26 settembre 2012

Stragi del sabato sera: come prevenire lutti e dolori




STRAGI DEL SABATO SERA : COME PREVENIRE LUTTI E DOLORI
L’alcol il killer del weekend - Gli effetti di una drammatica emergenza sociale
 
Stragi del sabato sera: una cronaca senza fine, un bollettino continuo di morti sulle strade. Tanti ragazzi e ragazze che, nel cuore della notte, andando incontro a un assurdo destino, spezzano tragicamente la loro vita lasciando nel dolore profondo i propri genitori, derubati di sogni e speranze. E una vita spezzata in giovane età è un problema sul quale interrogarsi, che riguarda cioè l’intera società. Da angolature diverse lo hanno fatto i relatori nel corso di un recente Convegno Lions. Nell’aridità delle cifre è emersa una realtà impressionante, fatta di lutti e disperazione. Nel periodo 2001-2009 sono stati rilevati in Italia 216.734 incidenti, i feriti oltre 3 milioni di cui il 25% con lesioni permanenti, le vittime 52.341! “E’ scomparsa una città di provincia!...”  E gli incidenti stradali causati da consumo di alcol sono la prima causa della mortalità giovanile. Inquietante il viaggio compiuto nell’oscuro pianeta dell’alcolismo giovanile per fare luce sui tanti aspetti di un male sociale che, secondo i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità, presenta elementi allarmanti: -il primo bicchiere di vino in Italia viene consumato a 11-12 anni, contro la media europea ferma a 14 anni e mezzo;
-sono circa 800.000 i giovani di età inferiore a 17 anni che hanno consumato nel 2008 bevande alcoliche, di cui oltre 400.000 in modo problematico, con rischio cioè di dipendenza; -il 7% dei giovani dichiara di ubriacarsi almeno tre volte alla settimana, con forte aumento del consumo di alcol fra le ragazze.Un quadro sociale devastante, una fotografia impietosa che mette a nudo il profondo disagio giovanile presente nella nostra società.  Ma cosa c’è dietro lo sballo da alcol del sabato sera, qual è la molla che spinge il giovane verso un pauroso salto nel buio? Tre tipologie di alcolismo, tutte riconducibili al forte disagio giovanile presente nella odierna società: l’alcolismo come modalità di integrazione nel mondo degli adulti (effetto trasgressione), l’alcolismo come auto-medicazione (medicina per il malessere interiore), l’alcolismo come risposta irrazionale alle difficoltà di affrontare il rapporto con la vita (fuga dalla realtà). Una fragilità psicologica dei ragazzi dietro la quale si nasconde la polverizzazione della famiglia, cellula primaria della società. La famiglia privata del suo ruolo di formazione educativa costituisce fattore negativo della problematica giovanile e una famiglia divenuta invisibile non aiuta il giovane a capire il valore della vita. Il giovane deve essere recuperato prima che sia tardi attraverso un percorso di responsabilizzazione sociale, fatto di stimoli e interessi. Dal tunnel dell’alcol si esce attraverso una intelligente azione di prevenzione che deve basarsi su legami familiari solidi e sicuri. Va superata cioè “l’incapacità di connessione” fra adulto e giovane: occorre parlare, dialogare con i giovani, scrutare nel loro mondo interiore, saperne leggere in tempo i silenzi e le ansie prima che il disagio diventi pericolosamente devianza. Un viaggio per molti…senza ritorno! E’ nella famiglia, in sinergia con la scuola, “per un’alleanza educativa”, che va promossa l’educazione alla legalità, per far coniugare ai giovani la libertà con il senso del dovere. Prevenzione dunque per una vera “cultura della sicurezza” la quale deve passare altresì attraverso misure legislative più severe (introduzione nel Codice penale del reato di “omicidio stradale”), il potenziamento dei controlli su strada con adeguati strumenti operativi, rafforzando le risorse umane ed economiche delle forze di polizia.  In questa sfida sociale, lanciata per far capire ai giovani che “la vita va vissuta e … non va bevuta”, non può mancare una informazione precoce dei rischi connessi all’uso di alcol. E proprio nell’ottica di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tragica emergenza sociale, il Multidistretto Lions 108 Italy ha scelto il tema “I giovani e la sicurezza stradale” quale service nazionale 2012-2013.

Antonio Laurenzano

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