ADDIO EQUITALIA! IL 1° LUGLIO SI VOLTA PAGINA di Antonio Laurenzano
ADDIO EQUITALIA! IL 1° LUGLIO SI VOLTA PAGINA
di Antonio
Laurenzano
Conto alla
rovescia per l’addio di Equitalia: il 1° luglio si volta pagina.
Dopo circa dieci anni, finisce l’era della riscossione coattiva dei
tributi affidata a un soggetto privato (sottoposto a controllo
pubblico) che aveva sostituito nell’ottobre 2006 il tanto
chiacchierato e controverso sistema dei concessionari, in alcune
regioni del Paese al servizio dei potentati locali. Nasce la ”super
Agenzia” delle Entrate-Riscossione che gestirà tutta la complessa
filiera del Fisco: dai servizi al contribuente all’accertamento,
fino alla riscossione. Una poderosa macchina amministrativa con oltre
47 mila dipendenti in campo, compresi quelli finora in forza a
Equitalia.
Tutti i
rapporti giuridici pendenti, compreso il contenzioso tributario in
corso, si trasferiranno in capo al nuovo ente pubblico economico che
opererà in continuità d’azione con il passato sia nelle funzioni
che nelle procedure, con poteri accresciuti rispetto a Equitalia. Con
gli stessi strumenti di indagine patrimoniale oggi accordati
all’Agenzia delle Entrate e all’INPS, il nuovo soggetto avrà la
possibilità di accedere direttamente sui conti correnti bancari e
postali dei contribuenti al fine della riscossione delle somme
inevase. In particolare, se nonostante la notifica di un avviso di
accertamento esecutivo o di una cartella di pagamento il contribuente
decidesse di non versare le somme intimate, la “super Agenzia”
potrà acquisire facilmente dalle banche dati, in tempi rapidi, ogni
informazione necessaria per procedere in via cautelare o esecutiva
nei suoi confronti. Avrà quindi il potere di procedere al
pignoramento di stipendi, salari e altre indennità, nonché al
pignoramento dei conti correnti in modo diretto, recuperando ogni
credito erariale senza dover richiedere l’apposita autorizzazione
al giudice, oggi prescritta.
Il “grande
fratello” bussa alla porta. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione
si preannuncia più aggressiva di Equitalia, croce e delizia di tanti
contribuenti, con clamorosi e drammatici fatti di cronaca registrati
negli ultimi tempi. Non ci sarà la promessa riduzione, né tantomeno
l’eliminazione della riscossione coattiva. Anzi aumenta l’incubo
per ogni contribuente. L’ente comunque dovrà operare nel rispetto
della trasparenza e della pubblicità ma soprattutto, come assicura
la legge istitutiva n. 225/2016, dovrà non derogare dai principi di
legalità e imparzialità. Basterà tutto questo per vincere le
riserve già manifestate da più parti circa l’accentramento di
poteri in un unico soggetto? Grazie agli accresciuti poteri del nuovo
ente collegati all’utilizzo delle banche dati, l’obiettivo
dichiarato del Fisco è quello di arrivare a una inversione di
tendenza nei risultati finora deludenti delle procedure esecutive,
con un tasso di recupero del 18% registrato nel 2015. Per l’anno
in corso si vorrebbe arrivare all’85%! Autunno caldo … in arrivo!
E’ pur vero che, come in ogni procedura di liquidazione che si
rispetti, con la “chiusura” di Equitalia, un regalo ai
contribuenti è stato fatto. Anche l’evasione fiscale è stata …
scontata con la “rottamazione” delle cartelle di pagamento.
“Sconti pazzi a tutti!”: cancellati sanzioni e interessi di mora.
Il Ministro Padoan ringrazia. Resta comunque senza risposta una
domanda: perché mantenere ancora in vita l’odioso medievale aggio
della riscossione in un servizio non più gestito da una società
privata? Retaggi del passato, duri a scomparire!
Ma, al di là
di ogni pur legittima riserva, c’è da augurarsi che la nuova
Agenzia Entrate-Riscossione rispetti il regime di “cooperative
compliance” operativo fra Fisco e contribuente nel corso
dell’ultimo triennio che ha dato buoni risultati, con una
diminuzione significativa del contenzioso. Un Fisco collaborativo e
ragionevole che comprenda le difficoltà dei contribuenti,
abbandonando ogni carattere vessatorio. Un Fisco che operi
all’interno di “un ordinamento tributario conoscibile nelle forme
e comprensibile nei contenuti”. Da anni il contribuente italiano è
chiamato a fare i conti con un proliferare della normativa fiscale
che è causa non solo di uno scadimento qualitativo della
legislazione tributaria ma anche della potenziale ignoranza della
legge, con grave pregiudizio della certezza del diritto, divenuta una
chimera! Alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione il compito di
rendere credibile il rapporto Fisco-contribuente. Una sfida o forse
l’ultima chance per azzerare reciproche diffidenze nel segno di
una (difficile) “pax fiscale”.
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