28 agosto 2012

Zanna blu di Carmelo Musumeci



          “Zanna Blu” di Carmelo Musumeci



Un racconto commovente che narra le avventure di un ergastolano, Carmelo Musumeci, nelle vesti di un Lupo, Zanna Blu. Un racconto carnevalesco che include il concetto di persona come “maschera”, la maschera di un Lupo, di un detenuto condannato ora alla pena di morte viva perché considerato cattivo e colpevole e che trascorre un’esistenza fatta di “Salti Mortali”. L’ambiente in cui vengono collocati i personaggi, è un ambiente freddo, siberiano, affrescato di candida neve bianca, fiocchi di neve che cadono dal cielo e gelano le lacrime impedendo loro di uscire, un paesaggio in cui regna un freddo ghiacciante in tutte le stagioni dell’anno, stagioni lunghe ed eterne. Un panorama che riflette l’anaffettività carceraria dell’Assassino dei Sogni, che riflette e simboleggia un percorso di vita articolato da numerose avventure, un paesaggio privo di ogni calore umano, e la struttura di cemento si trasfigura in uno scenario naturale abitato da “Lupi cattivi” con i nomi più simbolici, più svariati. Sono vari i personaggi che Zanna Blu incontra nel suo percorso esistenziale, si tratta di personaggi emblematici e simbolici: la Luna nel racconto diventa quasi un essere umano, una figura vivente col quale dialogare, riportando la mente ad un’immagine leopardiana di solitudine e speranza. Coda bianca, un prolungamento dello stesso Zanna Blu, una parte di sé che gli appartiene e che sente attaccata addosso, Occhi Neri, specchi del corpo che assistono ed osservano le numerose peripezie di un Lupo padre sventurato. Il Libro racchiude in sé un profondo insegnamento dal quale si possono trarre vari spunti di riflessione su un mondo a molti forse ignoto e su un percorso di vita costernato da tribolazioni, fatto di morte e continue rinascite. Un percorso di vita segnato dal dolore degli eventi che man mano si susseguono. Un libro di battaglie, battaglie statiche, sempre uguali, sempre le stesse, ma con Lupi diversi. Un libro che simboleggia la quotidianità carceraria, vengono descritte immagini pittorescamente di lotte tra Lupi, di rapporti tra Lupi all’interno di un branco. Zanna Blu diventa quasi un maestro, che dopo un lungo girovagare, fa ritorno al suo branco per riferire delle sue osservazioni e delle sue esperienze. Vive strettamente all'interno della famiglia, ma senza rinunciare alla sua indipendenza. Si sceglie una compagna alla quale resterà fedele per tutta la vita. Ululando alla luna si ricongiunge alla forza di questa, alla sua energia spirituale e alla forza dell'inconscio, via d'accesso alla conoscenza. Il lupo ci può dare l'energia per insegnare agli altri, per aiutarli a comprendere meglio la vita e a trovare la loro propria strada. Usando la forza del Lupo possiamo riuscire a riprendere contatto con il nostro maestro interiore. Un Lupo che solo la penna di uno scrittore può salvare, perché la mente, l ‘intelligenza, la coscienza interiore personificata da una penna è la via che conduce alla salvezza umana. Il sapere rende lo scrittore Carmelo più consapevole e perciò lui lotta, lotta per recuperare la sua libertà, infatti il libro diventa quasi un inno alla tanto desiderata e angusta strada che conduce alla libertà che sembra quasi irraggiungibile, ma possibile. La libertà che diventa protagonista del racconto, diventa il senso per il quale vale la pena vivere perché al di là delle sbarre carcerarie, lo scrittore Carmelo che descrive le avventure del suo personaggio Zanna Blu, sogna di riabbracciare la sua famiglia, i suoi affetti più cari che nonostante le vicissitudini di un’esistenza da Lupo, da anni lo attendono per tornare a vivere con lui una vita dignitosa colma di amore e umanità. Un appello disperato al mondo affinché diventi sensibile verso le problematiche dei detenuti e dei condannati, un racconto di vita dal quale tutti possono trarre un insegnamento, una conversione del cuore. Il mondo è pieno di Lupi, ma il Lupo più cattivo è l ‘uomo, ci sono uomini che similmente alla figura francescana del poverello di Assisi, sanno dialogare coi Lupi fino ad ammaestrarli, ad addomesticarli, amarli, comprenderli, renderli più docili, altri invece li rendono più selvaggi. Ci sono Lupi ladri perché poveri e bisognosi di rubare per procacciarsi il cibo necessario alla sopravvivenza, ci sono Lupi che rubano per natura caratteriale, perché ingordi e viziosi che non si sentono mai abbastanza sazi. Esistono Lupi autorizzati a rubare e questi Lupi pur rubando, non commettono alcun reato perciò la giustizia li assolve e li autorizza a commettere reati, abusi e soprusi, o addirittura non li rende colpevoli, perché la “legge è speciale per tutti”. Solo la legge dell’amore può donare la forza di superare la legge della natura, l’amore fa fuggire quel senso e quel desiderio di morte e inutilità che a volte invade l’animo umano e far sì che nel cuore non nevichi, ma sia riscaldato da un sole illuminante e sorridente. Il mare, come tormento e specchio della vita impediva a Zanna Blu di tornare a casa, isolato nel terribile carcere di massima sicurezza situato nell’isola dell’Asinara. Le immagini descritte evocano sentimenti ed emozioni tristi. La tristezza diventa il sentimento dominante di tutta la narrazione che divora l’anima di un essere umano nato colpevole e che implora perdono, chiede di essere amato, chiede a tutti di essere reinserito socialmente perché la pena deve avere funzione rieducativa, ora Carmelo è un uomo redento ed interiormente libero con sentimenti di bene e di ravvedimento nei confronti della vita che lo ha piegato, di una coscienza che ha martellato il suo cuore e lo ha divorato. Il linguaggio utilizzato è un linguaggio ironico, a volte esilarante nella sua semplicità e chiarezza di termini che possono essere compresi da adulti e bambini. Zanna Blu incerto della sua fine ora è un Lupo felice e lo scrittore Carmelo è un falco, un uccello libero che vive e sogna nella sua cella un mondo migliore, più giusto, più retto che lo accolga amorevolmente e che lo liberi dalle sue sbarre e che gli concede la possibilità di tornare ad essere un uomo normale. Sogna un mondo fatto di amicizia e amore accanto ai suoi affetti più cari. Ha ali spiegate, un cuore colmo di speranza, circondato da quanti credono in lui, da quanti lo amano, lo aiutano e lo incoraggiano ad andare avanti, a non mollare mai, da quanti hanno abbracciato e accolto la sua vita e hanno avuto la fortuna di incontrare la sua ombra al di là delle sbarre e oltre esse. Non bisogna guardare l ‘apparenza ma guardare e scavare a fondo nel cuore dell’uomo, bisogna guardare al suo essere, alla sua essenza e alla sua umana fragilità e debolezza, perché l ‘errore altro non è che segno di debolezza. Un libro suggestivo, ricco di significati che offre spunti di riflessione a chiunque si appresti a leggerlo, un libro che apre il cuore e la mente verso il prossimo nel tentativo di renderlo più generoso, più sensibile, più umano, un vero inno alla libertà, una vera favola ululante, misteriosa, ricca di intrighi, densa di contenuti morali ed esistenziali e se è vero che le favole non esistono, spetta a noi farle diventare realtà. Buona lettura!

Francesca Torricella


 
 
Questa opera di Musumeci è il riscatto: non più il racconto reale di una vita nuda e cruda che trova nel presente il risultato di un passato rovinoso, poco attento, gramo di sentimenti e di amore di cui un fanciullo ha bisogno e chiede. Questi sono racconti che insegnano il coraggio, l’amore per la libertà, l’amore disperato per la compagna; scritti in maniera semplice, senza retorica. Grazie a questa sua capacità di esprimere i suoi sentimenti Carmelo si ricostruisce una vita spirituale libera, che vale la pena di essere vissuta e che trasmette al lettore, bambino o adulto che sia, una profonda umanità. Sono favole, ma favole che fanno riflettere.

(dalla Presentazione di MARGHERITA HACK)_________________________

Titolo: “Zanna Blu”
Autore: Musumeci Carmelo
Editore: Gabrielli Editori (Il Segno dei Gabrielli)
Data di Pubblicazione: 2012
ISBN: ISBN 978-88-6099-160-7
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