Chi perde paga di Stephen King recensito da Miriam Ballerini
© 2015 Sperling & Kupfer
ISBN 978-88-200-5903-3 Pag.
470 € 16,92
Quando uscì Mr Mercedes,
il penultimo romanzo di King, già si sapeva che sarebbe stata una trilogia.
Ebbene, Chi perde paga, è
il secondo volume dove possiamo rincontrare il detective in pensione Hodges,
gli amici che abbiamo conosciuto nel primo volume e anche, seppur immobile in
una stanza, il serial killer di Mr Mercedes.
Questo romanzo mi è piaciuto di
più, mi ha coinvolta e ha spinto la curiosità di vedere come andava a finire,
facendomi inseguire la storia dentro le pagine.
Si parla di Rothstein, uno
scrittore che, dopo il primo capolavoro in cui compare il personaggio Jimmy
Gold, nel secondo libro relega il suo eroe a un ruolo che a Morris Bellamy non
piace proprio.
Saputo che lo scrittore si è
ritirato, lui e due compari penetrano nella sua casa per derubarlo. Morris lo
uccide, perché si sente tradito dalla penna dello scrittore.
Ruba i soldi dalla cassaforte, ma
per Morris il tesoro più prezioso riguarda un numero considerevole di
blocchetti scritti a mano dove lo scrittore, negli anni, ha scritto altri due
romanzi, riscattando Jimmy Gold.
Morris uccide anche i suoi
complici.
La vita a volte è davvero
assurda, anche nei romanzi, perché non viene preso per questi crimini, ma bensì
perché, ubriaco, stupra una donna e si becca 30 anni di carcere.
Nel frattempo, vicino a casa, ha
sepolto in un baule il suo tesoro.
La sua casa viene acquistata da
una famiglia che ha due figli, Pete trova il tesoro.
Suo padre figura fra una delle
vittime di cui tanto si è narrato in Mr Mercedes, la sua famiglia ha
bisogno di soldi e lui pensa bene, tramite lettere anonime, di recapitare loro
500 dollari al mese per aiutarli. Ma anche per Pete il vero tesoro sono i taccuini
e le storie che contengono.
Lo storia si fa intricata e
arriva al suo apice di tensione quando Bellamy esce dal carcere e torna a
cercare i taccuini, avido di sapere cosa contengano. In fondo ha aspettato
trent’anni per poterli leggere! Ma con sua sorpresa il baule è vuoto!
Arriva a Pete e qui entrano in
scena il detective e i suoi amici, i quali, interpellati dalla sorella del
ragazzo che si dice preoccupata per il fratello, scopriranno tutta la vicenda.
L’ossessione per la storia di
Jimmy Gold, la ritorsione contro lo scrittore che ha maltrattato il suo
personaggio, agli amanti di King ricorda un poco Misery non deve morire.
Ma qui è tutta un’altra storia.
Il finale ci fa già intuire come
potrebbe cominciare il terzo libro della trilogia… lo aspettiamo avidamente!!!
Dai tre romanzi sarà tratta una
serie televisiva.
© Miriam Ballerini
Commenti
Posta un commento
I commenti sono moderati e controllati quotidianamente.
Tutte le opinioni sono benvenute. E' gradita la pacatezza.