YELICE, PREMIATA SUL “RISPETTO” di Vincenzo Capodiferro
YELICE, PREMIATA SUL “RISPETTO”
Una giovane donna
promettente e dinamica, la quale ci offre una sfida culturale molto intensa
Yelice Feliz Torres, la giovane donna della
Repubblica Dominicana, che vive in Italia da tanti anni ed ha pubblicato
ultimamente il libro “Forse c’è bisogno dei sogni”, con Fara Editore di Rimini,
non finisce di stupirci. Infatti ultimamente ha vinto il primo premio, proclamato
dalla giuria popolare, il 21 novembre a Modena, in occasione della Giornata
Mondiale della Filosofia 2016, promossa dall’Unesco e dalla Fondazione degli
Amici di R. Ron Hubbard, sul tema “L’anatomia del rispetto”. Il tema del
rispetto oggi è un tema molto sentito. La parola rispetto deriva da “respicio”
che significa letteralmente voltarsi a guardare, cioè guardare con attenzione.
Dobbiamo superare il gran male dell’indifferenza che ci avvolge, come già aveva
notato la grande anima di Santa Teresa di Calcutta. Il senso del rispetto
potrebbe essere veramente raffigurato con la parabola del buon samaritano: fu
l’unico a voltarsi a guardare i bisogni del fratello. La maggior parte degli
uomini sono come quel sacerdote e quel levita, che passarono oltre. Noi non
vediamo le necessità del prossimo, abbiamo gli occhi accecati dal nostro
egoismo. Come scrive la Nostra: «Elementi del rispetto sono l’umiltà, l’amore e
la prodigalità. L’umiltà è il presupposto, perché per rispettare gli altri
bisogna guardarli dal basso, non dall’alto, come segno di inferiorità. L’amore
è il fiore, che sorge da forti radici. Uno che rispetta senza amare è vuoto,
come anche uno che ama senza rispetto è soltanto invadente. L’amore del
prossimo è il completamento del rispetto. Pensiamo per un momento al grande
amore che Dio ha avuto per noi e al rispetto che ci ha riservato, concedendoci
la totale libertà, anche di rinnegarlo. Il libero arbitrio ci permette di
scegliere tra bene e male, anche fino agli eccessi. Il frutto del rispetto è la
prodigalità, la quale genera la generosità, la benevolenza, sia per se stessi,
ma anche per gli altri». Il rispetto è il fondamento di ogni società.
L’educazione al rispetto deve partire dalle famiglie, così che possa incidere
con più energia anche nella convivenza sociale. Dobbiamo imparare a rispettare
noi stessi, perché solo chi sa rispettare se stesso può rispettare anche
l’altro. Solo chi ama se stesso, può imparare anche ad amare l’altro. Yelice
nasce a Santo Domingo nel 1979. Vive un’infanzia felice nella sua terra natale.
Nonostante il forte dolore arrecatole dalla perdita del papà in età molto
giovane, ella ha continuato con determinazione nella ricerca del senso più
profondo della vita. Ha compiuto un percorso universitario a Santo Domingo in
studi di economia. Dopo è venuta in Italia, seguendo la sua famiglia. Vive da
tanto a Varese, una città bella, verde e spettacolare. All’inizio ha sofferto
molto, perché le consuetudini di vedere strani volti stranieri suscitavano
delle reazioni poco socievoli e quasi di diffidenza. Però nell’arco degli anni
le cose sono cambiate moltissimo. Questa città ha saputo ben accogliere il lato
positivo e solare delle persone che provengono da altri lidi. Si è consolidata
così una convivenza sociale e civile molto bella. Questa è stata l’esperienza
più profonda del “rispetto” che è stata vissuta da questa giovane donna a
Varese.
Vincenzo Capodiferro
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