06 giugno 2016

TERRORE PROFONDO Dario Argento recensito da Miriam Ballerini

TERRORE PROFONDO Dario Argento 
sezione a cura di Gianni Pilo
© 1997 Newton & Compton Editori  ISBN 88-8183-597-5
€ 5,00  Pag. 470

Per gli appassionati di Dario Argento, questo libro è una vera chicca. È stato preceduto da un altro volume Profondo Thrilling che, purtroppo, non sono riuscita a trovare.
Terrore profondo raccoglie le trame di 6 film del famoso regista: Suspiria, Inferno, Phenomena, La porta sul buio, Opera, Demoni.
I testi non sono stati scritti dal regista, ma romanzati da diversi scrittori: Luigi Cozzi, Nicola Lombardi, Antonio Tentori, Igor Scanner e Massimo Brando.
Il tutto inizia con il racconto di un tizio che entra a visitare il museo di Dario Argento “Profondo rosso”, sito a Roma. Scende nello scantinato e qui… vive tutte le storie che seguiranno.
I film trasposti in questo libro sono riprodotti in modo che li si legga, ma che si vivano d’immagini. Per me che ho visto tutti i film, è stato come rivivere le scene inquietanti della pellicola, provando gli stessi brividi.
Ovviamente è un libro per gli amanti del genere, che non saltino sulla sedia alla prima scena cruda che incontrano.
Perché, si sa, anche leggere ci trasporta con la fantasia, facendoci immaginare quanto è stato scritto. Forse la scrittura rende meno feroci alcune scene, ma di sicuro sanno portarci là dove desiderano.
Un grande pregio di questa raccolta è che in essa è contenuta la biografia di Dario Argento, per scoprire che non è nato col cinema horror. Mentre, in fondo, possiamo leggere delle appendici dove poter curiosare nel mondo di Argento, fra le schede tecniche dei suoi film e di quanto ha realizzato in tv.
Una sorta di enciclopedia horror dedicata a questo grande regista che riesce sempre a farci paura.
I film qui narrati sono alcuni dei gialli, altri storie paranormali, altri ancora horror. Argento spiega che le sue storie non sono nate per essere scritte, ma per venire rappresentate. Inoltre, puntualizza che lui non li giudica dei veri e propri horror, ma degli studi sui tempi narrativi e sulla tensione.
Sicuramente la tensione non manca, sia che li si legga, o li si guardi.

© Miriam Ballerini


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