11 aprile 2018

LA SFIDA DI SPECIAL OLYMPICS di Antonio Laurenzano


LA SFIDA DI SPECIAL OLYMPICS
di Antonio Laurenzano

Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze.” E’ il giuramento solenne che il prossimo 27 aprile pronunceranno a Varese i 700 atleti con disabilità intellettive che parteciperanno ai Giochi regionali estivi di Special Olympics 2018 cimentandosi in dodici differenti discipline sportive: basket, golf, nuoto, bowling, tennis, ginnastica, calcetto, bocce, badminton, atletica leggera, pallavolo ed equitazione. Un evento di grande significato: lo sport come mezzo per favorire la crescita personale, l’autonomia e l’inclusione sociale della persona con disabilità intellettiva. Un processo di integrazione dai profondi risvolti umani. E’ questa la mission di Special Olympics, “programma di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi e adulti, con disabilità intellettive”, fondato nel 1968 da Eunice Kennedy negli USA e riconosciuto dal Comitato olimpico internazionale (CIO). Una risposta alla solitudine e alla emarginazione di chi è rimasto in credito con la vita per un sorriso non ricevuto da una società distratta da falsi valori.
Nel mondo sono circa 180 i Paesi che aderiscono a Special Olympcs che, grazie al prezioso contributo di oltre un milione di volontari, realizza annualmente più di centomila grandi eventi ai quali prendono parte cinque milioni di atleti. Una corsa ad ostacoli esaltata dalle imprese sportive di atleti speciali che restituiscono all’aridità quotidiana i valori fondamentali della vita. E saranno questi atleti che animeranno la cerimonia inaugurale dei Giochi al PALA2A di Varese dove arriverà la Torch Run, la staffetta di tedofori che dai giardini estensi porterà la torcia olimpica, simbolo di pace e solidarietà universale, fino al palazzetto di Masnago. Una cerimonia spettacolare presentata da Paola Saluzzi e Pier Bergonzi, una “festa carica di gioia con tanta musica e immagini”, curata dall’equipe di Valerio Festi, “per proporre qualcosa che rimarrà nella memoria della città”, come si augura Lella Ambrosetti, organizzatrice e membro del board nazionale di Special Olympics Italia. Per atleti, tecnici, familiari e volontari (una previsione di circa 2500 persone) sarà davvero un’emozione indimenticabile, legittimata dalla presenza di tanti campioni dello sport del passato: Rivera, Anastasi, Basso, Martinenghi, Ossola, Pozzecco, Bulgheroni, Meneghin, Luini, Croce. Una parata di stelle per far volare in alto la solidarietà, un vento che soffierà forte anche sulle altre città che ospiteranno gli atleti: Gallarate, Tradate, Casorate Sempione e Arsago Seprio.
Nelle parole di Giulio Velati, direttore regionale Lombardia di Special Olympics Italia, animatore infaticabile della manifestazione, la lettura autentica dei Giochi: “Lo sport può ridare la dignità a persone che rischiano di restare ai margini e regalarci uno spaccato di profonda umanità che ci fa capire che ogni ostacolo può essere superato per vincere tutti insieme la partita della vita.” Un messaggio chiaro, rivolto a tutte le componenti sociali del territorio “affinchè questi Giochi possano essere un momento di sensibilizzazione per instaurare rapporti duraturi e proficui con una realtà quasi sempre avvolta nel silenzio e nella malinconia di pochi.”
Conto alla rovescia dunque per un evento straordinario che si concluderà a Gallarate, in Piazza Libertà, domenica 29 aprile, con l’esibizione degli artisti del “Coro Divertimento Vocale”, un organico musicale di circa cento elementi, diretto da Carlo Morandi, fiore all’occhiello della “Città dei due Galli”. Effetti speciali per un’edizione dei giochi che sarà ricordata anche per la sua colonna sonora. L’inno degli Special Olympics di Varese porta la firma del compositore gallaratese Luca Chiaravalli, coautore della canzone vincitrice di Sanremo 2017, “Occidentalis Karma” di Francesco Gabbani. In collaborazione con Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio, ha regalato agli organizzatori la canzone FUNtastic, “una canzone dance, facile da cantare, una canzone per i supereroi dei giochi”, nello spirito cioè del pensiero del Presidente di Special Olympics Italia, Maurizio Romiti, ospite in passato dei lions gallaratesi: “La differenza la fanno loro, i nostri ragazzi”.
Tanto impegno, tanto entusiasmo, tanta passione per abbattere le barriere dell’indifferenza nel segno della solidarietà. Una sfida da vincere!

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono moderati e controllati quotidianamente.
Tutte le opinioni sono benvenute. E' gradita la pacatezza.

“Al di là dello spazio e del tempo. Il libro di Teneramata” di Ricardo Pérez Hernàndez a cura di Vincenzo Capodiferro

AL DI LÀ DELLO SPAZIO E DEL TEMPO La quinta dimensione: un’intuizione “indimostrata e indimostrabile all’evidenza dei sensi” “ Al di là ...