18 settembre 2018

I LUPI DEL CALLA di Stephen King a cura di Miriam Ballerini


I LUPI DEL CALLA di Stephen King
© 2003 Sperling & Kupfer Editori S.p.A.
ISBN 88-200-3574-X Pag. 864 € 7,50

Quinto libro della saga della torre nera.
Il romanzo ha inizio con la descrizione di Calla Bryn Sturgis e dei suoi abitanti. Dove ogni venti anni circa, i lupi del Calla giungono e rapiscono i loro figli gemelli, riportandoli, poi, spenti, anormali.
E ora ci risiamo: è il momento del ritorno dei lupi. Gli abitanti si riuniscono e decidono, per la prima volta nella loro storia, di reagire.
Si imbattono in Roland e il suo gruppo e chiedono loro aiuto, per combattere queste orrende creature che giungono su cavalli grigi.
Roland e i suoi compagni, accettano l’incarico e a Calla Bryn Sturgis, conoscono Callahan, un reverendo che per gli appassionati di King è una vecchia conoscenza. Qui, infatti, lo troviamo dopo che nel libro Le notti di Salem, ha combattuto contro un vampiro.
King è sempre molto abile nel ripescare personaggi di altri romanzi, facendoli proseguire sulla loro strada, quasi fossero davvero delle persone reali, con la loro vita che procede e che si amalgama con quella di altri.
Padre Callahan è in possesso della tredici nera, un’altra sfera capace di trasportare in altri “quando”. E sarà loro di grande utilità per tornare a New York e difendere Calvin Torre, proprietario di un terreno dov’è contenuta la rosa. E cosa mai sarà questa rosa?
Una “chiave” per condurre alla torre nera?
Il libro prosegue, crescendo con i protagonisti. Susannah aspetta un bambino, ma non “umano” e, proprio alla fine della storia, posseduta dalla personalità di Mia, la madre dell’essere, fuggirà per partorire.
Vediamo Jake crescere e, suo malgrado, farsi di giorno in giorno cavaliere, proprio come Roland. E Eddie farsi più uomo e responsabile.
Per tutto il romanzo, di racconto in racconto, King ci fa partecipi dell’attesa della venuta dei lupi, che solo durante la battaglia finale si scoprirà cosa siano in realtà, e per quale motivo rapiscono i bambini.
L’autore sa protrarre la narrazione, portandola alla lunghezza voluta senza mai stancare, sapendo quando sia l’ora di smettere.
La saga della torre nera prosegue sviluppandosi in questo mondo creato appositamente per contenerla, con i suoi particolari, il suo linguaggio, gli usi e i costumi, e i personaggi descritti in modo magistrale.

© Miriam Ballerini

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