Håkan Nesser – Quattro fratelli per un delitto a cura di Marcello Sgarbi
Håkan Nesser – Quattro fratelli per un delitto – (Edizioni Guanda)
Collana: Guanda Noir
Formato: Brossura
Pagine: 384
ISBN: 9788823534063
Il primo noir ambientato ai tempi del Covid-19? Magari no, per me sì però.
Ed è una bella sorpresa, perché Håkan Nesser – scrittore svedese appartenente alla corrente giallistica del nord Europa – finora lo conoscevo soltanto per tre splendidi noir che hanno come protagonista il commissario Van Veeteren. Un personaggio che potrebbe essere una specie di sintesi fra Nero Wolfe e Maigret. Riflessivo, meditativo, nostalgico, melomane, amante della buona cucina, del gioco degli scacchi e dell’antiquariato. A suo modo un esteta. Vi invito a scoprirlo con Il commissario e il silenzio, La rete a maglie larghe e soprattutto Carambole, che si è aggiudicato il premio Glasnyckel, un prestigioso riconoscimento nordeuropeo.
In Quattro fratelli per un delitto, invece, Nesser mette in scena la coppia investigativa – nel lavoro e nella vita – formata dal commissario italo-svedese Gunnar Barbarotti e dalla sua compagna Eva Becker.
Il noir si apre sul dicembre 2020, quindi in coda alla prima grande ondata della pandemia che come si ricorderà esordì nella primavera di quell’anno, e nel nostro Paese i segnali anticipatori della diffusione del virus si avvertirono in febbraio. Forse è anche per questo che nel suo poliziesco Håkan Nesser non accenna mai alla famigerata mascherina, facendo aleggiare con leggerezza intorno al lettore il fantasma del Covid senza rinunciare all’evocazione dell’epidemia.
È nel mese più atteso dell’inverno che il celebre pittore Ludvig Rute organizza una vigilia natalizia famigliare, nella sua casa incastonata in un piccolo borgo nel verde della foresta svedese.
Gli invitati sono i fratelli e la sorella dell’artista, Lars, Leif e Louise. Quattro nomi con la stessa iniziale, evidentemente voluti dal padre Leopold per perpetuare nel tempo un simbolo dinastico.
L’atmosfera sembra preludere a una piacevole riunione conviviale, in realtà si comprende che i fratelli non hanno poi questa gran voglia di rivedersi. A rendere ancora più cupo il teatro della vicenda è il regalo che i fratelli Rute trovano la mattina di Natale: durante la notte Ludvig è stato assassinato. Come dire… un bel “pacco” per il commissario Barbarotti e per Eva Becker. Da qui in avanti il noir si tinge di bianco e rosso. Sotto una fitta nevicata, le indagini dei due si aprono a una serie di interrogativi. Perché i fratelli Rute non si vedevano da tanto tempo? C’era qualcuno di loro che aveva qualcosa da nascondere? Può essere stato uno di loro a uccidere Ludvig? A complicare la matassa al commissario e alla sua compagna/collega c’è anche il contestuale furto di due quadri nella casa del pittore Rute. Un depistaggio? O, per fare un’altra ipotesi, il ladro è anche l’omicida? Non sarà facile arrivare alla soluzione del caso per i due investigatori, anche perché vengono a scoprire inquietanti retroscena del passato, che vedono protagonisti i quattro fratelli.
© Marcello Sgarbi

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