Photo Center Chiasso: l'associazione
PHOTO CENTER CHIASSO:
L’ASSOCIAZIONE
Circoli. gruppi e club
fotografici ce ne sono in grande quantità.
Di solito sono formati da persone
amanti della fotografia che si incontrano periodicamente per discutere di
quest’arte, spesso organizzando mostre fotografiche e gite per dare occasione
di scattare immagini.
Quando, sabato 12 aprile 2014
sono andata all’inaugurazione di una nuova associazione fotografica, non mi
aspettavo nulla di diverso.
Invece, dopo poche parole
scambiate con i promotori di questa nuova associazione, mi sono accorta che
qualcosa di nuovo sul fronte c’era!
Ettore De Rosa, Michele Racah, e
Mattia Sini, mi sono sembrati fin da subiti decisi a smentire l’immagine che mi
si stava profilando.
Tutti tre questi signori sono
degli appassionati di fotografia e, dopo alcune deludenti esperienze presso dei
foto club, hanno deciso di unire le loro forze per amalgamare degli ingredienti
che siano diversi dai soliti.
L’intento del Photo Center di
Chiasso è quello di unire chi è appassionato di fotografia e abbia voglia di
crescere e imparare nuove cose. Tanti sono, come in tutti i campi artistici,
quelli che si credono arrivati, peccando a loro scapito di nuove esperienze.
La loro arte vuole inoltre aprirsi per dare un aiuto a chi ne ha più
bisogno. Ecco il perché di questo mio articolo, ispirato dalla loro prima
iniziativa che sarà quella che farà da apripista a tutte quelle future.
Il 10 e l’11 maggio 2014 presso
la Chiesa del Gesù - sala conferenze in via Primo Tatti a Como, ci sarà una
mostra fotografica intitolata “Per il pane quotidiano”. Il ricavato della
vendita delle opere esposte da Facundo Bassi, Ettore de Rosa, Michele Racah,
Andrea Sala e Lorenzo Sala, sarà devoluto alla mensa Famiglia vincenziana.
Un’ iniziativa che non può che
incontrare il mio plauso e, spero, anche quello delle persone che vorranno
andare per dare un loro contributo. Sicuramente viviamo un momento di crisi
profonda, non solo monetaria a parer mio, ma, come spesso noto intorno a me, di
un’aridità di pensiero che schiaccia la testa alla filantropia; una delle
caratteristiche dell’uomo che mai dovrebbe andare messa in secondo piano.
Andare all’inaugurazione di
un’organizzazione fotografica e trovarsi di fronte a chi voglia mettersi in
gioco per donarsi, merita davvero un grosso incoraggiamento.
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