Lady Mafia, il fumetto cult ideato da Pietro Favorito, è ora anche un romanzo noir.
Lady Mafia: da fumetto a romanzo nel giorno dedicato a
tutte le donne.
Lady Mafia, il fumetto cult ideato da Pietro Favorito, è
ora anche un romanzo noir.
“C’è chi piange. Chi si dispera. Chi si rassegna. E chi
impazzisce. Io uccido!”, dice Veronica De Donato nelle prime pagine di Lady
Mafia. E il lettore immediatamente intuisce che quelle non sono parole al vento.
Ritmo incalzante e atmosfere pulp sono quindi gli ingredienti di questo libro
avvincente, pronto a far discutere e a dividere, come è nel destino di ogni cosa
che induca a pensare.
Paragonata per i suoi intrighi diabolici a Lady Macbeth,
Lady Mafia trae forza da un intreccio fitto come la rete di intercettazioni e
ricatti, rapimenti e agguati, che tengono il lettore incollato alle pagine. Ma
dietro la sua facciata da narrativa di consumo, gli inseguimenti hollywoodiani,
i tradimenti e i ripetuti colpi di scena nascondono in verità un messaggio di
denuncia, oltre che un intento impegnato: far luce sulla pervasività della
Mafia, una piaga terribile capace di estendere i propri tentacoli dappertutto.
In ogni città. In ogni posto. Anche laddove la Mafia viene combattuta. E oltre
il luogo comune che questo male sia un fenomeno riguardante soltanto il
sud.
Benvenuti dunque nel primo romanzo di Pietro Favorito, un
romanzo che la Cuore Noir Edizioni lancia nel mercato librario nazionale a
partire dall’8 marzo del 2018 e che ha per protagonista perlappunto una donna,
Veronica De Donato. Ma l’uscita nel giorno della festa delle donne non è
assolutamente casuale, come spiegato infatti dall’autore: “Ho voluto che Lady
Mafia uscisse l’otto marzo perché il mio romanzo è spudoratamente dalla parte
delle donne, come del resto il fumetto a cui il romanzo stesso è ispirato. Una
donna uccisa ogni due giorni dall’uomo che dice di amarla, il numero crescente
di donne quotidianamente vittime di violenza, sono dati che fanno sanguinare
occhi ed orecchie.” Ecco allora che Lady Mafia non è soltanto un personaggio
difficile e controverso, in certi momenti persino ripugnante, ma anche e
soprattutto un grido di protesta, attraverso il quale sottolineare la
drammaticità delle vite e l’angoscia di chi non può sentirsi tutelato da leggi
troppo indulgenti ed è costretto ad affrontare battaglie che da solo non può
vincere.
Il personaggio Lady Mafia dunque sembra essere il risultato
finale di un esperimento surreale e realistico al tempo stesso, che trasforma
una ragazza tormentata in un killer spietato. Dilaniata dall'assassinio della
sua famiglia e dalle violenze subite, Lady Mafia smarrisce la dritta via per
seguire quella della violenza, e in un lucido squilibrio mentale finisce con il
personificare il bene e il male, l'uomo e la donna, l'egoismo e la generosità,
la vittima e il carnefice. Il fatto, poi, che la protagonista di questa storia
sia una donna inevitabilmente accende i riflettori su un’altra problematica
legato al mondo della criminalità organizzata, ovvero come sta cambiando il
ruolo delle donne all’interno della mafia.
Favorito con questo romanzo si candida a diventare uno tra
i migliori autori italiani di noir, anche perché le sue pubblicazioni hanno già
respiro internazionale, visto che la sua Lady Mafia, nella versione a fumetti, è
stata tradotta in inglese ed in commercio in tutto il mondo grazie alla
piattaforma leader nel settore: Comixology. Un maestro nel creare personaggi
complessi e tremendamente introspettivi, Favorito tiene sempre alta la tensione
e costruisce meccanismi narrativi che portano alla luce il peggio che alberga in
tutti gli esseri umani e che fanno aumentare la rabbia di chi legge verso ogni
sistema corrotto e chi quel sistema lo corrompe. Accade quindi che Veronica De
Donato personifichi il male, il marcio che consuma e distrugge non solo lei in
prima persona, ma anche tutti quelli che le sono intorno. Difficile quindi dire
se il lettore possa affezionarsi o meno al suo personaggio e condividerne le
scelte, ma senza ombra di dubbio si renderà conto che se le istituzioni non
vigilano, purtroppo, al male, c’è il grande pericolo che si possa rispondere con
il male.
Senza svelare nodi e snodi della storia, che armonizza
elementi tra loro molto diversi, come l’odio e l’amore, la rabbia e il perdono,
il lato oscuro del cuore contrapposta a una mente lucida e criminale, possiamo
dire che Veronica De Donato è un donna tormentata e dalle mille personalità, un
personaggio in grado di suscitare negli altri soltanto sentimenti forti,
sentimenti, forse, persino peggiori di quelli che le straziano il
cuore.
“C’è chi piange. Chi si dispera. Chi si rassegna. E chi
impazzisce. Io uccido!” dice Veronica De Donato nelle prime pagine di Lady
Mafia. Ma a pronunciare queste parole è una donna già morta dentro e che ha
consegnato la sua anima al diavolo. E allora, proviamo a seguire il consiglio
che l’editor Andrea Corona ci dà nella prefazione del romanzo e allacciamo le
cinture, perché il viaggio di Lady Mafia sta per iniziare. E Veronica De Donato
è una che va veloce e che quando decide di partire non si prende il disturbo di
avvisare i passeggeri.
Trama: Ossessionata
dalla vendetta, Veronica De Donato fa ritorno a Foggia, sua città natia, per
unirsi ai vertici della mala locale sotto falso nome. Il suo unico scopo è
quello di trovare ed eliminare i mandanti e gli esecutori del brutale assassinio
di mafia che la rese orfana dieci anni prima, nonché di diventare il boss
più potente della Capitanata.
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