La fattoria delle coccole ad Appiano Gentile
LA FATTORIA DELLE COCCOLE
Ad Appiano Gentile, in provincia
di Como, da giugno 2014 è possibile visitare la fattoria delle coccole, il più
grande, per estensione e numero di animali, modello di fattoria dove gli
animali da reddito, sono stati salvati da situazioni di maltrattamento e/o
morte certa. Qui vengono cresciuti e coccolati come animali domestici. Un luogo
di pace e serenità dove coccolare asinelli, pecore, mucche, maiali, capre... e
sensibilizzarsi a uno stile di vita cruelty-free e veg!
Sabato 18 giugno ho avuto modo
di visitare la struttura e intervistare una socia fondatrice
dell’associazione, Stefania Balzarotti.
Miriam Ballerini e Stefania Balzarotti
L’idea della struttura è nata essenzialmente da tre
persone: la presidente Bianca Tagliabue, Guido Gerletti e Stefania Balzarotti.
Lavoravano tutti nella stessa
azienda e, i primi animali, li tenevano nel parco aziendale. Da allora di
strada ne hanno fatta, aprendo la fattoria delle coccole ad Appiano, che da
settembre avrà una nuova sede. Un’altra struttura a Guanzate e, in Valle
d’Intelvi, un alpeggio a Orimento; dove è possibile soggiornare in un albergo
con otto camere e trascorrere una settimana da pastore. Oppure, semplicemente
concedersi una vacanza in mezzo alla natura e agli animali.
Tutto ciò è stato possibile grazie
alla raccolta fondi che si svolge vendendo dei loro prodotti: tramite attività
rivolte ai bambini e alle scolaresche, incontri benessere, sponsor, campagne
adozioni e semplici offerte donate da chi visita le strutture.
Dai pochi esemplari con i quali
tutto ha avuto inizio, ad oggi, sono stati salvati trecento animali e, mi
raccontano i soci fondatori, il loro obbiettivo è di arrivare a mille.
Nel tour ci ha accompagnato
Lisa, una giovane volontaria, che ha raccontato a me e a un gruppo di
visitatori le storie di alcuni animali.
Bianca – Miriam – Lisa –
Stefania
Appena arrivata sono stata
accolta dalla più giovane volontaria, di soli cinque anni! Annasole! Un nome
che già contiene in sé la luce necessaria che ha chi ama gli animali. Mi porta
in diversi box, raccontandomi alcuni aneddoti. Grazie alla piccola Annasole ho
provato la fantastica emozione di farmi succhiare il dito da un piccolo
agnellino. Un momento indescrivibile!
Con Lisa cominciamo il giro dai
maiali, con Giuseppina, una grossa scrofa, cieca da un occhio, che abita lì con
la sua famiglia d’origine. È la prima volta che in Italia una famiglia di
maiali ha l’occasione di passare tutta la vita insieme. I maiali, cosa che a
ben pochi è nota, sono molto intelligenti, si dice anche più dei cani. Il loro
grado di apprendimento è paragonabile a quello di un bambino di cinque anni.
Alcuni di loro, ci viene fatto
notare, hanno la coda e le orecchie mozzate; perché negli allevamenti, vivendo
in uno stato di stress continuo, arrivano a farsi o fare del male, in atti di
vero e proprio autolesionismo.
Giuseppina con Elisa, la
volontaria che l’ha salvata e adottata
Tutti i maschi, di ogni specie animale, vengono castrati,
perché l’intento della fattoria non è quello della riproduzione, ma bensì la
salvaguardia degli esemplari salvati.
La maggior parte degli individui
arrivano da allevamenti non a norma, oppure da persone che non li accudivano
con i dovuti modi. O ancora, perché rimasti feriti o malati e perciò, per
l’allevatore, di nessuna utilità.
La visita continua nel recinto
delle pecore e delle capre, dove sono ospitati anche galli, galline e
un’anatra.
Il recinto degli ovini
Ci viene raccontata la storia di una pecora maschio,
della sua via crucis fra varie operazioni per salvargli una zampa. Non
essendoci utilità nel guarire un animale da reddito, ci sono pochi veterinari
che sanno operare in questi casi; la povera pecorella è stata portata fino a
Lodi per essere sottoposta agli interventi necessari.
Tutti gli animali che ancora sono
alla fattoria della coccole non possono essere condotti all’alpeggio, perché
non ancora introdotti nel gregge, o perché sono in degenza.
Passiamo alla stalla dei vitelli,
dove si può entrare per provare quale sensazione dia essere leccati da una
mucca!
Sono presenti anche una trentina
di conigli, portati lì in seguito all’operazione “nonno coniglio”.
Purtroppo un signore anziano
teneva fino a tre animali in una gabbietta da cattura; in una condizione di
vita inimmaginabile. I nipoti sono intervenuti per portare in salvo le povere
bestiole che, adesso, vivono in un grande recinto, in armonia e tanto spazio.
Da ultimo ci rechiamo al recinto delle caprette, dove ci
viene spiegato cosa accade a un animale al quale viene inserita la targhetta
alle orecchie, obbligatoria per legge. Solo che, spesso, viene messa
all’animale quando questo è troppo piccolo, rovinandogli le orecchie nel
migliore dei casi, portandolo alla morte nella peggiore delle ipotesi.
In un recinto ci sono dei maiali vietnamiti, uno dei quali è
stato trovato abbandonato nel parco pineta.
Non posso che aggiungere di aver vissuto un’esperienza
forte, la mia sensibilità nei confronti degli animali non regge a certe
vicende, nelle quali gli esseri umani si dimostrano, troppo spesso, non così
umani.
Per fortuna ci sono persone che dedicano il loro tempo e il
loro amore a queste creature che provano le nostre stesse emozioni. Il rispetto
è loro dovuto, perché alle persone è stata donata l’enorme opportunità di
vivere su un pianeta che funziona, proprio per la sua diversità di vita e di
forme. Credere di essere superiori, sfruttare fino allo sfinimento; creare come
succede al giorno d’oggi, allevamenti intensivi che non hanno nessun riguardo
dell’animale, ma tendono solo alla produzione e alla vendita insensata, non
fanno bene a nessuno.
Consiglio a chi ne ha l’opportunità una visita alla fattoria
delle coccole, per scoprire tante curiosità su animali ai quali, troppo spesso,
si da poca attenzione. Sarà possibile visitare la struttura ancora
solo sabato 25 giugno, poi il centro di Appiano chiuderà, fino a nuova apertura
a settembre nel nuovo centro. Tutto le attività vengono spostate per il periodo
estivo all’alpeggio.
Qui di seguito tutti i riferimenti:
VISITE
ESTIVE: SABATO ore 10-13 / 14-18.
Ingresso LIBERO e senza prenotazione, i cani dei visitatori NON sono ammessi (perché sono presenti altri cani in Fattoria e per evitare situazioni di stress per tutti - bipedi e quadrupedi).
Ingresso LIBERO e senza prenotazione, i cani dei visitatori NON sono ammessi (perché sono presenti altri cani in Fattoria e per evitare situazioni di stress per tutti - bipedi e quadrupedi).
V. De
Gasperi 38, Appiano Gentile (Co) 370/3192642 (dopo le 19). Visite: sabato
10-13/14-18.
PER
DONAZIONI ALLA FATTORIA DELLE COCCOLE E ADOZIONI DI ANIMALI:
IBAN: IT40T0569650870000026054X67
CONTO CORRENTE POSTALE:
IT55W0760110900001025970771
IBAN: IT40T0569650870000026054X67
CONTO CORRENTE POSTALE:
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GESTORI:
-Bianca
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sito web http://www.ingaia.it
© Miriam Ballerini – foto © Aldo Colnago
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