13 giugno 2017

"Non solo io - La mia storia " di Umberto Tozzi recensito da Miriam Ballerini

 NON SOLO IO – LA MIA STORIA                      Umberto Tozzi
© 2009 Aliberti editore  Pag. 109 € 15,50  ISBN 978-88-7424-475-1

Umberto Tozzi lo si conosce come musicista e cantante, in questo libro lo troviamo come biografo di se stesso.
Leggerlo è stato una sorpresa, perché sono venuta a conoscenza di tanti passaggi della sua vita che non conoscevo.
Di solito non m’importa molto cosa accade nella vita privata dei miei beniamini, e lui, di certo, lo è. Credo che un artista ci piace, ci accompagna con la sua arte, poi, ciò che accade nella sua quotidianità non dovrebbe riguardarci più di tanto.
Seguo Umberto da quando ero poco meno che adolescente, per me è stato un amico che c’è sempre stato e, ancora adesso, mi accompagna.
Ho voluto prendere il suo libro per capire cosa pensa delle case discografiche, di qual è stato effettivamente il suo percorso, per comprendere un poco di più come mai, alcuni suoi fan, gli rimproverano di non essere troppo caloroso nei loro confronti.
Io l’ho sempre visto come una persona riservata e timida e, adesso, posso dire di conoscerlo un poco di più.
Nel libro parla della sua infanzia, della gioventù; delle tante lacrime versate. Dei successi e degli insuccessi, non nascondendo nulla, nemmeno un carattere piuttosto permaloso.
Ci mostra il quadro dentro il quale s’è mosso in tutti questi anni, dipingendo a grandi linee il suo vissuto.
Parla poco della sua vita privata, a mio modesto parere facendo bene, perché la famiglia, gli affetti, sono esclusivamente nostri e vanno protetti.
Mentre ci espone un lungo sfogo che, probabilmente, è servito a lui per primo, proprio per scaricarlo, per lasciarlo andare. Per guardarlo da un punto di vista che sia un poco più distante del solo suo sentire.
Tante le persone incontrate: i musicisti, i grandi della musica, i grandi della discografia.
Qualche curiosità e qualche aneddoto.
Per chi ama questo artista, un modo per saperne un poco di più.
Bellissima questa frase: “La mia creatività è nata non solo per disturbare i miei pensieri, ma soprattutto i vostri, perché una canzone può far sognare, ma spesso prima ti sorprende, poi ti disturba, quindi ti fa pensare”.

© Miriam Ballerini

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