberg freudiano-junghiano soggettivo-collettivo e qui si trova il ritorno , l’ eterno ritorno in quei “paesaggi d’estate”. È l’eterno ritorno del migrante nei luoghi dell’esilio, nella Sicilia, il cuore del Mediterraneo, un cuore palpante d’amore. Il tema forte è quello del viaggio, il viaggio che faceva l’emigrante da Milano alla Sicilia e dalla Sicilia a Milano, percorrendo tu...

I giorni della pazzia a cura di Angelo Ivan Leone

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I giorni della pazzia Tratto da: Onda Lucana®  by  Angelo Ivan Leone -Docente di storia e filosofia presso Miur G8 di Genova, poliziotti condannati a pagare quasi 3 milioni di euro per le violenze alla Diaz. Ogni generazione ha avuto la sua prova del fuoco, qualcuno diceva che: “ogni generazione ha avuto il suo Vietnam”. Ecco, quella prova del fuoco e quel Vietnam, per la mia generazione sono stati affrontati in una delle più belle città del nostro Paese, sempre troppo bello per chi lo deve abitare. La Superba macchiata da “una scena da macelleria messicana” come Ferruccio Parri alias il Maurizio della nostra Resistenza chiamò un’altra vergogna italiana in quel di Milano che lo aveva visto nascere, crescere, applaudire, trionfare e omaggiare fino al discorso del teatro lirico (16 dicembre del 1944) si consumò l’estrema ingiuria sul corpo del morto Benito Mussolini a Piazzale Loreto. https://youtu.be/RZBQ0Y6E0fI Per la nostra generazione non fu la collera ...

Il bullismo e la “generazione invisibile” di Antonio Laurenzano

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Il bullismo e la “generazione invisibile” di Antonio Laurenzano I recenti atti di vandalismo registrati in Provincia e “firmati” da alcuni minorenni ripropongono l’altro aspetto, ancor più inquietante, del disagio giovanile: il bullismo, un male sociale sempre più diffuso nel Paese. Un fenomeno di forte impatto che in Italia riguarda il 33% dei ragazzi in età adolescenziale. Un ragazzo su tre subisce episodi di violenza verbale, psicologica o fisica, come confermano le tante telefonate al numero verde istituito dal Miur. Si susseguono nel Varesotto iniziative e incontri per sensibilizzare ragazzi e famiglie sulle problematiche legate al bullismo: da Varese (progetto pilota all’Isis Newton con Polizia e Confconsumatori) a Luino (carabinieri in cattedra), da Tradate (agenzia formativa della Provincia) a Gallarate (meeting dei lions cittadini). La questione giovanile rappresenta il nervo scoperto della società. Da tempo si è aperta una frattura profonda fra l...

LA RIFORMA DEL FISCO di Antonio Laurenzano

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                LA RIFORMA DEL FISCO         di  Antonio Laurenzano            Ci risiamo! Si torna a parlare di semplificazioni fiscali, il solito tormentone di ogni Governo per rendere più trasparente il difficile rapporto fra Fisco e contribuente nell’ottica di un ordinamento tributario conoscibile nelle forme e comprensibile nei contenuti. Da tempo si avverte la necessità di un fisco semplificato che, oltre a ridurne la pressione, sostenga la crescita fronteggiando un’inflazione legislativa che produce incertezza e confusione. Tante norme (più di centodiecimila in vigore!) che, a volte in modo contraddittorio, regolano la stessa materia. Una proliferazione della normativa  che è causa non solo di uno scadimento qualitativo della legislazione tributaria ma anche della potenziale ignoranza della legge, con grave p...

Atto d'amore a cura di Angelo Ivan Leone

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Atto d’amore. Quella sirena che diede i natali a una delle città più belle che il mondo abbia mai avuto la fortuna di vedere edificate https://youtu.be/qfPTVX7Vul8 https://youtu.be/qfPTVX7Vul8                                                           di Angelo Ivan Leone Poco di meno di una regina e poco di più di una dea. Sembra d’ascoltarla quella sirena che diede i natali a una delle città più belle che il mondo abbia mai avuto la fortuna di vedere edificate. Si ascolta Napoli in queste parole che vanno cantate alla stregua di un sacro rito. Una confessione, anzi la Confessione in piena regola dinanzi all’assoluto di un prete, il mediatore tra noi (uomini) e Dio che, lungi dal sentirsi in virtù di questo ruolo, qualcosa a mezzo di un superuomo, si riscopre più uomo degli uomini, anzi, tanto per rimanere nelle parole del ...

L’ITALIA È UNA REPUBBLICA INFONDATA SUL LAVORO Riflessioni di filosofia del diritto a cura di Vincenzo Capodiferro

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L’ITALIA È UNA REPUBBLICA INFONDATA SUL LAVORO Riflessioni di filosofia del diritto La Costituzione italiana comincia con un valore importante: L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Ma forse i padri costituzionali si sono sbagliati? Questo principio fu caldeggiato soprattutto dalle vecchie forze socialiste, della sinistra vera, che non ha nulla a che vedere con la sinistra attuale. Il lavoro, il denaro, sono diventati miti utopistici, perché? Perché stiamo via via perdendo tutti i diritti del lavoro, conquistati a forza di lotte, battaglie, martiri? Possibile che ogni minima crisi possa del tutto invalidare tutto il processo di integrazione del lavoratore? Eppure il lavoro è nobiltà: nobilita l’uomo, è parte integrante della sua natura. Ma lo rende simile alla bestia. Qui sta tornando di brutto il fantasma dell’alienato di Marx. Ma da dove torna? Dai modelli neo-stakanovisti dei regimi post-comunisti, proprio da là. Ah! Povero Marx! Se tornasse a nascere...