21 settembre 2018

IL CAPOLAVORO DELLA MISANTROPIA a cura di Angelo Ivan Leone


IL CAPOLAVORO DELLA MISANTROPIA a cura di Angelo Ivan Leone
Si rimane stupiti e infinitamente ammirati dinanzi a questo manifesto della misantropia che ai più è passato come, paradossalmente, una sorta di inno all'amicizia diretto dall'immortale Monicelli. Naturalmente è una sorta di gioco di specchi e di rimandi come sempre è la ricerca della verità. Già quel titolo: "amici miei" può sviare e portare fuoristrada nell'opera della vera conoscenza di questo capolavoro. Il film, anzi, i tre film, vanno visti tutti e compresi fino in fondo perchè dicono e rammentano all'uomo l'eterna verità. Lungi dal ricordarli che "l'uomo è un animale sociale" come sosteneva il filosofo, il poeta più tragico, da sempre e anche, forse, più vero proprio per questa sua visione tragica della vita ricorda all'uomo che si è, fondamentalmente, soli e che la stragrande maggioranza delle volte dinanzi alla vita e alle sue scelte fondamentali c'è solo da avere il coraggio più grande: quello della solitudine.
Detto questo: CIPPA LIPPA, ora et semper e soprattutto: montala di più Rambaldo. Conte Mascetti: un amore che dura una vita.

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