Giustizia negata di Tami Hoag, recensione di Miriam Ballerini
GIUSTIZIA NEGATA di
Tami Hoag
© 2000 Sperling & Kupfer
ISBN 8022264197809 Pag. 404 € 4,80
Giustizia negata è un
thriller ben congegnato, che mi ha appassionata e trascinata nella sua storia,
dall’inizio alla fine.
Dalla nota dell’autrice scopriamo
che, il territorio nel quale il romanzo è ambientato, è il French Triangle, che
comprende la regione francofona della Louisiana.
L’autrice è innamorata di quella
zona, che definisce unica dal punto di vista naturalistico, socio-culturale e
linguistico. Qui, infatti, si parla il cajun, un dialetto francese.
Raccolti aneddoti e tradizioni,
vi ha immerso il suo libro.
Pamela Bichon è stata uccisa in
maniera orribile; la scena del crimine dimostra chiaramente che l’assassino ha
seguito un macabro rituale. Unico indiziato è Marcus Renard che, nei giorni
precedenti la morte della ragazza, aveva dimostrato una morbosa attrazione nei
suoi confronti.
Nonostante ciò, al processo viene
scagionato da tutte le accuse.
Nel padre della vittima, nella
gente, negli stessi poliziotti, scatta la molla della vendetta, travestita
subdolamente da giustizia.
Ampio spazio trova nel romanzo
questo concetto, aprendo diverse riflessioni personali e sociologiche.
L’unica che resta saldamente
attaccata alla vera giustizia e alla ricerca della verità, è il vice sceriffo
Broussard.
Da quel momento i suoi giorni
sono funestati da veri e propri attacchi alla sua persona, sia da parte dei
colleghi, che da qualcuno che tenta più volte di ucciderla.
Marcus Renard, grato del suo
aiuto, comincia ad avere per lei delle insane attenzioni, mentre un
violentatore che segue lo stesso modus operandi dell’assassino di Pamela,
comincia a seminare il terrore nella zona.
Fourcade, l’investigatore che ha
seguito il caso della Bichon, si accorda con la Broussard e, nonostante sia
convinto della colpevolezza di Renard, inizia un’indagine ufficiosa con la
collega.
Fra i due scatta la passione, ma
tutto si amalgama alla perfezione con la trama. Insinuandosi nella ricerca fra
i vari sospetti sui quali l’autrice è abile a deviare l’attenzione del lettore.
Solo alla fine si verrà colpiti
dalla realtà, una soluzione per niente scontata o semplice.
Un thriller scritto con perizia,
appassionante e che funziona.
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