Lettera a VareseNews: la Ricerca è un'esperienza

Cara VareseNews,
periodicamente viene fuori il lamento, pienamente giustificato in termini impiegatizi, dei ricercatori italiani.
Hanno ragione, perchè purtroppo in Italia la ricerca in ambito accademico, cioè quella che serve massimamente all'industria, è troppo poco legata al business, come avviene ad esempio negli USA, e questo porta a stipendi da fame per chi ricerca di mestiere.

C'è pero' un'altra ricerca che noi europei ed in particolare italiani sperimentiamo più spesso: è quella che porta alla soddisfazione gratuita, all'appagamento che prescinde ed anzi spesso cozza coi bisogni materiali.
La ricerca in sè non è infatti un finanziamento, non è una laurea o un dottorato: è in fondo semplicemente un'esperienza, una fiamma che si accende e che dà calore, pienezza all'esistenza, speranza ai propri orizzonti.
Noi italiani in questo siamo maestri, perchè un'immagine, un alfabeto nuovo, dei versi antichi, piuttosto che quel parametro mai considerato della tale equazione ci emozionano, ci rendono più ricchi e più vivi anche se siamo morti di fame.

Si cambi dunque, se serve all'impiego, ma non troppo, siamo italiani.

Antonio di Biase

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